Il riscatto del servizio militare è una chance per aumentare i contributi utili ai fini sia del diritto alla pensione che per l’importo della stessa
I periodi di servizio militare prestato presso le forze armate italiane possono essere coperti dalla cosiddetta contribuzione figurativa, utile per l’accesso alla pensione.
Ai fini della maturazione del diritto alla pensione, infatti, non valgono solamente i contributi versati durante l’attività lavorativa.
La contribuzione figurativa viene riconosciuta per alcuni periodi scoperti da altra contribuzione. I contributi figurativi non prevedono alcun esborso da parte tua, poiché sono accreditati direttamente dallo Stato. I contributi figurativi per il servizio militare non fanno eccezione e vengono quindi accreditati gratuitamente dall’Inps.
Attenzione: l’accredito non è automatico ma avviene solo se il beneficiario ne fa richiesta.
Il riscatto dei contributi per i militari può essere richiesto da coloro che, lavoratori o pensionati, abbiano un vuoto assicurativo dovuto al fatto di aver svolto il servizio militare.
Sono coperti sia i periodi di servizio militare obbligatorio (per coloro che sono nati entro il 1985) che volontario o di richiamo alle armi nelle Forze armate italiane o in un servizio a esso equiparato.
L’accredito dei contributi figurativi può essere richiesto anche dai superstiti dell’assicurato o del pensionato deceduto.
Per poter ottenere la contribuzione figurativa devono esserci queste condizioni:
Il riscatto può essere accreditato in uno dei seguenti fondi:
Infine, il beneficio non è previsto nella Gestione Separata.
Per la presentazione della domanda di accredito del servizio militare, è operativa da qualche anno la procedura online attraverso il servizio dedicato nel sito INPS, al quale si accede con le proprie credenziali SPID.
In alternativa si può fare domanda tramite:
I dati da inserire nella domanda sono:
Devi presentare inoltre un’autocertificazione dei periodi di servizio richiesti e indicare il distretto o l’ufficio militare di appartenenza.
Successivamente, l’INPS richiederà la documentazione che prova che tu abbia effettivamente prestato servizio militare direttamente al distretto o all’ufficio militare indicato dall’interessato.
Il termine ordinario in cui viene elaborata la richiesta è fissato in 30 giorni. Tuttavia, in alcuni casi la legge può fissare termini diversi.
Non ci sono scadenze per inviare la richiesta di riscatto. Infatti, la domanda può essere presentata in qualsiasi momento della vita assicurativa, senza alcun termine di prescrizione.
Di conseguenza, questa può essere inviata per richiedere l’aggiornamento del conto assicurativo (indipendentemente quindi dalla richiesta di una prestazione) oppure contestualmente alla domanda di pensione.
Generalmente il riscatto degli anni di militare potrebbe convenirti perché andrebbe a incrementare l’importo della pensione.
Tuttavia, ci sono delle situazioni in cui è bene valutare la situazione. Un esempio sono le persone che hanno cominciato a maturare i contributi con il sistema contributivo.
A questi lavoratori, infatti, sono riconosciute alcune agevolazioni sulla pensione. Per esempio, possono ricorrere alle opzioni contributive della pensione di vecchiaia e di quella anticipata, cosa che però non è possibile nel caso in cui si decidesse di riscattare il servizio militare svolto prima dell’entrata in vigore del sistema contributivo.
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