Come cancellarsi dalla gestione separata INPS

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(foto Shutterstock)

Ecco le situazioni in cui il lavoratore può decidere di cancellarsi dalla gestione separata INPS e i motivi per farlo

Tutti i lavoratori che non sono alle dipendenze di un datore di lavoro, i collaboratori parasubordinati e i liberi professionisti senza cassa professionale devono iscriversi alla gestione separata INPS: questo permette di accedere alle prestazioni previdenziali, cioè alla pensione, così come tutti gli altri lavoratori iscritti all’INPS. 

Ma cosa succede se si termina il rapporto di lavoro parasubordinato o il proprio lavoro autonomo? Come cancellarsi dalla gestione separata INPS, per tornare a versare i contributi come dipendente? La risposta è più facile di quanto si pensi: la gestione separata non interferisce con i successivi contributi effettuati in altre gestioni.

Cos’è la gestione separata

Tutti vogliamo arrivare ad avere, in futuro, un sostegno economico che ci consenta di continuare a vivere anche senza lavorare. Per avere una pensione, però, occorre versare dei contributi durante tutti i vari rapporti di lavoro, a prescindere dal tipo di attività che si svolge.

Ogni tipo di lavoro prevede delle forme di previdenza, che si alimentano tramite i versamenti che, via via, il lavoratore fa nell’arco della sua vita lavorativa. L’iscrizione colma le situazioni in cui non sono previsti altri tipi di contributi e permette di avere continuità nella contribuzione. Alla fine del periodo lavorativo di una persona, poi, l’INPS eroga la pensione, tenendo conto anche delle somme maturate con altre gestioni previdenziali

Perchè bisogna iscriversi 

La gestione separata, quindi, è un particolare tipo di gestione, amministrata anche in questo caso dall’INPS. È una gestione che si può definire “residuale”: accoglie tutte le categorie di lavoratori che non hanno altre forme di previdenza sociale, per esempio i professionisti senza una cassa di appartenenza. 

Ecco un esempio: dopo alcune lauree serve superare un esame di stato per avere l’abilitazione alla professione; nell’attesa di ricevere l’abilitazione, ti potrebbe capitare di svolgere un lavoro autonomo.

In questo caso non dovrai versare i contributi né all’INPS come dipendente né a una cassa professionale: vanno alla gestione separata. 

Una volta superato l’esame di stato e ricevuta l’abilitazione, ti potrai poi iscrivere alla tua cassa professionale di appartenenza, se presente, e dovrai poi versare i contributi all’INPS.

Chi può cancellarsi dalla gestione separata INPS

La posizione in gestione separata può tranquillamente rimanere “aperta”, senza alcun obbligo di contribuzione. I contributi, infatti, vengono calcolati sul reddito annuo e in base all’attività lavorativa svolta.

Se i tuoi contributi annui sono nulli, o inferiori a quelli previsti dal minimale, semplicemente non ti sarà accreditato l’anno contributivo, o parte di esso.

Il reddito definito come “minimale” varia di anno in anno, in base alle soglie indicate dall’INPS, e per il 2023 è di € 17.504,00.

Cancellarsi dalla gestione separata INPS non è obbligatorio, ma è comunque possibile, su richiesta. Per chi desidera farlo non è prevista una procedura on line attraverso il sito web dell’INPS, ma si dovrà compilare un foglio cartaceo e presentarlo all’istituto, che provvederà poi all’interruzione della posizione. 

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