Cosa devono aspettarsi i lavoratori che dovessero andare in guerra per l'esigenza delle Forze armate
L’indennità per i lavoratori dipendenti richiamati alle armi è quanto viene riconosciuto economicamente dall’INPS a quei lavoratori che siano costretti, perché richiamati, al servizio militare per qualunque esigenza delle Forze armate.
L’indennità spetta ai dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato, determinato, di apprendistato, siano essi assunti stagionalmente, in periodo di prova o in preavviso di licenziamento.
I lavoratori interessati sono quelli con qualifica di operaio, impiegato o dirigente in determinate aziende private (anche per i soci di enti cooperativi):
L’indennità ammonta all’ordinaria retribuzione del lavoratore, viene anticipata dal datore di lavoro, ma è una spesa a carico dell’INPS, ed è pari a:
I lavoratori richiamati alle armi hanno diritto alla conservazione del posto di lavoro e cioè a non essere licenziati per la durata del richiamo stesso; una volta tornati a casa, però, devono riprendere servizio presso il proprio precedente datore di lavoro entro un termine specifico:
Il lavoratore richiamato alle armi deve trasmettere al datore di lavoro o all’INPS (solo in caso di corresponsione diretta del trattamento) il documento dell’autorità militare con cui è stato richiamato alle armi; il documento deve riportare il periodo di richiamo e il grado rivestito.
Leggi anche:
Come leggere la busta paga: ferie e permessi