Presupposti, definizione e ambito di applicazione
Si tratta di una delle lamentele più frequenti da parte dei lavoratori quando si parla di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Tuttavia, non tutto lo stress provocato dall’ambiente lavorativo può essere inquadrato nella categoria dello “stress lavoro-correlato”.
In questo articolo vedremo qual è la definizione di stress lavoro-correlato, quando può essere considerato una malattia professionale e, quindi, essere denunciato.
Per aiutarci a capire cosa si intende, possiamo prendere la definizione contenuta nell’accordo quadro europeo del 2004. In questo documento, lo stress lavoro-correlato è definito come “una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro”.
In altre parole, si tratta di un malessere fisico e psicologico che emerge quando subisci richieste e aspettative piuttosto elevate rispetto alle quali non ti senti in grado di far fronte.
Sempre secondo l’accordo, le pressioni subite sul breve termine possono essere considerate positive, perché ci aiutano a sviluppare le nostre capacità, ma se sono prolungate nel tempo, possiamo avvertire delle grosse difficoltà di reazione e lo stress può portare a una riduzione dell’efficienza sul lavoro e causare problemi di salute.
Dunque, di per sé, lo stress non è una malattia, ma può essere causa di altre patologie.
Lo stress da lavoro correlato può verificarsi in qualsiasi contesto lavorativo. Tecnicamente viene definito “rischio generico” perché non è legato a particolari attività o mansioni, ma si può verificare in tutti i contesti produttivi.
Per questo motivo, il Testo UnicoL’insieme delle norme che disciplinano una specifica materia. Oltre al TU per la maternità, in tema di materie giuslavoristiche, sono di primaria importanza i testi unici sulla sicurezza sul lavoro e sull’assicurazione degli infortuni infortuni sul lavoro. More sulla Sicurezza sui luoghi di lavoro – il decreto legislativo numero 81/2008 – prevede, tra gli altri, precisi obblighi a carico dell’azienda anche con riferimento alla riduzione dei rischi da stress lavoro-correlato.
In particolare, il datore di lavoro deve:
Come precisato dal Ministero della Salute, si deve prima di tutto indicare il percorso metodologico da intraprendere per capire quali sono i fattori di rischio che possono generare lo stress lavoro-correlato. Una volta identificati questi fattori, è necessario pianificare e poi realizzare misure che li eliminino o, se non è possibile, li riducano al minimo.
No, lo stress lavoro-correlato non è una patologia. Tuttavia, ambienti lavorativi molto stressanti possono provocare alcune patologie.
Come anticipato, lo stress non è la patologia, ma la causa di alcune malattie. Se, dunque, viene dimostrata l’origine professionale della patologia, questa può essere qualificata come malattia professionale.
Prima di rispondere alla domanda è necessario chiarire alcuni aspetti. Se lo stress non è una patologia, non è possibile denunciare tale situazione come malattia professionale.
Diversamente, è ammesso denunciare una determinata patologia (ad esempio, sindrome ansioso-depressiva) precisando che ha una causa professionale, come l’elevato stress nell’ambiente di lavoro.
Se ti dovessi trovare in questa situazione, potresti chiedere all’INAIL il riconoscimento della causa professionale della patologia e puoi, inoltre, richiedere i danni nei confronti del tuo datore di lavoro. La denuncia di malattia professionale può essere effettuata direttamente on line sul sito dell’INAIL.
Sotto un altro aspetto, puoi denunciare all’INAIL la mancata valutazione, da parte dell’azienda, del rischio da stress lavoro-correlato all’interno del DVR e la mancata previsione di adeguate contromisure.
In questa seconda ipotesi, anche se non hai subito alcuna patologia, puoi denunciare all’INAIL il mancato rispetto della normativa a tutela della salute negli ambienti lavorativi.
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