Il bonus contro il carovita era destinato a diverse tipologie di beneficiari, lavoratori subordinati e autonomi
Il bonus bollette da 200 € è stato reintrodotto dal Governo con il Decreto-Legge n. 19 del 28 febbraio 2025.
Si tratta di un contributo di 200 €, applicato come sconto diretto sulle bollette dell’energia elettrica.
Il bonus spetta a tutti i nuclei familiari con ISEEÈ una valutazione della situazione economica del soggetto che ha intenzione di fruire di particolari prestazioni sociali agevolate. More fino a 25.000 €.
Non devi presentare alcuna domanda: gli enti competenti incrociano automaticamente i dati e lo sconto ti viene applicato direttamente in bolletta.
Il bonus straordinario da 200 €, introdotto con il Decreto Bollette n. 19 del 28 febbraio 2025, spetta alle famiglie con un ISEE 2025 fino a 25.000 €, a condizione che la fornitura di luce sia intestata a un componente del nucleo familiare.
Diversa era la situazione del vecchio bonus da 200 € del 2022. In quel caso il requisito era avere una retribuzione mensile lorda tra gennaio e aprile 2022 inferiore a 2.692 €.
Per ampliare la platea dei beneficiari, erano state previste alcune deroghe e un limite perentorio per il pagamento da parte dei datori di lavoro: entro il 30 dicembre 2022.
Le somme venivano infatti anticipate dall’azienda, che poi le recuperava tramite i contributi versati all’INPS.
A te bastava presentare una autocertificazione per dichiarare di avere i requisiti previsti dalla normativa.
Il bonus bollette da 200 € introdotto nel 2025 è diverso dalla versione ormai famosa del 2022.
Oggi il bonus spetta a tutti i nuclei familiari con ISEE inferiore a 25.000 €, indipendentemente dal rapporto di lavoro.
Questo significa che il bonus non è più una misura pensata solo per i lavoratori dipendenti, ma riguarda l’intero nucleo familiare.
Il bonus bollette da 200 € spetta anche se nel tuo nucleo familiare ci sono titolari di NASpILa “Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego” (NASpI) è un’indennità mensile di disoccupazione, istituita in relazione agli eventi di disoccupazione involontaria che si sono verificati dal 1° maggio 2015. More, Dis-Coll o disoccupazione agricola.
L’unica condizione da rispettare è che l’ISEE familiare non superi i 25.000 €.
Il bonus bollette da 200 € spetta anche ai pensionati.
La norma infatti prevede come unico requisito il limite di 25.000 € di ISEE.
Quindi, se il tuo nucleo familiare non supera questa soglia, avrai diritto allo sconto in bolletta da 200 €, anche se sei titolare di un assegno pensionistico.
Anche i nuclei familiari con partite IVA possono beneficiare del bonus bollette da 200 €, a condizione che l’ISEE in corso di validità sia inferiore a 25.000 €.
Diverso era il discorso per il vecchio bonus bollette (ormai non più in vigore), che veniva pagato dal datore di lavoro e non applicato direttamente in bolletta. Quella prestazione era riconosciuta per alcuni rapporti di lavoro dipendente e per altri tipi di lavoro, ma non alla maggioranza delle partite IVA, cioè a autonomi e professionisti.
Il bonus 200 € del 2022 spettava invece a categorie particolari, tra cui:
Due categorie erano invece soggette a una regola diversa: per ottenere il bonus dovevano presentare domanda all’INPS entro il 31 ottobre tramite il servizio dedicato. Si trattava di:
Anche tutti coloro che percepivano l’assegno ordinario di invalidità sono stati compresi nella possibilità di ricevere il bonus 200 euro. Tuttavia, questa misura non è più attiva e dunque nel 2025 questa indennità non è più in vigore.
Non c’è alcun limite di età per ottenere il bonus bollette da 200 €.
L’unico requisito da rispettare è la soglia dell’ISEE in corso di validità: puoi beneficiarne se il tuo nucleo familiare ha un ISEE inferiore a 25.000 €.
Questo significa che il bonus spetta anche agli over 65. Anzi, spesso proprio i nuclei con persone più anziane sono quelli che hanno più difficoltà economiche e redditi più bassi, e quindi rientrano con maggiore frequenza tra i beneficiari.
La misura può essere riconosciuta anche ai nuclei beneficiari del Reddito di cittadinanza, oggi sostituito dall’Assegno di inclusione. Per questi ultimi, infatti, valgono le medesime regole previste per le altre categorie. Il bonus bollette 200 euro spetta a tutti i nuclei familiari con Isee inferiore a 25.000 €.
Il bonus 200 € non spetta ai nuclei familiari con un ISEE superiore a 25.000 €.
Se rientri in questa situazione, per tutto il 2025 non avrai diritto ad alcuno sconto in bolletta sull’energia elettrica.
Il bonus 200 € viene applicato in automatico in bolletta, non esiste una procedura di richiesta.
Gli enti competenti (ARERA e INPS) si scambiano direttamente le informazioni con le società che forniscono l’energia elettrica.
Se l’intestatario del contratto di fornitura fa parte di un nucleo familiare con ISEE inferiore a 25.000 €, lo sconto di 200 € ti viene applicato automaticamente come sconto in fattura.
Il bonus 200 €, a differenza del vecchio bonus del 2022, non è un’elargizione una tantum di denaro, ma uno sconto in bolletta sull’energia elettrica.
Non c’è quindi una data precisa entro cui “arriva” il bonus: lo sconto in fattura viene applicato su ogni bolletta, in modo proporzionato ai giorni di consumo. Il totale finale che trovi in bolletta riporta già lo sconto del bonus bollette.
Oltre a questa misura, esistono anche altri bonus e indennità per i lavoratori dipendenti, per chi è in maternità o paternità, e diversi bonus famiglia. Puoi consultarli nella sezione dedicata bonus e sussidi del nostro sito.
Il bonus bollette attualmente in vigore è diverso dal bonus 200 € del 2022.
Quello del 2025 viene erogato come sconto diretto in bolletta, mentre il precedente era una vera e propria elargizione di denaro da parte dell’azienda.
Negli ultimi anni, il legislatore ha cercato di sostenere le famiglie di fronte all’aumento del costo della vita, introducendo diversi bonus una tantum (cioè pagati una sola volta) per aiutarti ad affrontare le spese.
Tra questi, uno dei più conosciuti è stato il bonus bollette da 200 € del 2022, introdotto con il Decreto Aiuti bis.
Si trattava di un bonus pagato in un’unica soluzione, una misura spot e non strutturale, prevista in uno dei momenti di maggiori rincari energetici.
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