Nel Fab working l’ufficio diventa complementare al lavoro da remoto, valorizza la cultura della performance e coniuga lavoro di squadra e individuale
Dopo il tormentone dello smart workingÈ una nuova modalità di svolgimento dell’attività lavorativa, introdotta dalla l. 81/2017 e caratterizzata dall’assenza di precisi vincoli di orario e di luogo di lavoro per il dipendente. More, c’è già chi si interroga su cosa verrà dopo. I professionisti del settore parlano non solo di lavoro agile, ma anche di organizzazione agile, di nuovi modelli di sviluppo e di soluzioni nuove per creare un gruppo motivato e coeso, anche senza vedersi tutti i giorni.
A livello internazionale, c’è chi ha puntato sul lavoro da remoto per sempre, chi sulle ferie illimitate, chi sulla settimana corta, un’idea che circola da anni e che ultimamente sta prendendo piede in un numero crescente di aziende.
Tra queste iniziative, che mirano a innovare il mondo del lavoro permettendo un migliore bilanciamento con la vita privata, si inserisce anche il “Fab working” proposto da Nestlè, dove “fab” sta per “flessibile, adattabile e bilanciato”.
L’esperimento è partito nel 2022 e da quest’anno è diventato parte a tutti gli effetti dell’organizzazione aziendale.
Il Fab Working di Nestlè è un modello estremamente flessibile, che viene disegnato da ogni singolo gruppo di lavoro valutando i compiti e la tipologia di attività da svolgere, e può essere eventualmente ripensato di volta in volta in base alle esigenze.
In questo contesto, l’ufficio diventa una risorsa complementare al lavoro da remoto, rappresentando la sede ideale per attività di co-progettazione, condivisione, collaborazione, socializzazione e team building.
Il nuovo modello valorizza quindi la cultura della performance, dando sempre maggiore importanza alla prestazione lavorativa di ognuno. Il Gruppo reinterpreta così il modo di lavorare adattandolo alle necessità sia dei lavoratori che dell’azienda stessa.
Il Fab Working consente infatti all’azienda di coniugare lavoro di squadra e individuale, concentrazione e interazione, autonomia e responsabilizzazione sui risultati.
Il Gruppo Nestlé in Italia ha disegnato un nuovo modello lavorativo tenendo conto delle nuove necessità e dei suggerimenti dei collaboratori. Da questo dialogo è nato il Fab working, che dopo un anno di test risulta particolarmente apprezzato all’interno dell’azienda.
La prima indagine interna, infatti, mette in luce che per l’80% dei rispondenti il Fab working contribuisce a creare un ambiente caratterizzato da maggiore fiducia e autonomia.
La popolazione più giovane (20-29 anni) e le donne manifestano la maggiore soddisfazione ritenendo che il Fab possa impattare positivamente sul loro benessere grazie a un migliore work-life balance.
“Noi di Nestlé – ha commentato Marco Travaglia, Presidente e Amministratore Delegato Gruppo Nestlé Italia e Malta – siamo convinti che il Fab Working costituisca un importante strumento di modernizzazione organizzativa, in grado di generare valore sia per l’impresa che per i singoli individui”.
“È dimostrato, infatti, che a un miglior work-life balance e a un generale senso di benessere dei dipendenti, si associa un deciso miglioramento nell’efficienza ed efficacia delle prestazioni. Il Fab Working rappresenta dunque una soluzione in grado di dare benefici sia alle persone che al business”.
“Investire in un modello di lavoro innovativo significa promuovere una cultura che valorizza le performance e che propone all’individuo una più forte autonomia e responsabilizzazione sui risultati, creando un ambiente basato sulla fiducia”.
Il FAB Working è regolamentato da un accordo sottoscritto il 18 marzo dello scorso anno dall’azienda con le segreterie nazionali di FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL.
L’accordo sindacale, tra l’altro, garantisce il diritto alla disconnessione e stabilisce norme di comportamento specifiche, a tutela della salute e della sicurezza delle persone che operano da remoto.
In tal modo, il modello lavorativo ibrido consolidatosi nell’esperienza del Fab Working potrà proseguire ed essere applicato anche dopo la fine dello smart working semplificato.
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