Bonus scuola: cos’è e come richiederlo nelle varie regioni

Bonus scuola
(foto Shutterstock)

Come funziona il bonus scuola regionale che aiuta le famiglie a garantire il diritto allo studio dei figli

Il bonus scuola è un aiuto economico che alcune Regioni mettono a disposizione per coprire le spese scolastiche: libri di testo, contenuti didattici alternativi, rette di iscrizione e altre spese connesse. L’accesso dipende dal tuo ISEE, con soglie diverse da regione a regione.

Ogni territorio stabilisce come e quando fare domanda e con quali criteri: in alcune Regioni il bonus arriva come rimborso, in altre come voucher da usare presso rivenditori convenzionati. Le Regioni possono anche differenziare le tipologie di bonus (per esempio uno per i libri e uno per le rette) e prevedere tetti specifici per i nuclei con figli con disabilità.

Cos’è il bonus scuola

Ogni anno il Governo mette a disposizione aiuti per le famiglie con più difficoltà. Tra i bonus famiglia più richiesti c’è il bonus scuola, che riduce le spese per l’istruzione dei figli con un contributo economico (spesso sotto forma di voucher scuola) da usare per libri di testo, contenuti didattici e rette di iscrizione. Queste voci pesano molto sul bilancio, per questo il bonus dote scuola è chiamato anche bonus libri scolastici.

Per accedere al bonus ci sono limiti legati all’ISEE: hai diritto solo se il tuo ISEE è sotto una certa soglia. Inoltre, le regole 2025 cambiano da regione a regione. Per sapere se puoi ottenerlo, entra nel sito della tua Regione o del tuo Comune, leggi con attenzione bando e scadenze e verifica come presentare la domanda.

Bonus scuola pubblica materna, primaria e superiore

Se frequenti scuole pubbliche come nido o materna, puoi avere un contributo specifico per alleggerire le spese scolastiche, ma le regole dipendono dalla tua regione o comune. Per la scuola materna, ad esempio, molti Comuni fissano un limite ISEE (spesso intorno a 40.000 €) e ti permettono di usare il bonus non solo per la retta, ma anche per materiali didattici o attività extracurriculari.

Per la primissima infanzia ricordati anche del Bonus asilo nido: a differenza del bonus scuola è nazionale, aiuta a coprire le rette del nido e può arrivare fino a 3.600 € l’anno. È un sostegno importante: verifica i requisiti ISEE e come fare domanda per non perderlo.

Bonus scuole paritarie materna, primaria e superiore

Non esiste un bonus nazionale per le scuole paritarie; ci sono invece misure regionali pensate per aiutare le famiglie con le spese scolastiche. Possono rientrare sia le scuole dell’infanzia paritarie sia le primarie e secondarie. Il bonus scuola paritaria cambia da Regione a Regione: in alcune aree (ad esempio Lombardia e Piemonte) è previsto un voucher annuale per coprire una parte delle rette, dei libri o delle attività didattiche; in altre (come Emilia-Romagna) il contributo arriva tramite bandi regionali o comunali dedicati anche alle scuole dell’infanzia paritarie.

Le risorse e i requisiti sono territoriali, ma di solito l’accesso dipende dal tuo ISEE e dalla frequenza in una scuola accreditata. In molti casi il bonus per scuole private si può usare insieme ad altre agevolazioni, come la detrazione fiscale del 19% per le spese di istruzione non universitaria; di norma puoi detrarre solo la spesa residua dopo aver applicato il voucher regionale.

Bonus scuola 2025-2026: cosa cambia rispetto al 2024

Con l’arrivo del bonus scuola 2025, alcune regioni hanno introdotto novità o aggiornamenti rispetto alle modalità vigenti nel bonus scuola 2024. 

Ad esempio, nei bandi per il voucher scuola 2025-2026 viene indicato che l’ISEE 2024 o degli anni precedenti non è più valido: bisogna utilizzare l’ISEE in corso di validità per il 2025, che la Regione acquisirà direttamente dalle banche dati INPS, o dovrà essere comunicato in base alle normative regionali.

Tendenzialmente, poi, si assiste a scadenze anticipate o cambi di finestra temporale per la presentazione delle domande rispetto al passato.

Sostanzialmente, il bonus scuola del 2025 è un contributo economico destinato all’acquisto di materiale scolastico in genere, e quindi:

  • libri di testo;
  • contenuti didattici alternativi indicati direttamente dalle Istituzioni scolastiche;
  • ausili indispensabili alla didattica, come per esempio audiolibri per non vedenti;
  • in alcuni casi, anche per il pagamento di rette di iscrizione scolastiche.

Come richiedere il bonus scuola nelle varie regioni

Le regole cambiano da una regione all’altra per richiesta, requisiti e documenti. In alcune regioni la domanda per il bonus scuola è già chiusa; vale comunque la pena controllare se ci sono deroghe o riaperture. Se i termini sono scaduti non preoccuparti, segna l’apertura del prossimo bando. Anche se non è strutturale, di solito viene riproposto ogni anno.

Se il bando è ancora attivo, meglio così. Entra nella piattaforma della tua regione e segui le istruzioni per inviare la domanda. Il bonus scuola è un aiuto economico per le spese legate allo studio, ad esempio libri, trasporti o mensa.

Bonus Scuola Regione Campania

In Campania il bonus scuola arriva come cedola elettronica per chi frequenta le scuole primarie e secondarie. Il Comune di Napoli lo gestisce tramite la piattaforma ufficiale.

Se vai alla primaria, i libri di testo sono gratis o con sconto in modo automatico, non devi fare domanda perché la cedola si attiva sulla base della frequenza.

Se vai alle scuole secondarie di primo o secondo grado, devi inviare una domanda online. Puoi chiederla se hai un ISEE (l’indicatore della situazione economica del tuo nucleo) fino a 13.300 €, con due fasce di accesso:

  • fino a 10.633,00 €;
  • da 10.633,01 € a 13.300,00 €;

L’importo cambia in base alla fascia e all’ordine di scuola e lo ricevi come cedola elettronica da usare nelle librerie accreditate dal Comune. Se non risiedi a Napoli puoi fare domanda se frequenti una scuola nel territorio comunale.

La scadenza per inviare le domande era 22/09/2025, quindi ora serve aspettare il nuovo bando. Conviene tenere d’occhio la piattaforma per le prossime date.

Bonus Scuola Regione Lombardia

Attraverso il sistema “Dote Scuola” la Regione Lombardia prevede quattro diversi bonus scuola, ossia:

  1. Buono Scuola, per il pagamento della retta di iscrizione e frequenza di scuole primarie e secondarie paritarie e statali. Per questo bando bisogna aspettare l’apertura ad autunno 2025, ed è bene quindi tenere sotto controllo il sito della Regione Lombardia;
  2. bonus sostegno disabili: è rivolto agli istituti scolastici per supportare l’attività didattica di sostegno;
  3. bonus libri e Materiale didattico finalizzato all’acquisto di libri di testo, dotazioni tecnologiche e strumenti per la didattica. Questo bando si è però concluso, per l’anno 2025/2026, il 22 maggio 2025;
  4. bonus merito per premiare gli studenti più meritevoli: questo bando, a differenza di altri, si apre il 23 settembre 2025, per chiudersi con il 30 ottobre 2025.

Devi leggere il bando di ciascun bonus per vedere in dettaglio i requisiti per la richiesta e soprattutto il termine di scadenza per presentare la domanda.

Bonus Scuola Regione Calabria

In Calabria al momento non puoi chiedere un bonus scuola attivo. Tra gli aiuti più recenti c’è stato il Voucher “Caro Scuola” per chi frequenta le scuole secondarie di secondo grado nell’anno 2023/2024. Il contributo era di 500 € a persona. L’ultima edizione si è aperta il 3 marzo 2025 e si è chiusa il 7 aprile 2025.

Oltre a questo, la Regione propone il Voucher “Io Studio, una borsa di studio per chi ha un ISEE fino a 9.000 €. L’aiuto arriva tramite la scuola e si riscuote con carta postale o modalità simili. La piattaforma ha chiuso il 14 giugno 2025, ma potrebbe riaprire in futuro. Conviene controllare gli aggiornamenti sul sito regionale.

Bonus Scuola Regione Lazio

La Regione Lazio ha indicato ai Comuni come gestire il contributo per l’anno scolastico 2025/2026, pensato per coprire gratis o in parte libri di testo, dizionari, libri di narrativa e sussidi digitali per chi è residente.

Le domande sono state accettate fino al 18 settembre 2025. Dopo questa data non si possono più inviare richieste per il 2025, quindi conviene aspettare il prossimo bando e tenere d’occhio gli aggiornamenti.

Potevi richiederlo se risiedi nel Lazio e frequenti una scuola secondaria di I grado (scuola media) o di II grado (scuola superiore), statale o paritaria. Serviva un ISEE familiare fino a 15.493,71 €. Il contributo copre spese per libri cartacei o digitali, sussidi didattici digitali come software, stampanti o chiavette USB, e dispositivi come notebook o tablet.

Bonus scuola Regione Piemonte

La Regione Piemonte prevede due bonus scuola che non si sommano.

  • bonus iscrizione e frequenza, per pagare le rette delle scuole paritarie;
  • bonus libri e materiale didattico con dotazioni tecnologiche utili allo studio;

Puoi fare domanda se il tuo ISEE non supera 26.000 €; l’ISEE misura la situazione economica del tuo nucleo.

Se hai una disabilità, DSA o EES, puoi chiedere una maggiorazione del voucher presentando una certificazione valida.

Trovi le informazioni sul sito della Regione Piemonte. Le domande si presentavano online tramite il portale Piemonte dal 27 maggio 2025 al 27 giugno 2025.

Bonus libri scolastici

Il bonus libri scolastici 2025 è un aiuto economico per sostenere le spese di libri di testo e materiale didattico. Ogni Regione lo gestisce in modo diverso, ma l’obiettivo resta lo stesso, permettere a chi studia di avere gli strumenti necessari anche con un budget limitato.

Il contributo può arrivare come buono digitale, rimborso oppure buono cartaceo da usare nelle librerie convenzionate. Per ottenerlo serve un ISEE entro la soglia fissata dalla tua Regione o dal tuo Comune, l’ISEE misura la situazione economica del tuo nucleo familiare.

A livello nazionale il Ministero dell’Istruzione ha stanziato oltre 130 milioni € per il 2025, fondi poi distribuiti alle Regioni.

Ti conviene tenere la prova delle spese per ottenere il bonus e per eventuali controlli del Comune. Meglio conservare le ricevute per almeno 5 anni.

I pagamenti devono essere tracciabili, ad esempio con bonifici bancari o postali, oppure con fatture rilasciate dalla scuola.

Bonus libri Emilia Romagna

In Emilia-Romagna per l’anno scolastico 2025/2026 puoi chiedere il bonus libri. Le domande si inviano dal 4 settembre al 24 ottobre 2025 entro le 18.00 solo online sulla piattaforma ER.GO Scuola. Accedi con SPID, CIE o CNS.

Il contributo è pensato per chi frequenta le scuole secondarie di primo e secondo grado, statali o paritarie, e per chi segue percorsi di formazione professionale riconosciuti dalla Regione.

Serve un ISEE familiare dentro una di queste due fasce:

  • fascia 1 fino a 10.632,94 €;
  • fascia 2 da 10.632,95 € a 15.748,78 €.

L’importo dipende dal numero di domande ammesse e dai fondi disponibili. Non devi caricare ricevute o fatture, ricevi la somma se rientri nei requisiti.

I Comuni o le Unioni di Comuni del luogo di residenza si occupano delle domande. Le borse di studio regionali, che fanno parte dello stesso programma per il diritto allo studio, sono seguite dalle Province e dalla Città metropolitana di Bologna.

Bonus libri Regione Puglia

In Puglia il Bonus libri è un aiuto per avere gratis o con sconto libri di testo e sussidi didattici per chi frequenta le scuole secondarie di primo e secondo grado ed è residente. Il bando 2025 è scaduto, ma qui trovi le info utili per prepararti alla prossima edizione.

Per avere il bonus serviva un ISEE valido fino a 12.000 €. Il limite saliva fino a 15.000 € se la famiglia ha tre o più figli.

La domanda si presentava solo online sul portale Studio in Puglia, nella sezione “Libri di testo 2025/2026”, entrando con SPID, CIE o CNS.

I Comuni decidono come dare il contributo. Può arrivare come buono digitale, rimborso delle spese oppure prestito dei libri. Il Comune rispetta comunque il tetto di spesa fissato a livello nazionale.

Le finestre per inviare la domanda erano due e si sono chiuse ad agosto e a settembre 2025. Conviene controllare il portale per le prossime date.

Cosa è escluso dal bonus libri scuola?

Anche in questo ambito, è bene fare riferimento alla normativa applicata nella propria regione e comune di residenza.

In via generale, si può affermare comunque che non si possa utilizzare il credito derivante dal bonus scuola per l’acquisto di:

  • dizionari;
  • strumenti musicali;
  • cancelleria (penne, gomme, pastelli).

Bonus trasporto scolastico

Bonus scuola e bonus trasporti sono due aiuti diversi. Per questo in alcune regioni le spese degli abbonamenti del trasporto pubblico non rientrano nel bonus scuola. In pratica non puoi chiedere il rimborso degli abbonamenti con il bonus scuola dove non è previsto. Per queste spese c’è il bonus trasporti, che spesso arriva a una platea più ampia.

Alcune regioni hanno programmi dedicati. Ad esempio in Piemonte c’è il Bonus TPL che rimborsa abbonamenti annuali o plurimensili “studenti” se la validità parte dal 1° maggio 2025.

Quasi sempre serve un ISEE entro una soglia definita dalla tua Regione o dal tuo Comune, l’ISEE misura la situazione economica del tuo nucleo familiare. La procedura di solito è tutta online. Controlla sul sito della tua Regione le modalità, le scadenze e quali tipi di abbonamento sono ammessi, per esempio mensile, annuale o studenti.

 

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