In cassa integrazione può spettare la tredicesima, ma in misura ridotta, mentre se si percepisce la Naspi, no
La tredicesima spetta in cassa integrazione? Dipende. A differenza della normale tredicesima, quando si è in cassa integrazione l’importo varierà a seconda che nel corso dell’anno si sia stati sempre o in parte in cassa integrazione parziale o a zero ore. L’importo della tredicesima varia, infatti, in base alle ore lavorate e alle assenze effettuate nell’anno.
Cerchiamo di capire:
L’erogazione della 13esima avviene secondo le modalità prescritte dal contratto collettivo applicato in azienda, e normalmente la 13esima mensilità viene corrisposta interamente a dicembre, e quindi con la paga di dicembre.
Qualora si preferisse ricevere ogni mese il rateo delle mensilità aggiuntiva maturato, si dovrebbe fare richiesta al proprio datore di lavoro per riceverla mensilmente anziché una volta all’anno. Non c’è infatti nessuna norma che lo vieta: comunque, non è un diritto, ma sempre frutto di un accordo con il datore di lavoro.
Per conoscere l’importo della tredicesima mensilità bisogna dividere la retribuzione lorda mensile per 12 (mesi dell’anno), così facendo si ottiene il rateo di 13esima mensilità da moltiplicare per il numero di mesi lavorati nell’anno: in questo modo si ottiene l’ammontare dello stipendio extra spettante a titolo di 13esima.
Come abbiamo visto più sopra, però, la tredicesima in cassa integrazione è proporzionata ai giorni lavorati, cioè si riceve solo per il periodo in cui si è effettivamente svolta la prestazione lavorativa, che siano giorni o ore.
No. La Naspi spetta per la durata massima complessiva di 24 mesi e non è prevista alcuna ulteriore mensilità nel mese di dicembre.
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