Approfondimento sulla somma che va ad abbassare l’imposta dovuta dal lavoratore
Quando si parla di tassazione, spesso pensiamo alle aliquote IRPEF che vengono applicate al nostro reddito. Il calcolo delle imposte da pagare, però, non viene fatto prendendo in considerazione solo queste percentuali, che vanno applicate alla nostra RAL, e cioè alla retribuzione annua lorda.
All’importo lordo dell’IRPEF calcolato matematicamente, vengono tolte tutta una serie di somme che vengono riconosciute dallo Stato per la particolare posizione fiscale e familiare del lavoratore. Sono le detrazioniSono una somma da sottrarre alle imposte che dovrebbero essere pagate annualmente. Vengono riconosciute in base a determinati requisiti di reddito e personali. More da lavoro dipendente, che vanno a diminuire l’IRPEF da pagare.
Per capire a quanto ammontano e, in definitiva, quanto dovremo pagare di imposte, è necessario fare dei calcoli precisi. In questo articolo vedremo insieme come come funzionano le detrazioni, come si calcolano, a quanto ammontano a seconda del reddito e i casi particolari che possono presentarsi.
Le detrazioni da lavoro dipendente, come dice il nome, si applicano solo ai rapporti di tipo subordinato. La cifra corrispondente viene tolta direttamente a quanto è stato calcolato a titolo di imposte dovute.
Complicato? Spieghiamolo meglio con un esempio. L’IRPEF lorda viene applicata sul nostro reddito annuo, applicando le aliquote previste. La cifra che otteniamo, però, non corrisponde a quanto dovremo pagare, perché prima devono essere sottratte le detrazioni. Solo dopo questo calcolo scopriremo a quanto ammonta l’IRPEF netta, cioè quanti soldi dobbiamo effettivamente versare.
Per sapere come vengono applicate le detrazioni alla tua IRPEF, la cosa migliore da fare è controllare ogni mese la busta paga. All’interno di ogni cedolino, infatti, troverai tutti gli importi relativi all’IRPEF lorda e alle detrazioni.
Le detrazioni da lavoro dipendente sono state ideate per abbassare l’IRPEF in relazione al reddito: più il reddito è basso, più il valore delle detrazioni aumenta. Se poi il proprio reddito non supera 28.000 euro, si ha diritto anche al trattamento integrativo al reddito, un contributo che è andato a sostituire il vecchio bonus 80 euro.
Ti ricordiamo che su queste detrazioni non influisce più la presenza di figli a carico minori di 21 anni: a partire da marzo 2022 è entrato infatti in vigore l’Assegno Unico Universale, che ha sostituito tutte le detrazioni di questo tipo.
Per il calcolo delle detrazioni da lavoro dipendente, è necessario applicare una formula matematica piuttosto complessa e difficile per il lavoratore, che non ha a disposizione tutti i dati utili.
In generale possiamo dire che esistono dei minimali e dei massimali, cioè delle soglie minime e massime entro le quali viene applicata la detrazione. Al di sotto di alcune soglie, poi, sono previste delle maggiorazioni.
Ricapitolando, le detrazioni da lavoro dipendente variano in base:
Considerando solo le detrazioni da lavoro dipendente, e non l’eventuale trattamento integrativo, le soglie di detrazione sono:
Per chi ha un reddito inferiore a 15.000,00 euro, sono previste delle misure minime di erogazione, in base alla tipologia di rapporto di lavoro:
Abbiamo detto che per verificare le detrazioni bisogna guardare la busta paga. Se però prendiamo quella che ci viene consegnata per la tredicesima o, se il ccnl la prevede, la quattordicesima, ci accorgeremo che l’importo finale è più basso rispetto a una normale mensilità. Perché?
I motivi possono essere diversi, ma ce n’è uno in particolare: nelle mensilità aggiuntive non vengono applicate le detrazioni da lavoro dipendente. Per questo motivo, alla tredicesima e alla quattordicesima viene applicata l’IRPEF in misura piena e, di conseguenza, il nostro netto in busta paga sarà più basso.
Leggi anche: