ISEE: cos’è e come funziona?

ISEE
(foto Shutterstock)

Una mini guida per capire come ottenere uno dei documenti più utili per fare domanda di bonus e agevolazioni

Che cos’è l’ISEE? 

Se ti stai chiedendo cos’è l’ISEE, la risposta è semplice: è la tua “carta d’identità” economica per richiedere bonus e agevolazioni pubbliche. 

L’ISEE, che è un’abbreviazione per Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è uno strumento fondamentale che lo Stato italiano usa per capire quanto è benestante o in difficoltà il tuo nucleo familiare. 

Non si basa solo sul reddito, ma considera anche il patrimonio quindi tutti i tuoi conti correnti e gli immobili e la composizione della tua famiglia dunque quante persone siete, se ci sono disabili, e così via.

In pratica, questo strumento fornisce un valore numerico che rappresenta la tua situazione economica complessiva. In base alla misura pubblica che intendi richiedere, potrai capire se puoi fare domanda oppure no. 

Ora che abbiamo più chiaro cos’è l’ISEE, passiamo a capire a cosa serve.

A cosa serve l’ISEE?

Veniamo ora alla domanda più importante: a cosa serve l’ISEE? Semplice: è la chiave per accedere a moltissimi servizi e agevolazioni pubbliche a condizioni più vantaggiose. 

L’ISEE serve a misurare la tua effettiva necessità e a garantirti un accesso equo al welfare statale. Per capire come funziona l’ISEE, devi pensare che più il tuo indicatore è basso, maggiori sono le possibilità di ottenere sconti o sussidi. Lo usano, ad esempio, per:

  • Assegno Unico Universale, per avere un importo più vicino possibile alla situazione familiare;
  • bonus sociali per luce e gas (i cosiddetti “Bonus bollette”);
  • tariffe agevolate per mense scolastiche e asili nido;
  • accesso ad alloggi popolari;
  • borse di studio universitarie e tasse agevolate.

ISEE 2025: le nuove regole dal 3 aprile

Ogni anno ci sono aggiornamenti normativi su diverse materie e quest’anno anche all’ISEE 2025 non fa eccezione. 

La novità più rilevante che impatta sul tuo calcolo riguarda una serie di dati che smettono di essere considerati per il calcolo finale. 

Ma allora cosa cambia per l’ISEE 2025? Come ci spiega l’INPS, dal 3 aprile 2025 smettono di essere considerati: 

  • i trattamenti previdenziali e assistenziali per persone con disabilità;
  • i titoli di Stato, i libretti di risparmio postale e i buoni fruttiferi postali, con alcune precisazioni che vedremo meglio nel paragrafo successivo. 

Attenzione: se hai già presentato una DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) prima che venissero esclusi questi valori, puoi sempre presentarne un’altra oggi in modo che sia aggiornata con le ultime novità. 

Chi ha diritto all’ISEE?

Questo indicatore non è una misura che spetta di diritto, perché sarai tu a doverti attivare per tempo per richiederlo. 

Ad ogni modo, la buona notizia è che chiunque ha diritto a richiedere l’ISEE. Non ci sono particolari requisiti ISEE se non la necessità di averlo per accedere a una prestazione sociale agevolata. 

Ancora meglio, potremmo dire che l’ISEE diventa obbligatorio se la misura che intendi richiedere ha tra i requisiti fondamentali il possesso di un ISEE in corso di validità. 

In sintesi, quando senti che le persone si chiedono chi ha diritto all’ISEE, ricordati che possono ottenerlo tutti i cittadini residenti in Italia e, in alcuni casi specifici, anche i non residenti, che vogliono usufruire di una misura pubblica legata alla condizione economica.

Non esistono, quindi, degli specifici requisiti ISEE 2025 uguali per ogni persona: dovrai compilare tutte le sezioni richieste nella procedura, far parte di un nucleo familiare e dichiararne la situazione economica.

Quanto deve essere l’ISEE per avere agevolazioni

Lo sappiamo che te lo chiedi spesso: quanto deve essere l’ISEE per avere agevolazioni? 

La risposta, ancora una volta, purtroppo è che non esiste un valore unico di ISEE sotto il quale scattano tutte le agevolazioni ISEE 2025

La soglia di accesso è sempre diversa a seconda della prestazione che stai richiedendo o che pensi di voler richiedere quest’anno o l’anno prossimo. 

Ti consigliamo di prestare sempre attenzione a cosa succede una volta che viene approvata la Legge di bilancio perché qualche bonus potrebbe essere eliminato o modificato nei requisiti, così come potrebbero arrivarne di nuovi. 

Tornando alla questione ISEE 2025 e agevolazioni, se vogliamo fare degli esempi pratici:

  • se vuoi chiedere il bonus asilo nido, non esiste una soglia massima di ISEE perché può essere richiesto anche da chi ha un valore superiore a 40.000 €; 
  • se vuoi chiedere il bonus sociale bollette, invece, devi avere un ISEE entro i 25.000 €; 
  • se ti interessa il Bonus psicologo 2025, devi avere un ISEE entro massimo 50.000 € e il valore del bonus cambia in base alla fascia di ISEE in cui ti ritrovi; 
  • se ti serve cambiare qualche elettrodomestico in casa e vuoi fare richiesta del Bonus elettrodomestici 2025, l’ISEE deve essere di massimo 25.000 €. 

Ricorda sempre questa regola: le agevolazioni ISEE 2025 funzionano che più è basso il tuo ISEE, maggiore è il vantaggio economico che ottieni.

Come si fa il calcolo dell’ISEE

Giungiamo ora a un altro tema molto rilevante e cioè come si calcola l’ISEE.

Il calcolo ISEE non è un mistero, ma un processo matematico basato sulla Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) che tu stesso compili. Il valore finale (l’ISEE) si ottiene sommando il reddito e il patrimonio del tuo nucleo familiare, e poi dividendo il risultato per un parametro che si chiama “Scala di Equivalenza”. 

Di cosa parliamo nel concreto? Di un altro indicatore che adatta il reddito familiare alla sua composizione, tenendo conto delle economie di scala dovute alla convivenza. Il primo componente del nucleo familiare ha un valore base di 1 a cui si aggiungono incrementi per ogni ulteriore membro del nucleo familiare. Questo valore è fondamentale per calcolare l’ISEE.  

Attenzione: un’altra novità valida dal 3 aprile 2025 è l’introduzione di una maggiorazione dello 0,5 al parametro della scala di equivalenza per ogni componente del nucleo familiare con disabilità. 

Ora che è più chiaro come si calcola l’ISEE, ti ricordiamo che un altro passo fondamentale riguarda i documenti ISEE da preparare. Più sono aggiornati e completi, maggiore è la probabilità che il calcolo dell’ISEE sia corretto e puntuale alla tua situazione familiare. Nel paragrafo successivo vedremo nel dettaglio di quali documenti stiamo parlando. 

Puoi farle l’ISEE anche in autonomia? Certo, è possibile fare il calcolo ISEE online direttamente sul sito INPS dedicato. 

Una volta eseguito l’accesso con la tua identità digitale, ti basterà rispondere alle domande del questionario INPS per andare alla tipologia di ISEE che devi compilare e per ottenere l’attestazione ISEE. 

Se scegli questa strada, sappi che la procedura per come si calcola ISEE è gestita dall’INPS, che incrocia i dati da te forniti con quelli in suo possesso e con quelli che trova nel circuito della Tessera Sanitaria, nelle banche, nei flussi telematici che gestisce il tuo datore di lavoro e via dicendo.

Chiuso questo paragrafo dedicato a come calcolare l’ISEE vediamo che documenti ci servono. 

Cosa viene escluso dall’ISEE

Questa è una delle domande più importanti e gettonate: cosa viene escluso dall’ISEE

Come abbiamo già citato nei paragrafi precedenti, dal 3 aprile 2025 è stata stabilita un’importante esenzione. Nello specifico: 

  • i buoni postali ISEE, i titoli di stato ISEE e buoni fruttiferi postali ISEE vengono esclusi fino a un valore complessivo di 50.000 € per nucleo familiare. Questo significa che non ti penalizzano più, se non superi quella cifra. Quali sono i titoli di stato esclusi dall’ISEE? Parliamo dei Buoni del Tesoro Poliennali (BTP), inclusi i BTP Valore, i Certificati di Credito del Tesoro (CCT) e infine i Buoni Ordinari del Tesoro (BOT);
  • i trattamenti previdenziali e assistenziali che sono pagati dall’INPS a persone con disabilità. Pensiamo ad esempio alle indennità di accompagnamento o ai vari assegni per invalidità.

Come richiedere ISEE?

Come richiedere l’ISEE? Hai due modi principali:

  1. tramite CAF o professionista: è la via più comoda. Ti rivolgi a un Centro di Assistenza Fiscale con tutti i tuoi documenti. Saranno loro a compilare e inviare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per te, in genere gratuitamente;
  2. online tramite INPS: se hai praticità, puoi farlo in autonomia attraverso il portale dell’INPS, utilizzando la sezione ISEE precompilato che ti abbiamo raccontato nel paragrafo precedente. 

Documenti per ISEE 2025: quali servono

Per completare tutta la procedura, la documentazione ISEE 2025 è fondamentale. Ecco i principali documenti per ISEE 2025 che dovrai preparare:

  • documenti di identità: codici fiscali di tutti i componenti del nucleo familiare e documento di identità del richiedente;
  • dati sulla casa: contratto di affitto registrato (se sei in affitto) o visura catastale degli immobili di proprietà. Ricorda di allegare anche tutti i documenti relativi al mutuo residuo, se ne stai pagando uno;
  • redditi: modelli 730 o modello Redditi Persone Fisiche, Certificazioni uniche relative al secondo anno precedente la richiesta. Per il 2025, ti serviranno i dati reddituali del 2023;
  • patrimonio mobiliare: saldi e giacenze medie dei conti correnti, carte prepagate, libretti di risparmio relativi all’anno precedente. Per il 2025, ad esempio, ti servono i  dati al 31/12/2024;
  • patrimonio immobiliare: certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni, e/o altra documentazione sul patrimonio immobiliare, anche se si trova all’estero. Se ti è stato donato qualche immobile, dovrai allegare il relativo atto notarile. Se hai un mutuo in corso, devi allegare la certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà.

Come fare l’ISEE da soli?

Come abbiamo già anticipato, se non vuoi rivolgerti a un CAF o a un Patronato, puoi farlo in autonomia.

La domanda quindi è come fare ISEE da soli? Ti basterà andare sul sito ISEE Precompilato dell’INPS. 

La procedura da seguire per capire come fare ISEE online in autonomia è la seguente: 

  • accedi al portale INPS con SPID, CIE o CNS;
  • entra nel servizio dedicato;
  • compila le domande che l’interfaccia ti propone;
  • apri la schermata relativa alla DSU precompilata: è il documento che contiene tutti i dati sui tuoi beni;
  • se vedi che manca qualcosa, inserisci i dati mancanti: l’INPS pre-carica i dati reddituali e patrimoniali che già conosce, ma devi aggiungere tutti gli elementi che riguardano il tuo patrimonio mobiliare e le tue proprietà immobiliari non note all’Agenzia delle Entrate;
  • autorizza i componenti maggiorenni del nucleo familiare ad accedere ai dati pre-caricati;
  • se hai inserito tutto, invia e attendi: dopo l’invio, l’INPS elabora la DSU e ti rende disponibile l’attestazione ISEE.

ISEE 2025: entro quando va fatto?

L’ISEE ha validità fino al 31 dicembre dell’anno in cui lo presenti. Ad esempio, se lo fai a giugno 2024, sarà valido fino al 31 dicembre 2024. Questo significa che l’ISEE va rinnovato ogni anno. 

Se ti stai domandando quando si fa l’ISEE nel 2025?”, la risposta è: quando ne hai bisogno, ma sarebbe meglio farlo il prima possibile, in modo da avere tutto l’anno coperto. 

Se durante l’anno la tua situazione economica è peggiorata significativamente, puoi richiedere l’ISEE corrente. Quando si può fare l’ISEE corrente? non appena si verificano cambiamenti peggiorativi e cioè il tuo reddito è diminuito di oltre il 25% oppure ci sono state altre variazioni patrimoniali significative.

ISEE: quando non conviene farlo

Ci sono situazioni in cui potrebbe essere legittimo chiedersi: l’ISEE quando non conviene farlo? 

Se sai già che i tuoi redditi e il tuo patrimonio sono consistenti e superano di gran lunga la soglia di accesso alle agevolazioni (ad esempio, se il tuo nucleo familiare ha un reddito alto e zero persone a carico), il calcolo ISEE restituirà un valore elevato. 

In questo caso, l’ISEE sarà superiore ai limiti massimi imposti per ricevere i benefici e, semplicemente, non otterrai nulla. In sintesi, se sai già di essere abbondantemente sopra i limiti di reddito o patrimonio richiesti per un beneficio specifico, potresti risparmiare il tempo della compilazione.

 

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