Dalla piattaforma per scegliere e seguire i corsi di formazione a quella per certificare le competenze acquisite, ecco le migliori soluzioni per aziende
Anche il mondo della formazione e dell’organizzazione aziendale si fa sempre più digital, con nuove app e piattaforme che permettono di snellire i processi e rendere la comunicazione, la gestione e la fruizione dei servizi più flessibile e accessibile.
Recentemente, ha offerto un’importante panoramica sul tema il primo Forum sulla Formazione continua organizzato da For.te, fondo interprofessionale costituito da Confcommercio, Confetra, Cgil, Cisl e Uil.
Alla richiesta di formazione, sempre più aziende rispondono con Skilla, prima e-learning company italiana specializzata nello sviluppo di soluzioni per innovare formazione e comunicazione interna.
Nata nei primi anni Duemila come “Amicucci Formazione”, dal 2013 la società presenta le sue soluzioni multimediali con il brand Skilla. Offre una library internazionale di “Pillole formative multimediali” e un insieme di strumenti, metodologie, format utili a creare ambienti e percorsi formativi e comunicativi, su materie tecniche e comportamentali, che abbattono i tempi di apprendimento e ne aumentano l’efficacia.
Il dipendente accede alla propria pagina attraverso il portale e può studiare in autonomia i corsi necessari alla propria formazione professionale, oppure può seguire i webinar collegandosi insieme al docente e agli altri colleghi.
Di questi percorsi di formazione e delle competenze acquisite oggi si può anche tenere traccia grazie a Iqc, EdTech di Bologna che offre servizi Integrati a supporto del business.
Nel dettaglio, Iqc sfrutta la blockchain per “fissare” le informazioni e tracciare digitalmente le performance delle organizzazioni e le competenze delle persone, al fine di preservare la catena del valore in tutte le transazioni economiche e sociali.
Tra i servizi offerti, Iqc permette di rilasciare dei digital badge per facilitare la tracciabilità degli apprendimenti acquisiti nei diversi contesti formativi. Si tratta di un’attestazione digitale che certifica competenze, abilità e conoscenze acquisite dalle persone.
La tecnologia aiuta ma talvolta può anche complicare: gli anni della pandemia hanno reso ancora più evidente il fatto che gestire la comunicazione per via informatica può essere molto faticoso, soprattutto se le novità organizzative diventano frequenti e le persone iniziano a chiedere informazioni e chiarimenti di conseguenza, spesso attraverso più canali.
I software per HR sono diversi: recentemente abbiamo già parlato dell’europea Factorial, che permette di semplificare i compiti più noiosi, dalla gestione delle buste paga alla quella delle ferie. Con l’ultimo round di finanziamento, la società ha raccolto 123 milioni di dollari.
Personio nasce invece a Monaco di Baviera e ha già una solida storia alle spalle: secondo Forbes, con i suoi 8,5 miliardi di dollari è la società software di maggior valore al mondo.
Permette di agevolare molteplici attività: dal libro paga al recruiting, dal monitoraggio delle presenze alla gestione della formazione.
In particolare, l’ultima funzione approdata sulla piattaforma si chiama “Conversations” e risponde proprio alla necessità di far confluire le comunicazioni su un solo canale.
I team delle risorse umane, infatti, sono spesso sommersi da richieste dei dipendenti che arrivano loro ogni giorno attraverso diversi canali, come Slack, Teams, vari social network e e-mail. La mancanza di una soluzione centralizzata per gestirle provoca una notevole riduzione della produttività, perché si perde tempo a rispondere sempre alle stesse domande.
Personio Conversations nasce per risolvere questo problema, permettendo ai manager di concentrarsi di più sulle attività strategiche.
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