Fringe benefit 2023: 3.000 euro ma non per tutti

(foto shutterstock)

Il Decreto Lavoro aumenta nuovamente l’importo esente dei fringe benefit, ma con delle precisazioni importanti

Il mondo del lavoro si sta aprendo sempre più verso concetti di welfare aziendale e benessere dei dipendenti. 

Lo scopo delle aziende, ma anche dei diversi legislatori che si sono succeduti, è infatti quello di rendere più forte il bilanciamento tra vita lavorativa e privata assicurando così un buon work-life balance.

In questa cornice rientra anche la disciplina dei fringe benefit, cioè tutti quei beni e servizi che si puoi toccare con mano e che puoi ricevere dal datore in base alle caratteristiche della tua prestazione lavorativa.  

Il Decreto Lavoro di recente è tornato sul tema, ma sembra privilegiare solo una certa categoria di lavoratori dipendenti. Quale? Scopriamolo insieme in questo articolo. 

Cosa sono i fringe benefit?

Proviamo a fare chiarezza nella distinzione tra fringe e flexible benefit perché c’è ancora tanta confusione sul tema. 

Nel primo caso, il termine inglese “fringe benefit” si riferisce a beni e servizi non in denaro ma in natura il cui valore ha dei riflessi su quanto percepisci a fine mese, come ad esempio il telefono o l’auto aziendale.

Nel linguaggio tecnico si dice che sono una forma di retribuzione aggiuntiva e che possono essere concessi anche a te singolarmente

Al contrario, i flexible benefit sono beni e servizi anche in denaro che si affiancano alla normale retribuzione che percepisci, integrandola. 

Per questo motivo, a differenza dei fringe, non possono essere concessi a una sola persona, ma piuttosto devono rientrare in una politica generale di welfare aziendale. Alcuni esempi sono le borse di studio, gli abbonamenti al trasporto pubblico, le assicurazioni sanitarie, ecc.  

Quanti posso ottenerne nel 2023? 

Devi sapere che per i fringe esiste una soglia di legge entro la quale non si pagano le tasse e questa è cambiata molte volte negli ultimi anni. 

In genere, se il datore di lavoro decide di erogare fringe benefit, la soglia esente dal pagamento dell’Irpef è pari a 258,23 euro ma l’ormai noto Decreto Lavoro l’ha aumentata a 3.000 euro annui

In entrambi i casi, comunque, se vengono superati questi limiti tutto l’importo verrà assoggettato a tasse e contributi

Ma questo vale per tutti i lavoratori? No, perché all’interno del decreto c’è una precisazione notevole: la nuova soglia di 3.000 euro può essere goduta solo nel caso in cui tu abbia figli. In caso contrario rimane valido il limite originario di 258,23 euro.  

Cosa dice il Decreto Lavoro? 

L’articolo 40 specifica i seguenti punti essenziali

  • la misura dei 3.000 è a termine, cioè vale solo per l’anno 2023;
  • nei 3.000 euro devono essere comprese le quote già eventualmente rimborsate dal tuo datore per il pagamento delle bollette di luce, acqua e gas;
  • tra i figli sono inclusi anche quelli nati fuori dal matrimonio, adottati o affidati.

Cosa devo fare? 

Se sai che il tuo datore vuole riconoscerti dei fringe benefit, il Decreto Lavoro dice che dovrai autodichiarare di averne diritto indicando il codice fiscale dei tuoi figli

Ti ricordiamo che sono considerati fiscalmente a carico i membri della famiglia che hanno un reddito uguale o inferiore a 2.840,51 euro. Il limite è innalzato a 4.000 euro in caso di figli di età non superiore a 24 anni.

Attenzione: se sei un lavoratore dipendente che però non rientra nei requisiti del Decreto Lavoro allora resta confermato il limite di esenzione ordinario pari a 258,23 euro come previsto dall’articolo 51 del Testo unico imposte sui redditi.

Attenzione: non è ancora stato chiarito a livello nazionale se questa misura, che come già detto può essere goduta anche singolarmente, spetta per intero ad un solo genitore oppure debba essere suddivisa equamente tra entrambi i genitori e quindi essere usufruita poi al 50%. Si attendono sul punto dei chiarimenti.

 

Leggi anche:

Decreto Lavoro 2023: le novità più importanti 

Differenza tra fringe benefit e welfare

Iscriviti alla nostra newsletter

Ricevi gratuitamente le ultime novità, le storie e gli approfondimenti sul mondo del lavoro.