In Europa, ma non solo, molti paesi stanno proponendo la terza dose di vaccino soprattutto per i lavoratori fragili. In Italia l’intenzione è quella di somministrare la terza dose di vaccino alle persone fragili e a determinate categorie di lavoratori
Germania, Francia e Regno Unito stanno già lavorando per ripartire con la campagna vaccinale da settembre in poi, questa volta però si tratta del richiamo vaccinale Covid-19. L’attenzione di questi paesi è soprattutto rivolta alle persone più fragili perché affette da determinate patologie.
In Italia il dibattito sulla somministrazione della terza dose di vaccino anti Covid-19 è ancora acceso tra pareri discordanti di immunologi e le prospettive presentate dal Governo. È, infatti, quest’ultimo a dichiarare che le dosi di vaccino sono già state acquistate in vista di un probabile richiamo che interesserà alcune categorie di persone e lavoratori: si partirà dai soggetti più fragili perché immunodepressi, malati oncologici o che hanno da poco terminato le terapie salvavita, per passare poi ai lavoratori più a rischio (come il personale sanitario, scolastico e le forze dell’ordine) e agli over 80.
Secondo il dl 44/2021 gli esercenti, le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, nelle farmacie, nelle parafarmacie e negli studi professionali sono obbligati a sottoporsi a vaccinazione gratuita per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2. Questo è stato previsto al fine di tutelare la salute pubblica e per mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza, fino alla completa attuazione del piano vaccinale e non oltre il 31 dicembre 2021.
Si ritiene, dunque, che solo il personale sanitario potrebbe essere interessato dall’obbligo vaccinale.
No. Ad oggi, la legge non prevede specifici permessi destinati ai lavoratori privati per assentarsi al fine di vaccinarsi. La normativa emergenziale prevede solo per il personale scolastico la giustificazione dell’assenza per la somministrazione del vaccino covid-19.