Erasmus placement: studio e lavoro retribuito all’estero

Erasmus placement: studiare e lavorare all'estero
(foto Shutterstock)

Gli universitari possono lavorare all’estero prendendo parte a tirocini che prevedono un contributo fino a 500 euro

Il tirocinio o stage all’estero è per gli studenti universitari l’opportunità di lavorare in un altro Paese durante gli studi o a percorso formativo concluso. 

L’Erasmus Placement è un progetto dell’Unione Europea che permette di fare proprio questo, migliorando così le proprie capacità di comunicazione e le competenze linguistiche e interculturali.

Si tratta di un’opportunità eccellente per acquisire anche abilità trasversali particolarmente apprezzate dai futuri datori di lavoro e sviluppare uno spirito imprenditoriale.

L’Erasmus Placement è insomma un’importante iniziativa a cui possono accedere gli studenti universitari, per i quali è previsto un bonus fino a 500 euro.

Erasmus Placement, cos’è

Erasmus Placement è parte del progetto Erasmus+ dedicato ai laureandi e neolaureati che desiderano svolgere un tirocinio all’estero.

È un’iniziativa promossa e finanziata dall’Unione Europeache consente agli studenti di svolgere un periodo di tirocinio retribuito presso imprese o centri di formazione e di ricerca in uno dei Paesi europei aderenti al Programma.

I Paesi in cui è possibile svolgere il tirocinio non sono solo quelli che fanno parte dell’Unione Europea. Al programma aderiscono infatti anche altri Stati extracomunitari, come ad esempio il Regno Unito, l’Islanda e la Serbia.

Quanto dura lo stage? 

Come i tirocini in Italia, anche gli stage all’estero hanno una durata massima.

Nel caso dell’Erasmus Placement, i tirocini degli studenti, dei laureati e degli specializzandi devono avere una durata minima di 2 mesi e una durata massima di 12 mesi per ogni ciclo di studi.

 Per ciclo di studi si intende:

  • Primo ciclo: laurea triennale
  • Secondo ciclo: laurea magistrale
  • Terzo ciclo: dottorato

Per i corsi a ciclo unico, come ad esempio farmacia, medicina o giurisprudenza, si può trascorrere un periodo all’estero con il programma Erasmus Plus della durata massima di 24 mesi. 

I tirocini dei dottorandi possono avere una durata compresa tra 5 e 30 giorni o tra 2 e 12 mesi.

Chi può partecipare? 

Questo programma di tirocinio all’estero è destinato alle seguenti categorie: 

  • studenti regolarmente iscritti a un corso di laurea di I livello (salvo eccezioni)
  • studenti regolarmente iscritti a corsi di laurea di II livello (specialistica/magistrale e ciclo unico)
  • dottorandi, personale docente, formatori e altro personale coinvolto nell’istruzione superiore
  • studenti che abbiano già usufruito o intendano usufruire di una borsa Erasmus per studio, purché non ci sia una sovrapposizione temporale delle borse
  • studenti o dottorandi che hanno concluso il loro percorso di studio, a condizione che lo studente risulti regolarmente iscritto al momento della presentazione della candidatura e che il tirocinio venga svolto entro 12 mesi dalla laurea. Dovrà inoltre risultare ancora iscritto all’università.

Non esiste un limite d’età generale (se non previsto dal singolo bando).

Dove si può svolgere il tirocinio? 

I bandi pubblicati dagli organismi che hanno approvato i progetti per l’Erasmus Plus (università, provincia, regione…) contengono al loro interno anche la lista delle aziende dove è possibile svolgere il tirocinio.

Se però si vuole proporre personalmente un’azienda, è possibile farlo previo accordo con l’ente di riferimento. 

Oltre all’attività di tirocinio, i partecipanti possono prendere parte anche a dei corsi di lingua.

Come partecipare? 

Per poter partecipare è necessario rivolgersi agli organismi che hanno approvato progetti per l’Erasmus Plus, in primo luogo le Università, ed essere residenti nell’Unione Europea.

Ciascun organismo (provincia, università, regione) precisa nei bandi di selezione la durata degli stage e i Paesi di destinazione, insieme ai requisiti e alla data di scadenza per la presentazione delle domande.

Per il tirocinante è previsto un contributo variabile a seconda del paese di destinazione e dell’anno di erogazione della borsa.

Il contributo può arrivare fino a 500 euro mensili per i paesi con un costo di vita elevato.

 

 

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