Non solo lavoro ibrido: anche talent development e work-life balance sono tra le priorità di Unox
Lo smart workingÈ una nuova modalità di svolgimento dell’attività lavorativa, introdotta dalla l. 81/2017 e caratterizzata dall’assenza di precisi vincoli di orario e di luogo di lavoro per il dipendente. More fa parte della quotidianità, e le aziende di ogni settore cercano le modalità migliori per gestire questo nuovo modo di lavorare.
Unox, azienda leader nella produzione di forni professionali, non sottovaluta questa nuova modalità di lavorare e se ne occupa con attenzione, per trovare un buon equilibrio tra esigenze delle persone e obiettivi di business.
Formazione, talent development e ascolto delle persone sono le priorità dell’azienda nell’affrontare il lavoro che cambia. Ne abbiamo parlato con il CEO di Unox Nicola Michelon.
Un fatturato consolidato che nel 2021 ha superato i 182 milioni, registrando una crescita del +31,3% rispetto ai 139 milioni del 2020. Circa 1.000 persone impiegate in tutto il mondo, 650 delle quali in Italia. E tra i prossimi obiettivi in programma per il 2023, l’apertura di un nuovo stabilimento produttivo negli USA.
A raccontare questa vivace realtà imprenditoriale è il CEO di Unox Nicola Michelon. Laureato in Ingegneria gestionale all’Università di Padova, tra le diverse esperienze che hanno caratterizzato il suo percorso professionale c’è quella di founder di auxiell e co-founder Exever e di euXilia, per poi arrivare, dopo altre realtà imprenditoriali, in Unox, che lo vede impegnato da oltre 15 anni.
Lo smart working è un buon modo per favorire un corretto work life balance, ma non è facilmente applicabile in ogni settore: nelle aziende in cui il numero delle persone addette a mansioni strettamente operative e legate alla struttura aziendale è particolarmente elevato, lo smart working è applicabile con maggiore difficoltà.
“Lasciamo a tutti coloro che possono svolgere il proprio lavoro da remoto la possibilità di lavorare fino a due giorni alla settimana senza richiesta, mentre in casi specifici la quota di giornate in smart working può aumentare previa approvazione dei responsabili”, spiega Nicola Michelon. “Il personale che si occupa di coordinare e far funzionare i vari processi aziendali ha meno opportunità di scelta rispetto alle persone impegnate nell’amministrazione. Ciò nonostante, in Unox stiamo cercando la formula migliore per garantire a tutti un buon equilibrio tra tempi di lavoro e di vita privata”.
Il work life balance, infatti, è un tema centrale soprattutto per le nuove generazioni, e pone la necessità di trovare la strada migliore per garantire un ritmo di vita non stressante e, al tempo stesso, mantenere vivo l’interesse per il proprio lavoro e l’ambizione professionale”.
“Per favorire l’engagement delle persone, in Unox ci concentriamo non solo sullo sviluppo del welfare, ma specialmente nella formazione dedicata al talent development” prosegue Nicola Michelon.
“Abbiamo elaborato cicli di trasformazione dei talenti della durata di 6 anni, e questi percorsi portano a un maggior coinvolgimento delle persone nella condivisione degli obiettivi aziendali. Valorizzare i talenti delle persone e accrescere le loro competenze fa sì che si sentano parte di un progetto comune, e svolgano le loro attività con maggior passione e interesse”.
L’engagement viene favorito anche dal lavoro di squadra: “Siamo una team che, ogni giorno, si impegna per raggiungere i risultati prefissati”, conclude Michelon. “Scendiamo in campo preparati e uniti, nella consapevolezza che il successo sia ottenibile solo dalla collaborazione di tutti. Ognuno contribuisce con il proprio talento e la propria determinazione, e siamo pronti ad aiutare chi ha bisogno, e sostenere chi vuole migliorarsi”.
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