Come risparmiare sulle tasse universitarie con un documento dell’INPS
Gli studenti universitari non possono farsi trovare impreparati: grazie all’ISEE universitario possono iscriversi a qualsiasi ateneo e avere uno “sconto” sulle tasse annuali da pagare.
ISEE, infatti, è l’acronimo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente ed è un documento ufficiale con cui l’INPS attesta la tua fascia di reddito di appartenenza.
Con questa attestazione puoi accedere a diversi bonus, agevolazioni e misure pubbliche tra cui le tasse universitarie agevolate. Più nello specifico, l’ISEE universitario è uno strumento fondamentale per valutare la tua condizione economica in quanto studente universitario.
Questo indicatore, conosciuto con il nome “ISEE università“, viene utilizzato per svariati motivi:
L’anno scorso hai fatto l’ISEE universitario 2024, oggi devi preparare l’ISEE universitario 2025 per l’anno accademico 2025/2026.
Ogni anno, comunque, la procedura tiene conto del reddito, del patrimonio e di come è composto il tuo nucleo familiare. Quando compili i moduli per l’ISEE universitario, infatti, devi fornire informazioni anche sui tuoi genitori. In particolare, viene richiesto di specificare se entrambi fanno parte del nucleo familiare, se c’è un solo genitore o se l’altro è separato o non convivente.
Per l’anno accademico 2024/2025, la soglia ISEE per l’esenzione totale era 27.726,79 €.
L’ISEE universitario 2025, invece, prevede un’esenzione totale per chi ha un’attestazione ISEE non superiore a 22.000 €. Ogni singolo ateneo, però, potrebbe anche decidere di estendere questa “no tax area” anche a chi ha ISEE più elevati.
A mano a mano che l’ISEE aumenta, si riduce la percentuale di sconto sulle tasse universitarie.
Attenzione: ricordati che queste fasce di esenzione si applicano solitamente per il primo anno di immatricolazione; per gli anni successivi è richiesto un minimo di CFU.
No, ISEE ordinario e ISEE universitario non sono uguali, anche se fanno parte della stessa materia.
Se potessimo guardare con la lente di ingrandimento, infatti, la differenza tra ISEE e ISEE universitario sta nei criteri di calcolo e nei componenti del nucleo familiare considerati ai fini della procedura.
L’ISEE universitario, infatti, oltre a tutti i dati dei redditi e dei patrimoni tiene conto anche:
Questi dati possono influenzare il calcolo finale rispetto all’ISEE ordinario.
Per addentrarci su questo tema, dobbiamo riprendere un concetto tipico dell’IRPEF ovvero dell’Imposta sul reddito delle Persone Fisiche.
Come per l’IRPEF, infatti, anche in questo caso esistono vari scaglioni, in base ai quali è determinato l’importo totale delle tasse che devi pagare. Più precisamente si parla di fasce universitarie ISEE che comunque, anche se stabilite a livello Ministeriale, devono essere sempre controllate sul Regolamento Tasse e Contributi del singolo Ateneo.
In ogni caso, il Ministero dell’Istruzione, attraverso il progetto “Diritto allo studio universitario”, fa sì che se ti trovi in una condizione economica svantaggiata puoi proseguire gli studi fino ai livelli più alti, arrivando a garantire, a precise condizioni, anche la gratuità dell’iscrizione.
Ma quali sono le fasce ISEE per le tasse universitarie? Principalmente due:
Altra questione, invece, è il limite ISEE per borsa di studio universitaria: non esistono degli scaglioni specifici stabiliti dal Ministero, ma devi fare riferimento alle soglie indicate nei singoli bandi di concorso. Ma non è tutto: dovrai soddisfare anche un requisito di merito e cioè avere un certo numero di CFU entro il 10 agosto dell’anno di iscrizione.
Situazioni particolari, poi, come l’ISEE universitario se sei uno studente con genitori separati, l’ISEE universitario studente autonomo e l’ISEE studente universitario non convivente possono influenzare il calcolo dell’ISEE universitario. Per questo è bene sapere in quale situazione e fascia ISEE rientri per conoscere a quali riduzioni hai diritto.
Sembra impossibile, ma puoi trasformare l’ISEE ordinario in ISEE universitario direttamente dal portale messo a disposizione dell’INPS.
Per farlo devi accedere con le credenziali SPID o carta d’identità elettronica e utilizzare la funzione “rettifica”. Ma vediamo la procedura più nel dettaglio:
Fatto questo, devi integrare alcune informazioni aggiuntive che giustifichino la situazione economica e familiare particolare dello studente, permettendo così di calcolare un ISEE specifico per l’università.
Nei paragrafi precedenti abbiamo compreso a cosa serve l’ISEE universitario, adesso vediamo come fare l’ISEE universitario direttamente dal sito dell’INPS.
Richiedere l’ISEE universitario online è semplice: devi seguire la procedura completa e guidata direttamente nel sito dell’INPS dedicato. Se vuoi sapere come fare l’ISEE universitario, quindi, non ti preoccupare perché dovrai seguire la stessa procedura dell’ordinario sempre dallo stesso link.
Per completare la richiesta, devi avere a disposizione tutti i documenti per l’ISEE universitario, tra cui:
Per richiedere l’ISEE universitario puoi usare il modello ISEE universitario precompilato, che semplifica il processo. Una volta ottenuto, puoi utilizzare l’ISEE per il diritto allo studio universitario per l’anno accademico corrente.
Ricapitolando, dunque, per fare l’ISEE universitario precompilato puoi scegliere di seguire la procedura online direttamente dal sito dell’INPS seguendo le istruzioni che l’Ente previdenziale ti propone passo passo. Al contrario, se vuoi farti seguire da personale esperto, puoi sempre affidarti ad un CAF oppure ad un Patronato.
Al termine della procedura potrai scaricare il modello ISEE universitario e allegarlo alle domande di tasse agevolate.
Dipende se sei uno studente minorenne o maggiorenne. Nel primo caso, non puoi essere tu il dichiarante, ma deve esserlo un tuo genitore o un tuo tutore che ha la responsabilità genitoriale ed economica.
Al contrario, se sei uno studente con 18 anni compiuti e sei autonomo, cioè hai un tuo reddito e non vivi con i tuoi genitori da almeno due anni, puoi presentare in autonomia il tuo ISEE universitario.
C’è tanta curiosità su come calcolare l’ISEE per le tasse universitarie ed è certamente un passaggio fondamentale per stabilire quanto uno studente deve pagare annualmente all’Ateneo.
Il calcolo dell’ISEE universitario influenza direttamente l’importo delle tue tasse universitarie, con agevolazioni significative per chi rientra in fasce di reddito più basse.
Conoscere come si calcola l’ISEE universitario e come applicarlo alle tasse è cruciale per evitare errori e assicurarsi di pagare l’importo corretto.
Come abbiamo specificato anche nei paragrafi precedenti, serve l’ISEE per le tasse universitarie per adattarle alla tua situazione economica e finanziaria.
Ma facciamo un esempio per capire ancora meglio: Riprendendo quello che abbiamo scritto nel paragrafo sulle fasce ISEE, supponiamo che l’INPS ti abbia detto di avere un ISEE per università di 25.000 €. In questo caso, la differenza tra 25.000 euro e 13.000 euro porta ad un risultato di 12.000 €.
Su questa cifra applichiamo il 7%, e cioè il valore massimo delle tasse università con ISEE, e otteniamo 840 euro e cioè il valore massimo annuo che andrai a pagare per il tuo corso di laurea.
Si capisce, quindi, che calcolare l’ISEE per le tasse universitarie può essere molto vantaggioso perché in questo modo le tasse universitarie con ISEE vengono ridotte e adeguate alla tua situazione personale, economica e finanziaria.
La scadenza per la presentazione dell’ISEE per le tasse universitarie varia a seconda dell’università, ma solitamente coincide con l’inizio dell’anno accademico.
Il nostro consiglio è quello di agire con rapidità e di rispettare questa scadenza in modo da evitare l’applicazione delle tasse massime e perdere eventuali agevolazioni.
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