La pace contributiva è un’opportunità per anticipare la propria pensione
Si chiama “pace contributiva”, ma in realtà è un riscatto di anni non coperti da contribuzione. Il nome può dunque trarre in inganno e far pensare a una sorta di “condono” a favore di chi non ha versato i contributi previdenziali.
Niente di tutto ciò: la pace contributiva 2024 consiste nella possibilità di riscattare fino a 5 anni di contributi e poter aumentare la propria anzianità contributiva e così andare in pensione prima del termine previsto dalla legge. È un’opportunità riproposta dalla legge di bilancio per il 2024 e in vigore fino al 31 dicembre 2025.
Chi può utilizzare la pace contributiva 2024, ossia chi può riscattare fino a cinque anni di anzianità contributiva? Siccome si tratta di un’opportunità molto vantaggiosa, il legislatore ha previsto dei precisi requisiti nell’individuazione dei beneficiari.
Questi sono i requisiti per presentare domanda di pace contributiva 2024:
Questi sono dunque i requisiti per poter chiedere la pace contributiva 2024. L’INPS, con la circolare n 69 del 29 maggio 2024, ha precisato che non puoi richiederla per ottenere copertura contributiva in merito a periodi in cui era previsto l’obbligo di contribuzione.
Cosa significa? Non puoi riscattare periodi in cui non hai versato i contributi che in realtà andavano pagati. Per questi periodi di “omissione contributiva”, puoi usufruire dei tradizionali strumenti della regolarizzazione contributiva.
La pace contributiva 2024 funziona come un normale riscatto contributivo. Nel nostro Paese ci sono numerosi esempi di riscatto pensionistici: i più famosi e utilizzati sono il riscatto degli anni di militare e il riscatto degli anni di laurea. Come funziona? Paghi una determinata somma per ciascun anno “riscattato” e tale annualità viene aggiunta alla tua anzianità contributiva.
In questo modo potrai anticipare l’entrata in pensione per un periodo equivalente a quello riscattato. La pace contributiva 2024 Inps ti permette di riscattare fino a 5 anni di anzianità se alla data del 31 dicembre 1995 non avevi alcuna anzianità contributiva. Dunque se dovessi decidere di utilizzare la pace contributiva nella misura massima, potresti anticipare la pensione di 5 anni.
Per la presentazione della richiesta il termine finale è il 31 dicembre 2025.
Ci sono tre modalità per presentare domanda di pace contributiva 2024:
Ma quanto costa la pace contributiva 2024, ossia il riscatto di intere annualità? Il calcolo della pace contributiva viene effettuato in misura percentuale prendendo a riferimento il reddito prodotto negli ultimi mesi.
Si parte da tale dato, si applica l’aliquota contributiva prevista dalla propria gestione previdenziale di riferimento e si moltiplica per le mensilità degli anni oggetto di riscatto.
Per capire meglio qual è il calcolo da eseguire per la pace contributiva del 2024 facciamo un esempio.
Se vuoi riscattare due anni e negli ultimi 12 mesi hai prodotto un reddito di 24.000 euro, applichi l’aliquota del 33% (se iscritto alla gestione ordinaria INPS) e moltiplichi tale risultato per due anni di riscatto: costo totale 15.840 euro (ossia 24.000 x 33% x 2 anni) per guadagnare due anni di pensione.
L’onere del riscatto per la pace contributiva può essere pagato in un’unica volta oppure chiedendo la rateazione fino a un massimo di 120 rate.
La rateazione è conveniente perché non è prevista l’applicazione di interessi nei pagamenti.
Tuttavia, la rateazione non può essere chiesta in caso di accesso immediato alla pensione grazie alla pace contributiva. In altri termini, se il riscatto serve per andare subito in pensione, l’onere non può essere rateizzato e va pagato subito interamente.
Cosa succede se non viene rispettata la rateazione? I soldi non vengono perduti: l’INPS riconosce il riscatto in misura equivalente alle rate versate.
Ciascuno deve ovviamente fare le proprie valutazioni, in base alle proprie capacità e risorse. In linea generale la pace contributiva, come tutti i riscatti pensionistici, è conveniente perché permette di anticipare la pensione.
Per comprendere la convenienza della pace contributiva bisogna valutare il costo dell’onere del riscatto e il beneficio che si ottiene in termini di assegno pensionistico.
Facciamo un esempio concreto: se per riscattare cinque anni di anzianità contributiva il costo è di 50.000 euro ossia 10.000 euro per ciascuna annualità, e l’assegno pensionistico annuale è di 15.000 euro, significa che a fronte di un esborso di 50.000 euro, ottieni 75.000 euro di pensione anticipata, con un “guadagno” di 25.000 euro.
Considera poi che l’onere per sostenere il corso della pace contributiva 2024 è interamente deducibile dal reddito e quindi ti permette di pagare meno tasse, così facendo risparmiare un’ulteriore spesa.
In ogni caso, va sempre attentamente considerata anche l’aspettativa di vita e il mancato reddito, spesso superiore, degli anni successivi alla pensione.
Leggi anche:
Riscatto anni di laurea: come funziona
Novità pensioni anticipate: le ultimissime del 2024
Come funziona il riscatto contributi per servizio militare volontario