Novità per i beneficiari del reddito di cittadinanza,che vengono messi al riparo dai propri creditori
Il pignoramento è l’atto con cui il creditore aggredisce parte o tutto il patrimonio del proprio debitore. L’atto viene notificato da un ufficiale giudiziario.
Non si tratta di una mossa a sorpresa perché deve essere preceduto dalla notifica di un atto di precetto, che – a sua volta – deve trovare origine e giustificazione in un provvedimento giudiziario (un decreto ingiuntivo, una sentenza, ecc).
Con il pignoramento, dunque, un creditore chiede all’ufficiale giudiziario di sottoporre a esecuzione forzata parte o tutto il patrimonio di un soggetto debitore.
Il soggetto debitore risponde nei confronti dei creditori con tutto il proprio patrimonio: beni, immobili, crediti. Ci sono, tuttavia, alcuni beni che, per legge, sono definiti assolutamente o parzialmente impignorabili.
Significa che questi particolari beni non possono essere pignorati, in toto o in parte, da parte dei soggetti crediti. In altri termini, questi beni e crediti sono al riparo da qualsiasi pignoramento.
Con specifico riferimento al reddito di cittadinanza, la legge di bilancio 2022 ha espressamente previsto uno specifico divieto di pignoramento.
E cosa succede se un soggetto subisce il pignoramento del reddito di cittadinanza? Nonostante il divieto, un debitore può comunque subire il pignoramento dell’assegno mensile con cui viene pagato.
In questo caso l’INPS, a cui viene notificato il pignoramento quale terzo creditore, deve comunicare al creditore che le somme non possono essere pignorate e che dunque il tentativo non è andato a buon fine.
Per effetto di tale dichiarazione, il Giudice non può assegnare alcuna somma a favore del creditore procedente.
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