Ape sociale 2023, requisiti e come presentare domanda

Ape sociale 2023

(foto Shutterstock)

Rinnovata l’APE sociale, misura di accompagnamento alla pensione per alcune categorie di lavoratori come disoccupati, invalidi, caregiver, mansioni gravose

I lavoratori che hanno compiuto i 63 anni possono, in presenza di determinati requisiti, chiedere l’APE, cioè un anticipo pensionistico. Questa misura, infatti, è stata rinnovata anche per il 2023.

Si tratta di uno strumento che tutela categorie particolari di lavoratori, come disoccupati di lungo corso, caregiver, invalidi dal 74% e addetti ai lavori gravosi.

Cos’è l’APE sociale e come funziona

APE sta per “anticipo pensione” e consiste in una speciale forma di prepensionamento in cui lo Stato eroga un’indennità volta a favorire l’accompagnamento alla pensione di determinate categorie di lavoratori.

Questa indennità a carico dello Stato viene erogata fino al momento in cui il soggetto matura i requisiti per accedere al trattamento pensionistico ordinario.

In altre parole, è un prestito che lo Stato concede a determinati lavoratori e che viene restituito, in massimo 20 anni, a partire dalla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia.

Quali sono i requisiti

Innanzitutto, possono accedere a questa misura coloro che:

  • non godono già di un trattamento pensionistico
  • abbiano già compiuto 63 anni
  • hanno cessato la propria attività di lavoro dipendente, autonomo e parasubordinato svolta in Italia o all’estero.

Anche se rientrano nei requisiti di base, non tutti possono fare richiesta. I soggetti che possono richiedere l’anticipo pensionistico sono i seguenti:

  • disoccupati che abbiano cessato il rapporto di lavoro per licenziamento, dimissioni per giusta causa o per risoluzione consensuale e percepito integralmente l’indennità di disoccupazione NASPI e che abbiano avuto un periodo di lavoro, nel triennio precedente alla data di cessazione, della durata di almeno 18 mesi;
  • lavoratori in stato di disoccupazione il cui rapporto di lavoro sia cessato a seguito di un contratto a termine, se hanno alle spalle almeno 18 mesi di periodo di lavoro subordinato negli ultimi 36 mesi;
  • lavoratori che, al momento della richiesta e da almeno 6 mesi, assistono il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità”, oppure un parente o un affine di secondo grado, quando tale soggetto abbia i genitori o il coniuge ultrasettantenni, anche essi invalidi
  • lavoratori con riconoscimento di invalidità civile pari almeno al 74 %
  • lavoratori inseriti nelle categorie di attività “gravose”, se hanno svolto per sette anni, nell’ultimo decennio, o per sei anni negli ultimi sette, una delle attività previste dalla normativa.

Inoltre, è necessario aver maturato una determinata anzianità contributiva, variabile in base alla tipologia di lavoratore.

Infatti, dal punto di vista contributivo, i richiedenti devono possedere:

  • almeno 30 anni di contributi (disoccupati, invalidi civili con grado di invalidità maggiore al 74% e i caregivers).
  • almeno 36 anni nel caso siano stati lavoratori addetti ad attività gravose.
  • 32 anni per gli operai edili, per i ceramisti e i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta.

Per le donne che si trovano nelle situazioni di stato di disoccupazione o di occupazione in lavori gravosi, il requisito contributivo è ridotto di 12 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di due anni. 

L’indennità non è compatibile con altri trattamenti di sostegno al reddito connessi allo stato di disoccupazione involontaria. Infatti è incompatibile con l’indennità di disoccupazione e con qualsiasi tipologia di pensione diretta. 

Dal punto di vista fiscale, è assimilata al reddito di lavoro dipendente e quindi dà diritto all’applicazione delle relative detrazioni.

Come presentare la domanda e quali sono le scadenze per il 2023

I requisiti utili per accedere all’APE sociale devono essere maturati entro il 31 dicembre 2023. Questo significa che è possibile presentare la domanda quest’anno anche nel caso in cui i requisiti siano stati raggiunti l’anno scorso o in un periodo precedente.

La domanda per accedere alla misura si compone di due parti:

  • inoltrare la domanda di certificazione del diritto alla prestazione
  • solo in un secondo momento, inviare la domanda di liquidazione dell’indennità

Quando si invia la prima domanda, bisogna aver già raggiunto la maggior parte dei requisiti tranne:

  • età anagrafica
  • anzianità contributiva
  • conclusione della fruizione del trattamento di disoccupazione e del periodo di svolgimento dell’attività lavorativa gravosa in via continuativa

Questi requisiti devono essere maturati entro il 31 dicembre 2023.

Se invece il lavoratore ha già tutti i requisiti, al momento della presentazione della domanda di certificazione delle condizioni può presentare contestualmente anche la domanda di APE sociale.

Se risultano tutti i requisiti, l’APEsociale decorre dal primo giorno del mese successivo all’invio della domanda di trattamento.

Se si ritiene di perfezionare i requisiti per l’indennità entro il 31 dicembre 2023, bisogna presentare domanda di certificazione del diritto tassativamente entro il 31 marzo 2023 o il 15 luglio 2023

Come ultima scadenza c’è la possibilità di presentare la domanda di certificazione entro il 30 novembre 2023, con il rischio però che i fondi economici per il pagamento dell’indennità siano esauriti, e quindi, anche nel caso in cui venga riconosciuto il diritto, la prestazione dell’APE Sociale potrebbe non essere liquidata.

Per la domanda è possibile rivolgersi ai patronati o agli uffici Inps.

 

Leggi anche:

Pensione anticipata 2023: Quota 103, Opzione Donna e APE Sociale

Incentivo per non andare in pensione, come funziona?

 

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