I lavoratori che hanno compiuto i 63 anni possono, in presenza di determinati requisiti, chiedere l’APE, cioè un anticipo pensionistico. Questa misura, infatti, è stata rinnovata anche per il 2023.
Si tratta di uno strumento che tutela categorie particolari di lavoratori, come disoccupati di lungo corso, caregiver, invalidi dal 74% e addetti ai lavori gravosi.
APE sta per “anticipo pensione” e consiste in una speciale forma di prepensionamento in cui lo Stato eroga un’indennità volta a favorire l’accompagnamento alla pensione di determinate categorie di lavoratori.
Questa indennità a carico dello Stato viene erogata fino al momento in cui il soggetto matura i requisiti per accedere al trattamento pensionistico ordinario.
In altre parole, è un prestito che lo Stato concede a determinati lavoratori e che viene restituito, in massimo 20 anni, a partire dalla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia.
Innanzitutto, possono accedere a questa misura coloro che:
Anche se rientrano nei requisiti di base, non tutti possono fare richiesta. I soggetti che possono richiedere l’anticipo pensionistico sono i seguenti:
Inoltre, è necessario aver maturato una determinata anzianità contributiva, variabile in base alla tipologia di lavoratore.
Infatti, dal punto di vista contributivo, i richiedenti devono possedere:
Per le donne che si trovano nelle situazioni di stato di disoccupazione o di occupazione in lavori gravosi, il requisito contributivo è ridotto di 12 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di due anni.
L’indennità non è compatibile con altri trattamenti di sostegno al reddito connessi allo stato di disoccupazione involontaria. Infatti è incompatibile con l’indennità di disoccupazione e con qualsiasi tipologia di pensione diretta.
Dal punto di vista fiscale, è assimilata al reddito di lavoro dipendente e quindi dà diritto all’applicazione delle relative detrazioniSono una somma da sottrarre alle imposte che dovrebbero essere pagate annualmente. Vengono riconosciute in base a determinati requisiti di reddito e personali. More.
I requisiti utili per accedere all’APE sociale devono essere maturati entro il 31 dicembre 2023. Questo significa che è possibile presentare la domanda quest’anno anche nel caso in cui i requisiti siano stati raggiunti l’anno scorso o in un periodo precedente.
La domanda per accedere alla misura si compone di due parti:
Quando si invia la prima domanda, bisogna aver già raggiunto la maggior parte dei requisiti tranne:
Questi requisiti devono essere maturati entro il 31 dicembre 2023.
Se invece il lavoratore ha già tutti i requisiti, al momento della presentazione della domanda di certificazione delle condizioni può presentare contestualmente anche la domanda di APE sociale.
Se risultano tutti i requisiti, l’APEsociale decorre dal primo giorno del mese successivo all’invio della domanda di trattamento.
Se si ritiene di perfezionare i requisiti per l’indennità entro il 31 dicembre 2023, bisogna presentare domanda di certificazione del diritto tassativamente entro il 31 marzo 2023 o il 15 luglio 2023.
Come ultima scadenza c’è la possibilità di presentare la domanda di certificazione entro il 30 novembre 2023, con il rischio però che i fondi economici per il pagamento dell’indennità siano esauriti, e quindi, anche nel caso in cui venga riconosciuto il diritto, la prestazione dell’APE Sociale potrebbe non essere liquidata.
Per la domanda è possibile rivolgersi ai patronati o agli uffici Inps.
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