Bonus trasporti 2022: dal 1° settembre via alle domande

Bonus trasporti 2022: dal 1° settembre via alle domande
(foto Shutterstock)

Il Governo ha messo a disposizione un bonus da 60 euro per il pagamento dell’abbonamento ai trasporti pubblici

Dal 1° settembre è possibile richiedere il bonus abbonamenti trasporto pubblico, una misura destinata a studenti e lavoratori con un reddito inferiore a 35.000 euro.

Può essere utilizzato entro un mese dall’erogazione per acquistare un abbonamento per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale o per il trasporto ferroviario nazionale e può coprire fino al 100% della spesa sostenuta, entro un limite massimo di 60 euro a persona.

Non può essere richiesto per i servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino.

La misura è stata stanziata attraverso il Decreto Aiuti ed è stata poi rinforzata con il Decreto Aiuti Bis.

Chi lo può richiedere?

Può essere richiesto dalle persone che nel 2021 hanno avuto un reddito personale lordo annuo di massimo 35.000 euro.

Il reddito da intendersi è quello complessivo, quindi non solo i redditi da lavoro o da pensione, ma anche quelli che derivano, ad esempio, dagli affitti di immobili. 

Trattandosi di una misura individuale, la richiesta non va fatta a livello di nucleo familiare, ma da ciascun interessato, che dovrà inviare la domanda per sé o eventualmente per conto di un figlio minorenne.

I figli maggiorenni, anche se fiscalmente a carico, devono provvedere autonomamente alla richiesta del buono, sempre rispettando il limite del reddito individuale di 35.000 euro.

Come fare domanda?

La richiesta può essere inviata dal 1° settembre ed entro il 31 dicembre. Bisogna però sottolineare che si tratta di una risorsa limitata, quindi verrà erogata fino a esaurimento delle risorse messe a disposizione.

La procedura è piuttosto semplice. Basta collegarsi al portale creato dal Ministero e accedere con le proprie credenziali SPID.

Nel modulo da compilare sono richieste le seguenti informazioni:

  •     nome, cognome e codice fiscale del beneficiario (in caso di minore, il richiedente, insieme al proprio codice fiscale, deve anche attestare che il beneficiario è fiscalmente a suo carico);
  •     reddito complessivo del beneficiario conseguito nel 2021 non superiore a 35.000 euro (in caso di minore, il requisito è riferito al minore beneficiario del buono, a prescindere dal reddito del richiedente). Viene richiesta una semplice autocertificazione attraverso la spunta di un’apposita casella. Non è necessario l’ISEE
  • gestore del servizio di trasporto pubblico, che deve essere selezionato attraverso il menù a tendina

È poi possibile specificare l’importo a fronte della spesa prevista, fino a un massimo di 60 euro.

Una volta inviata la domanda, il buono viene emesso automaticamente dal portale in formato PDF scaricabile sul proprio dispositivo.

Il documento è contrassegnato da un codice identificativo univoco, dal codice fiscale del beneficiario, dall’importo e dalla data di emissione e di scadenza.

Il buono pertanto è nominativo e non è cedibile nemmeno tra i membri della stessa famiglia. Se più componenti della stessa famiglia utilizzano i mezzi pubblici, ogni componente deve fare una richiesta diversa.

Infatti, è bene sottolineare che non è possibile fare richiesta per sé e per i propri figli con una sola richiesta alla piattaforma, poiché un accesso corrisponde a un singolo buono.

Come specificato, i buoni saranno erogati fino a esaurimento delle risorse messe a disposizione. I tempi di accesso al portale seguono un sistema di coda automatico, dunque l’erogazione dei buoni segue l’ordine di arrivo delle domande.

Come utilizzare il buono?

Per sfruttare il contributo, il beneficiario deve presentare il buono al gestore di servizi di trasporto pubblico entro il mese di emissione.

Il gestore del servizio di trasporto selezionato andrà poi a verificare la validità del buono accedendo al portale del Ministero.

Se il buono non viene utilizzato, viene annullato. Per presentare un’altra domanda, il beneficiario dovrà attendere il mese successivo.

 

 

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