Quando un lavoratore percepisce più redditi, è necessario calcolare le tasse e le detrazioni sul reddito complessivo; per questo è necessario presentare il 730. Se si è fruito di detrazioni in eccesso, bisognerà restituirle. Se si è pagato meno tasse, andranno versate correttamente
Nel corso del 2020 l’Inps ha erogato direttamente i trattamenti di cassa integrazioneÈ uno strumento previsto dalla legge ed erogato dall’INPS per integrare o sostituire lo stipendio dei lavoratori che hanno subito una riduzione o sospensione dell’attività lavorativa per ragioni legate all’azienda. More (in deroga, ordinaria o straordinaria) applicando, oltre all’Irpef, anche le detrazioniSono una somma da sottrarre alle imposte che dovrebbero essere pagate annualmente. Vengono riconosciute in base a determinati requisiti di reddito e personali. More da lavoro dipendente.
Se il datore di lavoro non ha conguagliato i redditi percepiti dal proprio lavoratore a fine 2020, e cioè non ha considerato anche l’integrazione salariale percepita in cassa integrazione per calcolare le tasse dovute e le detrazioni spettanti, molti lavoratori dovranno presentare la dichiarazione dei redditi 730.
L’Inps, quando ha calcolato la cassa integrazione dei lavoratori a cui ha pagato direttamente l’indennità, non ha considerato il reddito complessivo dei lavoratori, ma solo quello da essa erogato. Per questo motivo ha applicato un’aliquota Irpef del 23%, il che ha portato a pagare meno tasse e a beneficiare di un importo maggiore di detrazioni.
In buona sostanza, molti lavoratori dovranno pagare più tasse perché l’Inps non ha fatto i conti con il resto dei redditi percepiti dai lavoratori (su cui certamente si pagano le tasse).
L’obbligo di presentare il modello 730 per i lavoratori dipendenti dipende:
Se la cassa integrazione è stata pagata direttamente dall’INPS, e se il lavoratore ha anche lavorato nel 2020, ciò significa che ha percepito un reddito sia dal datore di lavoro sia dall’Inps (due sostituti di imposta diversi).
No. Durante la cassa integrazione Covid-19 è stata data la possibilità ai datori di lavoro di chiedere che l’integrazione salariale venisse pagata direttamente dall’Inps. Solo in questi casi si hanno due CU, perché i redditi sono stati erogati da due diversi sostituti di imposta. Diversamente, se la cassa integrazione Covid-19 è stata anticipata dal datore di lavoro, questo avrà emesso solo una CU e considererà tutti i redditi ai fini del calcolo delle tasse e delle detrazioni, quindi non servirà la dichiarazione dei redditi 2021.