Formazione su misura e che lascia spazio alla condivisione di buone pratiche anche tra pari è la chiave per promuovere una cultura aziendale positiva
di Andrea Barbieri, People Country Leader Decathlon
Nel mondo del lavoro che cambia, in un contesto globale sempre più competitivo, penso che la formazione e l’aggiornamento continuo siano due elementi centrali nell’ottica di uno sviluppo sostenibile. Ma la formazione di oggi non può essere standardizzata e deve, invece, essere adattativa e costruita sulla base delle diverse responsabilità di collaboratrici e collaboratori, alla loro storia, ai momenti di vita che stanno affrontando, e alle loro caratteristiche.
Oggi, preparare le persone in azienda ad affrontare la quotidianità del lavoro è cosa non da poco, sia perché sono richieste competenze più specifiche, sia perché sono cambiate le necessità dei collaboratori.
Quando siamo arrivati in Italia, le nostre persone erano tutte giovani, avevano più o meno le stesse esigenze perché si ritrovavano in un’unica fascia d’età. Oggi Decathlon è cresciuta, e così anche le nostre collaboratrici e collaboratori, che ormai appartengono a diverse generazioni. È importante prenderne atto, e cucire su di loro un piano di formazione che tenga conto delle diverse fasi della vita che stanno affrontando.
Abbiamo iniziato con la formazione alla vendita, ma oggi questa skill non è l’unica di cui le persone che lavorano con noi hanno bisogno. Ci ritroviamo spesso a dover formare sportive e sportivi su mansioni, come ad esempio la gestione del noleggio, che sono una novità e si trovano in una fase sperimentale molto veloce, quasi da startup all’interno della grande azienda. La formazione standardizzata non può rispondere ai bisogni di questi gruppi di lavoro.
Queste considerazioni hanno portato Decathlon a personalizzare la formazione per ogni singola unit, diversificando il percorso a seconda dei bisogni e delle competenze delle 8.000 persone che compongono l’azienda, e sono convinto che questa scelta sia la più efficace e funzionale.
L’esperienza di Decathlon Exchange mostra quanto sia importante lo sviluppo della motivazione e della fidelizzazione dei collaboratori all’azienda. Il progetto internazionale, tra i vari obiettivi, ha proprio quello di generare spirito di appartenenza, in un contesto che vede protagonista l’employer branding.
Decathlon Exchange è la nostra scuola di empowerment e leadership che ci aiuta ogni giorno a diffondere una cultura aziendale di cui vado fiero, basata sul binomio “responsabilità e libertà”. Alla base del progetto ci sono gli ambassador, con la passione per il proprio lavoro e la voglia di condividerla con la propria squadra.
Vogliamo incentivare lo scambio di buone pratiche per responsabilizzare i manager di oggi e di domani e aiutarli a sviluppare le loro competenze e attitudini. Le persone, siano esse leader o collaboratrici e collaboratori, vogliono sentirsi motivate e sostenute nello sviluppo della propria autonomia.
In Decathlon convivono diverse generazioni, ciascuna con delle necessità e priorità differenti, ma unite dal tema dell’engagement: nel mondo del lavoro di oggi, ogni persona vuole lavorare con passione, e quindi sentirsi coinvolta in un progetto comune.
La motivazione diventa un elemento indispensabile al raggiungimento delle performance di business, e a realizzare il benessere delle persone che lavorano.
Quest’ultima si deve confrontare con la remote leadership: lo smart workingÈ una nuova modalità di svolgimento dell’attività lavorativa, introdotta dalla l. 81/2017 e caratterizzata dall’assenza di precisi vincoli di orario e di luogo di lavoro per il dipendente. More sta modificando anche il ruolo del leader, che deve attrezzarsi con gli strumenti più adeguati per gestire e coordinare le persone anche a distanza, favorendo lo sviluppo dell’autonomia personale e della responsabilità, e abbandonando l’ottica del controllo a beneficio di un rapporto più umano e paritario con le persone. E anche su questo aspetto, è fondamentale fornire la formazione giusta e favorire lo scambio di best practice.
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