Le 5 risposte ai 5 dubbi più comuni
Il rapporto di lavoro in somministrazione è caratterizzato da tre attori: l’agenzia somministratrice, l’utilizzatore ed il lavoratore dipendente.
Una volta selezionata la persona, l’agenzia di somministrazione procede ad assumere il lavoratore per mandarlo in più missioni a tempo determinato o per una missione a tempo indeterminato presso un’azienda o più aziende.
In questo tipo di rapporto di lavoro, il datore di lavoro è l’agenzia di somministrazione e questa deve redigere il contratto e retribuire il lavoratore.
Il lavoratore svolge la sua prestazione sotto la direzione ed il controllo dell’azienda presso cui è inviato in missione, con la peculiarità che gli viene applicato sia il CCNL per la somministrazione di lavoro sia il CCNL dell’utilizzatore.
No. Il lavoratore può essere assunto anche a tempo determinato dall’agenzia di somministrazione, così come può fare qualsiasi altro datore di lavoro.
Il lavoratore somministrato deve essere pagato dall’agenzia di somministrazione che, oltre al suo compenso, chiederà all’azienda utilizzatrice il rimborso delle spese per la retribuzione, le imposte ed i contributi versati per il lavoratore.
In questo particolare rapporto lavorativo deve essere osservata la parità di trattamento. Pertanto, i lavoratori in missione non devono essere pagati meno rispetto ai colleghi fissi in azienda che svolgono le medesime mansioni nello stesso livello di inquadramentoServe a classificare il personale dipendente in base alla categoria, alla qualifica professionale e alle attività concretamente svolte (mansioni). Da esso dipende il trattamento economico e normativo applicato al singolo dipendente. More contrattuale. In particolar modo al lavoratore somministrato dovrà essere assicurata la retribuzione minima prevista dal CCNL dell’utilizzatore.
Al pari dei suoi colleghi, al lavoratore somministrato deve essere garantita parità in termini di orario di lavoro, maggiorazioni per lavoro straordinarioÈ l’attività lavorativa svolta oltre l’orario normale di lavoro (in genere 40 ore settimanali). More, pause, periodi di riposo, indennità, ferie, festività, lavoro notturno, tutela per le donne in stato di gravidanza, sicurezza sul lavoro, parità di trattamento tra uomo e donna e protezione verso ogni forma di discriminazione.
Inoltre, se l’azienda presso cui lavora possiede delle politiche di welfare aziendaleÈ l’insieme di benefit e prestazioni che un datore di lavoro riconosce ai suoi dipendenti, in aggiunta alla normale retribuzione, con lo scopo di migliorarne la qualità della vita privata e professionale. More, il lavoratore in somministrazione avrà diritto a ricevere le stesse prestazioni dei colleghi.
Si. L’azienda può farlo perché il lavoratore opera al di sotto della sua direzione. Deve, in ogni caso, essere data immediata comunicazione del cambio mansione all’agenzia di somministrazione e al lavoratore.
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