Cosa sono e come si calcolano
Gli scatti di anzianità sono una voce della retribuzione che si aggiunge alla normale busta paga trasmessa mensilmente dal datore di lavoro al dipendente. In particolare gli scatti di anzianità vengono erogati quando il lavoratore raggiunge una determinata anzianità di servizio nella stessa azienda.
La motivazione che sta alla base di questo “bonus” è molto semplice: il lavoratore da più tempo impiegato presso lo stesso datore di lavoro è anche più esperto degli altri, conosce meglio le procedure, ha maggiore esperienza, praticità ed è anche più veloce e produttivo.
Tutti gli aspetti legati alla disciplina degli scatti di anzianità si possono ritrovare all’interno del contratto collettivoÈ l’accordo stipulato a livello nazionale tra i sindacati di rappresentanza dei lavoratori e dei datori di lavoro per regolare determinati aspetti dei contratti individuali di lavoro di un certo settore (es. orario di lavoro, retribuzione minima, ferie, congedi, ecc.). More nazionale applicato al singolo rapporto di lavoro. L’importo degli scatti varia generalmente in base alla qualifica e al livello di inquadramentoServe a classificare il personale dipendente in base alla categoria, alla qualifica professionale e alle attività concretamente svolte (mansioni). Da esso dipende il trattamento economico e normativo applicato al singolo dipendente. More del dipendente. Inoltre, ogni contratto collettivo prevede un diverso periodo di tempo necessario ad ottenere lo scatto.
Per esempio ci sono contratti dove lo scatto è previsto ogni biennio, altri dove invece per l’aumento di stipendio bisogna aspettare fino a 5 anni.
Tutti i contratti collettivi prevedono che la retribuzione benefici di un incremento automatico dopo un determinato numero di anni in cui il lavoratore è impiegato nella stessa azienda. L’aumento di stipendio legato all’anzianità di servizio è quindi non solo automatico, ma è anche un diritto riconosciuto ad ogni dipendente.
Gli scatti in genere hanno cadenza ogni due o tre anni e decorrono dal primo giorno del mese immediatamente successivo a quello in cui si compie il biennio o triennio di anzianità. Il limite massimo degli scatti, ai quali un dipendente ha diritto, viene determinato dal contratto collettivo applicato.
Alcuni esempi nei settori di maggior impiego:
In alcuni contratti collettivi gli scatti maturano anche durante le assenze dal lavoro dovute a ferie, malattia, infortunio e maternità. Viceversa, in altri contratti la maturazione viene collegata all’effettiva presenza in servizio del lavoratore.