Nel regime forfettario è semplice calcolare l’ammontare delle imposte. Qui riportiamo la procedura da seguire nel sito dell’Agenzia delle Entrate
Trattandosi di un regime fiscale agevolato, il regime forfettario non presenta grandi difficoltà nel calcolo delle imposte da pagare. Le persone con Partita Iva in questo regime, quindi, possono decidere di fare la dichiarazione dei redditi autonomamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Vediamo quali sono le particolarità di questo regime, in cosa consiste la dichiarazione dei redditi, quali modelli bisogna presentare e come farlo.
Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato che può essere usufruito dalle Partite Iva con un fatturato annuo inferiore a 85.000 euro.
Presenta diversi vantaggi, come l’applicazione di un’imposta unica (flat tax, cioè tassa piatta) sostitutiva di IRPEF, IRAP e addizionali. La percentuale è pari al 15% e nei primi 5 anni di attività al 5%.
Il vantaggio principale è l’esenzione dell’IVA, ma soprattutto la possibilità di fare la dichiarazione dei redditi senza dover andare dal commercialista.
Entro il 15 ottobre 2024 i titolari di partita IVA in regime forfettario devono presentare in via telematica il Modello Redditi PF (Persone Fisiche). Il documento fa riferimento ai redditi prodotti nel 2023.
Il titolare di Partita Iva in regime forfettario può decidere di rivolgersi a un commercialista, che chiederà una somma annuale per l’assistenza fiscale e per la compilazione della dichiarazione dei redditi, oppure può compilarla e inviarla autonomamente all’Agenzia delle Entrate.
In questa seconda ipotesi è necessario collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate utilizzando le credenziali SPID.
Sono previste due diverse modalità di compilazione del modello:
Il modello web è particolarmente intuitivo per la maggior parte dei contribuenti, i quali possono visualizzare, modificare e stampare il proprio modello Redditi PF e il relativo foglio informativo. Inoltre, alcuni dati contenuti nel modello sono già precompilati in automatico.
Una volta all’interno del Modello Redditi PF online, la prima cosa da fare è dichiarare di possedere i requisiti per poter applicare il regime forfettario. Per farlo, è necessario barrare la casella in colonna 1 del rigo LM21.
I requisiti sono:
Inoltre deve essere barrata anche la casella in colonna 2 del rigo LM21, con cui si dichiara che non vi sono cause ostative alla permanenza nel regime forfettario.
Il calcolo delle tasse da pagare in regime forfettario è piuttosto semplice. Infatti, viene applicata un’imposta sostitutivaÈ un prelievo che si applica alla fonte su taluni redditi (ad es. interessi sui conti correnti bancari o postali che non sono relativi all’attività d’impresa, interessi sui BOT o altri titoli di debito pubblico); i redditi soggetti a imposta sostitutiva, come quelli a tassazione separata, sono esclusi dalla base imponibile. More del 15% al reddito imponibile.
Nei primi 5 anni di attività la percentuale è del 5%. Per fruire di questa agevolazione ulteriore, è necessario barrare la casella in colonna 3 del rigo LM21.
Per calcolare il reddito imponibile, bisogna innanzitutto conoscere il reddito lordo, che si ottiene sommando i vari redditi derivanti dall’attività, in sintesi l’intero fatturato, ossia la somma dell’importo delle fatture.
Questi redditi sono indicati nelle certificazioni uniche. Il rigo dove deve essere indicato il reddito lordo è LM34. Bisognerà poi applicare il diverso coefficiente di redditività in base al codice ATECO, che deve essere indicato al rigo LM22.
Per esempio, se nel corso del 2023 ho emesso fatture per un totale di 30.000 euro per un’attività di intermediazione del commercio, su questi 30.000 euro dovrò calcolare il 62% (cioè il coefficiente previsto per tale attività). Pertanto, il mio imponibile sarà pari a 30.000*62% = 18.600 euro.
Infine, al rigo LM35 devono essere indicati i contributi previdenziali pagati nel corso del 2023.
A questo punto il sistema determinerà l’ammontare delle imposte dovute. È possibile anche predisporre il modello F24, che serve a pagare quanto risulta dovuto dopo la compilazione della dichiarazione dei redditi.
Se sei sia dipendente sia titolare di partita IVA il discorso è leggermente diverso. Innanzitutto i lavoratori dipendenti possono aprire la partita IVA forfettaria a determinate condizioni:
Premesso ciò, è importante considerare che chi ha una partita IVA forfettaria deve compilare la dichiarazione dei redditi obbligatoriamente col Modello Redditi PF e non col 730, che è dedicato ai lavoratori dipendenti.
Perciò chi è lavoratore dipendente, ma ha anche una partita IVA forfettaria dovrà compilare la dichiarazione con il Modello Redditi PF.
Se non vuoi occuparti della dichiarazione dei redditi puoi delegare questa attività ad un commercialista che se ne occuperà per te.
Ad esempio Fiscozen è un servizio dedicato proprio a chi ha una Partita IVA che non solo ti offre un commercialista dedicato e una dashboard da cui tenere tutto sotto controllo ma puoi emettere le fatture elettroniche senza limiti e avere una previsione delle tasse in tempo reale.
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