La diversità è ricchezza. La politica aziendale di Fastweb per valorizzare le differenze e favorire l’inclusione
Le persone in azienda vogliono stare bene e lavorare volentieri, sentendosi accolte e facendo parte di team stimolanti e collaborativi. La diversità è ricchezza, e Fastweb è partita da questa certezza nel decidere quali interventi e iniziative realizzare per garantire il benessere delle persone all’interno della sua organizzazione.
A spiegare l’importanza dell’inclusione è Luciana De Laurentiis, Head of Corporate Culture & Inclusion Fastweb, intervenuta come speaker all’evento Agenda 2030 di SHR Italia, svoltosi nello straordinario spazio del Teatrino di Palazzo Grassi, a Venezia.
“Quello dell’inclusione è un tema connaturato all’essere umano, e nell’ambito lavorativo migliora le interazioni tra persone, oltre a rendere i processi più efficaci. Per questo la nostra organizzazione sta puntando molto sulla valorizzazione delle diversità”. Così Luciana De Laurentiis ha iniziato il suo intervento ad Agenda 2030, di fatto anticipando il significato di molte delle iniziative Fastweb per ciò che riguarda il benessere organizzativo.
“La varietà è una caratteristica tipica della vita sul pianeta. L’inclusione va oltre, ed è una scelta – spiega Luciana De Laurentiis –. Significa andare oltre la semplice tolleranza delle differenze e delle diversità, per valorizzare davvero le potenzialità racchiuse nelle diversità. In Fastweb crediamo che l’inclusione sia la base dell’evoluzione: vogliamo creare una cultura in cui le persone si sentano davvero valorizzate e rappresentate”.
Per consentire una convivenza tra differenze proficua, serve creare un terreno fertile, una cultura inclusiva. “Le nostre persone e i nostri clienti sono tutti diversi – dice Luciana De Laurentiis –. Per questo serve utilizzare canali comunicativi differenti a seconda delle necessità e delle richieste. Smashing Stereotypes è uno dei webinar di Fastweb realizzato per analizzare le campagne pubblicitarie di brand internazionali. L’obiettivo è stato capire quanto le aziende utilizzino l’inclusione come leva reputazionale”.
Ma, come la tutela ambientale, anche l’inclusione deve essere comunicata con trasparenza e autenticità, come vero valore di un’azienda e non come un messaggio di marketing: “È inutile distribuire a pioggia benefit uguali per tutti, perché ci sono bisogni diversi, a seconda della realtà vissuta dalle singole persone. Queste necessità vanno intercettate, anche questo è riconoscimento delle diversità”.
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