Industria 4.0, le soft skills necessarie al metalmeccanico

img 1: “Metalmeccanici controllano dei macchinari a controllo numerico”
(foto Shutterstock)

Il lavoro metalmeccanico diventa sempre più mentale. Tra le competenze richieste: capacità di lavorare in squadra e attitudine alla guida di un team

Il lavoro in fabbrica necessita di nuove skills: la persona non ha più solo il compito di far funzionare i macchinari, ma si deve impegnare nel coordinare le varie attività e deve essere predisposta alla collaborazione con i colleghi.

L’Industria 4.0 ha effettivamente rivoluzionato il settore metalmeccanico che, grazie allo sviluppo sempre più elevato dell’automazione, ha bisogno di figure professionali dotate di competenze trasversali. Non si tratta più di schiacciare un bottone per 8 ore: il lavoro del metalmeccanico si trasforma e, da alienante, diventa stimolo per accrescere le proprie capacità.

Formazione indispensabile per il cambiamento

Nel 2020 sono state poco più della metà le imprese metalmeccaniche che hanno investito nei percorsi formativi: il 51,1% delle aziende ha programmato iniziative che hanno coinvolto tutti, o la maggior parte, dei lavoratori. Nel settore metalmeccanico il 27,9% delle attività di formazione ha coinvolto tutti, il 50,7% alcuni e il 7,4% solo situazioni particolari.

Questo significa che le aziende di Federmeccanica hanno investito nei percorsi di aggiornamento e formativi per coinvolgere l’86% delle tute blu. Un dato importante, che la dice lunga su quanto sia considerata fondamentale una maggiore professionalità in questo comparto.

Soft skills e hard skills

Secondo il Monitor sul Lavoro 2021 realizzato da Federmeccanica, le nuove competenze richieste dal settore si avvicinano molto al lavoro intellettuale: alle persone è richiesto di saper lavorare in team ed essere capaci di prendere decisioni. Quindi, nel metalmeccanico, spazio all’autonomia e alla responsabilità a tutti i livelli: non serve essere una figura dirigenziale per dover mettere in pratica queste competenze. 

Il maggior spazio dato alle soft skills è determinato anche da una spinta dell’automazione nell’Industria 4.0: secondo i dati di ANIE, nel 2021 il software industriale ha registrato un +5%. Molte aziende hanno approfittato della pandemia e del periodo di lockdown per fare investimenti sulla componente software. È positivo anche il segno anche per l’ambito della cybersecurity, che è un fattore imprescindibile del contesto 4.0. 

Il maggior livello di automazione fa sì che, insieme alle hard skills, necessarie per la parte strettamente operativa, inerente al funzionamento delle macchine, debbano convivere specifiche soft skills più legate all’ambito umano e sociale: lavoro di squadra, condivisione degli obiettivi, apertura al dialogo, sono competenze indispensabili nel metalmeccanico di oggi.

Responsabilità e autonomia

Sempre considerando il Monitor sul lavoro, il 58,6% delle persone impiegate nel metalmeccanico svolge mansioni esecutive, che li impegna mentalmente, più che fisicamente. Il 61% lavora in team con altri colleghi, il 69% è addetto al funzionamento di macchinari a elevato contenuto tecnologico. Rispetto al 2016, aumenta il lavoro mentale (63,6% su 53,3%), e altrettanto avviene per il lavoro in team (61% contro il 48,2%). 

Il 20,1% dei lavoratori metalmeccanici svolge un lavoro esecutivo e manuale alle prese con macchinari a tecnologia molto avanzata, e devono prendere decisioni in completa autonomia. Un altro 23,2% degli addetti del settore è qualificato come ‘operatore esperto’, che si relaziona con altri colleghi e ha la possibilità di sviluppare ulteriormente il profilo professionale

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