Dal 1° aprile 2024 non esiste più il diritto allo smart working per i lavoratori fragili
Il governo non ha più esteso il diritto per i lavoratori fragili e per i lavoratori genitori di figli under 14 di poter lavorare in smart workingÈ una nuova modalità di svolgimento dell’attività lavorativa, introdotta dalla l. 81/2017 e caratterizzata dall’assenza di precisi vincoli di orario e di luogo di lavoro per il dipendente. More: sono queste le ultime notizie in tema lavoratori fragili e smart working.
Dal 1° aprile 2024 si è tornati alla normativa ordinaria, ma lo smart working rimane la soluzione più opportuna per tutelare i lavoratori fragili e per andare incontro alle esigenze dei lavoratori con figli e per garantire la conciliazione vita-lavoro.
Con il ritorno alla normativa ordinaria viene eliminato qualsiasi diritto allo smart working. Dal 1° aprile 2024 l’unico modo per poter lavorare da remoto è sottoscrivere un accordo con l’azienda: stop quindi a smart working “forzato” e stop alle rivendicazioni unilaterali dei dipendenti.
Prima di analizzare il contenuto della norma è necessario rispondere al quesito iniziale: chi rientrava nella categoria dei lavoratori fragili?
Inizialmente, rientravano tutti quei lavoratori che, a causa delle patologie sofferte, sarebbero stati esposti a rischi maggiori in caso di contagio da coronavirus. In seguito, con il decreto del Ministro del Lavoro e della Salute sono state individuate due grandi categorie di “lavoratori fragili”:
In ogni caso è sempre necessaria un’apposita certificazione medica ufficiale.
Il governo italiano non ha prorogato nemmeno la previsione che garantiva il diritto allo smart working a favore dei lavoratori caregiver o genitori con figli under 14.
Con il mancato rinnovo di questa proroga, viene meno anche l’ultima previsione di favore rimasta a favore di determinate categorie di lavoratori.
Ma chi erano i lavoratori caregiver che fino al 31 marzo 2024 hanno potuto beneficiare del diritto allo smart working?
La legge diceva che in questa categoria ci rientravano i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di anni 14, a condizione che lo smart working fosse compatibile con le caratteristiche della prestazione.
Se non è più in vigore la normativa speciale, non significa che i lavoratori caregiver e lavoratori fragili non possano più lavorare da casa. Dal 1° aprile, tuttavia, questi lavoratori non hanno più il diritto ad essere in smart working, ma devono rispettare la normativa ordinaria come tutti gli altri.
La normativa prevede che si possa prestare l’attività lavorativa in smart working solo se c’è l’accordo di entrambe le parti. Si tratta, quindi, di un cambiamento sostanziale: con la normativa speciale, i lavoratori caregiver e i lavoratori fragili potevano rivendicare un vero e proprio diritto allo smart working, mentre ora possono accedere a questa particolare modalità solo se c’è il consenso anche del datore di lavoro.
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