Quanto tempo ci vuole per aprire un’attività autonoma? E quanto costa? Tutte le risposte alle principali domande dei futuri imprenditori
Aprire partita IVA: un passo decisivo per avviare la propria attività imprenditoriale e dare vita ai propri sogni. Se stai pensando di intraprendere questa strada, è importante essere preparati e conoscere tutti i dettagli necessari per iniziare al meglio il tuo percorso.
In questo articolo, ti guideremo attraverso i documenti necessari, i costi da affrontare e il tempo richiesto dalla procedura. Infine, ti aiuteremo a capire se aprire una
partita IVA è davvero conveniente.
Questa è la domanda fondamentale che molti aspiranti imprenditori si pongono. La buona notizia è che il processo non è così complicato come potresti pensare.
Innanzitutto, avrai bisogno solo del tuo documento d’identità valido, come la carta di identità o il passaporto. Servono poi il codice fiscale ed eventualmente il contratto di affitto dell’immobile in cui si svolge l’attività.
La pratica poi è semplice e gratuita: basta recarsi in un ufficio dell’Agenzia delle Entrate, oppure si può fare anche online.
Per completare la procedura è necessario scegliere un codice ATECO, che descrive il settore in cui rientra l’attività, e il regime fiscale, che può essere forfettario o ordinario.
Quando si decide di aprire una partita IVA, è importante essere consapevoli dei costi che questa scelta comporta. Di quali cifre si parla esattamente? La risposta non è univoca, poiché dipende da diversi fattori.
Innanzitutto, la pratica in sé e per sé ha costo zero. Bisogna però considerare che potrebbero esserci dei costi di iscrizione alla Camera di Commercio (che variano in base alla regione di residenza) e poi sicuramente dei costi di mantenimento.
Questi sono molto variabili. Un aspetto da tenere presente, infatti, sono i compensi del consulente o commercialista che seguirà la pratica di apertura della partita IVA. La collaborazione con un professionista esperto è fondamentale per evitare errori ed eventuali sanzioni fiscali.
Va poi considerato il pagamento delle imposte e dei contributi previdenziali. Il regime contabile e fiscale scelto influenzerà l’importo da versare alle autorità competenti.
Infine, non dimentichiamo le spese relative alla gestione amministrativa dell’attività: ad esempio, eventuali software contabili o servizi offerti dai Centri di Assistenza Fiscale (CAF).
Il costo complessivo per l’apertura di una partita IVA, quindi, dipenderà dalla tipologia dell’attività svolta e dalle specifiche esigenze del titolare. È sempre consigliabile richiedere preventivi dettagliati a più consulenti o commercialisti al fine di valutare tutte le voci di spesa in modo accurato e informarsi sulle agevolazioni previste dalla legge.Quanto tempo richiede la procedura
Se si sceglie di rivolgersi a un commercialista o a un consulente fiscale, si parla di pochi minuti: per chi sa gestirla la procedura è molto rapida.
Se si decide di seguire la strada autonoma e gestire personalmente tutta la pratica potrebbero occorrere più tempo ed energie. Sarà necessario raccogliere tutti i documenti richiesti e presentarli presso un CAF o direttamente all’Agenzia delle Entrate.
Il tempo impiegato dalle autorità fiscali per elaborare la richiesta può variare a seconda del periodo dell’anno. In genere, per un libero professionista bastano 24 ore, mentre ci vogliono circa 15-30 giorni lavorativi per le ditte individuali.
Questa è una domanda che molti si pongono quando decidono di avviare un’attività lavorativa in proprio. La risposta dipende da diversi fattori e non può essere generalizzata. Dipende dalla tipologia di attività, dal reddito previsto, dal regime fiscale scelto e dalle spese sostenute.
Tra i pro, per un libero professionista, vanno considerati la grande flessibilità e l’autonomia garantite dal fatto di avere sé stessi come datore di lavoro. L’organizzazione del proprio tempo, i costi relativamente ridotti e la possibilità di dedurre alcune spese sono altri punti a favore.
D’altro canto il lavoro autonomo comporta anche rischi più alti rispetto al contratto di assunzione: la scarsa sicurezza economica, la (quasi totale) mancanza di previdenza in caso di malattia o maternità. Anche l’amministrazione e la gestione della burocrazia, per una persona inesperta, possono risultare molto impegnative.
Per questo, prima di aprire una partita IVA è bene consultare uno esperto che ti aiuti a valutare la tua situazione, a calcolare un’ipotesi di reddito e quindi una previsione di contributi e imposte, e a chiarire quale sia il regime fiscale più conveniente. Un consulente qualificato può senz’altro agevolarti in questi passaggi e poi seguirti in tutti gli step successivi.
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