Live&Work Anywhere, venti mete ideali secondo Airbnb

Turista lavora al pc in riva al lago
smart working, mercato del lavoro, turismo

La società ha selezionato venti mete in tutto il mondo ideali per il lavoro da remoto. In elenco anche provincia di Brindisi e Friuli-Venezia Giulia

All’indomani di un anno di isolamento e quarantene, all’inizio del 2021, il CEO di Airbnb, il più grande “affittacamere” al mondo, annunciava di voler vivere almeno per un certo periodo in alloggi Airbnb, spostandosi di città in città ogni due settimane.

Una scelta non comune, che tuttavia traduce in modo coerente una filosofia di vita: quella di chi ama il viaggio permanente e la vita da nomade. E in linea con questo pensiero, lo stesso anno l’azienda ha comunicato ai dipendenti la possibilità di lavorare dall’ufficio oppure da casa, quando vogliono e di potersi spostare liberamente in qualunque parte dello stato senza modifiche al contratto.

Ci si può inoltre trasferire e lavorare in tutto il mondo per un massimo di 90 giorni all’anno in ciascuna località, comunicando all’azienda un indirizzo permanente per motivi fiscali.

Promuovere le realtà locali grazie allo smart working

Ma l’organizzazione non si è fermata all’adozione del “live and work anywhere” internamente alla società. Da quest’anno, infatti, Airbnb ha lanciato un programma per chiedere a governi, aziende di promozione turistica e organizzazioni no-profit di tutto il mondo operanti nel settore di unirsi nel quadro del programma “live and work anywhere”.

L’obiettivo da raggiungere è quello di permettere ad alcune destinazioni, con il supporto di Airbnb, di sviluppare un’infrastruttura sostenibile per il lavoro da remoto, che tenga conto anche dell’ambiente esistente, oltre alle esigenze e le priorità della gente del luogo.

Airbnb, dal canto suo, creerà una landing page online su misura per la località, uno sportello unico per gli aspiranti lavoratori da remoto che mostrerà ogni destinazione partner. Questa pagina web verrà promossa da Airbnb, in collaborazione con l’ente locale.

Il luogo perfetto per il lavoro da remoto

AIrbnb ha sviluppato anche alcuni punti per descrivere il luogo perfetto relativamente al remote working. Al primo posto c’è la facilità di raggiungerlo. Non si parla solo di collegamenti per arrivarci, ma anche di norme per i visti che agevolino il lavoro da remoto per i viaggiatori. Anche il costo della vita concorrenziale collabora ovviamente a rendere un luogo più attraente di altri, per andarci a vivere.

Un altro punto fondamentale riguarda le infrastrutture per gli smart worker: ad esempio è fondamentale la possibilità di avere una connessione wifi affidabile e un’eccellente copertura di rete. Anche la possibilità di accedere a spazi di co-working confortevoli e a buon mercato naturalmente gioca a favore.

Il terzo punto riguarda più che altro il tempo libero: non si vive di solo lavoro e quando si decide per un cambiamento radicale è giusto pensare anche allo stile di vita che potremo permetterci. I partner locali interessati a promuovere il “live and work anywhere” dovrebbero quindi trovare dei modi per aiutare chi lavora da remoto a conoscere la gente del luogo e la cultura locale. Tra le attrazioni possono esserci una vivace cultura locale da scoprire, un’allettante scena culinaria, luoghi culturali unici o entusiasmanti attività all’aperto.

I territori italiani promossi da Airbnb

Dai Caraibi all’Australia, Airbnb ha già selezionato venti mete in tutto il mondo che rispondono bene alle aspettative e tra queste troviamo anche il FriuliVenezia Giulia e l’area di Brindisi, in Puglia.

“Il Friuli-Venezia Giulia è un territorio aperto a ogni forma di innovazione dell’organizzazione e delle modalità di lavoro, che pone particolare attenzione alla qualità della vita, alla conciliazione vita-lavoro e all’impatto sociale delle attività di impresa sul territorio e nelle comunità”, ha riferito l’assessore friulano al turismo Sergio Emidio Bini.

All’altro capo dello Stivale troviamo invece Brindisi, porta d’ingresso del Salento. Una regione nella regione che negli ultimi anni ha riscosso un successo crescente tra le scelte dei viaggiatori e che per clima e bellezze naturali risulta tra le mete più amate in Italia.

“La rilevanza del brand – ha dichiarato Emma Taveri, assessore al Turismo – ci permette di promuovere una destinazione e al contempo una filosofia di nuova vita e nuovo lavoro al Sud: vista mare, illuminati dalla luce meravigliosa tipica della Puglia, accolti da una comunità locale appassionata e in fermento, con cui vivere il cambiamento in atto ispirati dalla possibilità di esserne protagonisti”.

Le altre mete che entrano nell’elenco sono:

  •     Baja California Sur, Messico.
  •     Bali, Indonesia.
  •     Brindisi, Puglia, Italia.
  •     Buenos Aires, Argentina.
  •     Caraibi.
  •     Isole Canarie, Spagna.
  •     Città del Capo, Sudafrica.
  •     Colombia.
  •     Dubai, Emirati Arabi Uniti.
  •     Friuli-Venezia Giulia, Italia.
  •     Lisbona, Portogallo.
  •     Malta.
  •     Città del Messico, Messico.
  •     Palm Springs, California, Stati Uniti.
  •     Queensland, Australia.
  •     Francia rurale.
  •     Salzkammergut, Austria.
  •     Tampa Bay, Florida, Stati Uniti.
  •     Thailandia.
  •     Tulsa, Oklahoma, Stati Uniti.

 

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