L’app è in grado di identificare i segnali di disagio emotivo o di insoddisfazione e di intervenire tempestivamente
Ci sono situazioni in cui il contatto umano, con la presenza fisica di un’altra persona, avrà sempre un ruolo determinante. Eppure l’intelligenza artificiale (IA) si sta facendo strada a passi rapidi anche dove, forse, mai ce lo saremmo aspettato. E lo fa con successo. Lo dimostra il caso dell’assistente virtuale EMMA, un’app che monitora il benessere dei dipendenti lanciata dalla società di servizi per il benessere psicologico Plumm.
Emma è già stata ampiamente testata nell’uso aziendale e, grazie al suo approccio empatico e comprensivo, è diventata una compagna fidata per molti lavoratori che cercano assistenza per la salute mentale.
Ormai lo sappiamo bene: una forza lavoro sana dal punto di vista mentale è più produttiva, motivata e impegnata. Non è solo una questione personale: il benessere lavorativo a livello psicologico impatta significativamente anche sulla capacità di svolgere il proprio lavoro in modo efficiente e produttivo. Viceversa stress, ansia e burnout possono influire negativamente sulla performance dei dipendenti.
Le aziende l’hanno capito e già da molti anni, prima le più grandi e poi, gradualmente, anche le più piccole, hanno iniziato a darsi da fare. Il sostegno psicologico fa ormai parte dei programmi di well-being di molte imprese, che da tempo assicurano la presenza di uno psicologo in azienda.
L’uso dell’intelligenza artificiale in ambito psicologico, tuttavia, è cosa relativamente nuova. In poco tempo, però, è già stato dimostrato che l’utilità è reale. L’AI, ad esempio, può svolgere un ruolo importante nell’identificare e gestire i livelli di stress dei dipendenti. Può anche essere utilizzata per migliorare la concentrazione attraverso interventi personalizzati. Ad esempio, le app di produttività basate sull’AI possono impiegare tecniche come il time-blocking, la prioritizzazione dei compiti e la gestione delle distrazioni per aiutare le persone a rimanere concentrate e a ridurre le interruzioni.
Un ulteriore potenziale dell’IA, poi, è rappresentato dalla sua capacità di intelligenza emotiva. Le app, infatti, possono utilizzare algoritmi di apprendimento automatico per comprendere i modelli di lavoro e le preferenze individuali, adattando di conseguenza le raccomandazioni e i promemoria. Fornendo suggerimenti delicati, promemoria e notifiche adattive, gli strumenti basati sull’AI possono aiutare i dipendenti a mantenere la concentrazione, gestire efficacemente il carico di lavoro e raggiungere una produttività ottimale.
Analizzando i modelli linguistici, il tono e il sentiment, gli algoritmi di intelligenza artificiale potrebbero inoltre identificare i segnali di disagio emotivo o di insoddisfazione. Questo consentirebbe di fornire un supporto tempestivo, come l’accesso a risorse per la salute mentale, servizi di consulenza o iniziative di benessere nei luoghi di lavoro mirate.
EMMA, lanciata da Plumm, è un’assistente virtuale per il benessere mentale che sfrutta la potenza dell’intelligenza artificiale per i programmi di benessere dei dipendenti, in un ambiente sicuro e protetto. Usa algoritmi avanzati di elaborazione del linguaggio naturale per avviare conversazioni personalizzate, fornendo supporto, risorse e strategie per affrontare i vari problemi di salute mentale.
EMMA è diventata una vera e propria amica per tanti dipendenti che soffrono di problemi di salute mentale, sostenendoli con il suo approccio empatico e comprensivo. Inoltre, consente loro di raggiungere obiettivi come la promozione o la stabilità finanziaria attraverso consigli pratici ed esercizi mirati.
“L’implementazione di EMMA – racconta sul portale britannico HR Review Asim Amin, founder e CEO di Plumm – sta avendo un impatto positivo significativo sul benessere mentale dei dipendenti. Sebbene sia ancora presto, i primi resoconti degli utenti dimostrano che si sentono più supportati e compresi, il che porta a un maggiore coinvolgimento nelle risorse e nei programmi per la salute mentale. La disponibilità di EMMA come strumento di supporto alla salute mentale riservato e facilmente accessibile ha incoraggiato i dipendenti a cercare assistenza quando necessario, con conseguente intervento precoce e miglioramento del benessere emotivo generale”.
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