Avviare un’attività in disoccupazione, è possibile?

Avviare un'attività in disoccupazione
(foto Shutterstock)

Il disoccupato ha la possibilità di ottenere la liquidità necessaria per aprire un'attività propria, autonoma

Che cos’è l’anticipo NASpI e chi può richiederlo?

Il disoccupato, che ha già richiesto l’indennità NASpI e che vuole avviare un’attività di lavoro autonomo, può richiedere la liquidazione anticipata dell’importo complessivo della NASpI in un’unica soluzione al posto di ricevere l’assegno mensile.

 

La liquidazione anticipata può essere richiesta:

  • in caso di avvio di un’attività lavorativa autonoma o di una impresa individuale;
  • se si vuole sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa con rapporto mutualistico di attività lavorativa da parte del socio;
  • dai soggetti già titolari di partita Iva, che portavano avanti l’attività di lavoro autonomo in parallelo a quella di lavoro dipendente e che sono stati licenziati dal lavoro dipendente.

La finalità? Ottenere subito liquidità, pari all’intera indennità di disoccupazione, per avviare una propria attività autonoma.

 Come presentare la domanda e cosa serve?

Per poter richiedere l’anticipo, l’interessato deve essere nella condizione di aver diritto alla NASpI.

La domanda va presentata entro 30 giorni dall’inizio dell’attività autonoma, dell’impresa individuale o dalla sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa.

Se l’attività è iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente che, essendo cessato, ha dato luogo alla prestazione NASpI, la domanda di anticipazione deve essere trasmessa entro 30 giorni dalla domanda di indennità NASpI. 

La domanda può essere trasmessa:

  1. tramite il sito dell’INPS, attraverso il servizio dedicato con le proprie credenziali SPID.
  2. contattando il Contact center al numero 803 164 da rete fissa oppure 06 164 164 da rete mobile
  3.  rivolgendosi a un CAF – patronato.

Quanto spetta?

Con la richiesta di anticipo NASpI, viene liquidato in un’unica soluzione l’importo dell’indennità mensile NASpI spettante e non ancora percepito.

Ad esempio: Tizio, viene licenziato a giugno 2022 e accede alla disoccupazione per 24 mesi. A dicembre 2022 vuole richiedere l’anticipo per dedicarsi alla sua attività. A Tizio verrà erogata l’indennità residua per i 18 mesi per cui non ha percepito l’indennità (24 mesi – 6 mesi già usufruiti da luglio a dicembre).

Attenzione: se prima della scadenza si instaura un nuovo rapporto di lavoro subordinato, andrà restituita l’intera somma ricevuta.

 

 

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