Congedo matrimoniale: come funziona

Coppia di sposi verso il viaggio di nozze
(foto Shutterstock)

Se ti sposi puoi restare a casa dal lavoro per un periodo di tempo senza dover prendere dei giorni di ferie

Ti sposi e vuoi andare in viaggio di nozze: se hai un contratto di lavoro subordinato non ti serve prendere giorni di ferie, c’è il congedo matrimonialeIn questo articolo vedremo nel dettaglio come funziona: a chi spetta, quanti giorni sono previsti, come richiederlo e come viene pagato.

A chi spetta

Il congedo matrimoniale ti permette di dedicarti alle nozze ed eventualmente anche al viaggio di nozze senza perdere la retribuzione e senza prendere giorni di ferie

Si tratta di un diritto a favore dei lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che di quello privato, ed è previsto in tutti i casi in cui il matrimonio abbia effetti civili, quindi:

  • matrimonio civile;
  • matrimonio concordatario (ovvero il rito religioso con effetti anche civili);
  • unione civile.

Non esiste una legge che spieghi come poterlo utilizzare: le regole sono stabilite dai diversi contratti collettivi, quindi è sempre bene fare riferimento al CCNL applicato dalla tua azienda.

Abbiamo detto che si tratta di un diritto per chi ha un contratto di lavoro subordinato, ma ci sono comunque dei lavoratori di questa categoria che non possono beneficiarne, cioè:

  • chi è assunto da meno di una settimana;
  • chi è in periodo di prova
  • chi celebra un matrimonio solo religioso, che dunque non ha validità civile;
  • chi non ha la residenza in Italia (attenzione: per usufruire di questo congedo devi risultare regolarmente residente in Italia da prima del matrimonio).

Quanti giorni sono previsti

Di solito il congedo matrimoniale dura 15 giorni di calendario, quindi si contano anche i sabati e le domeniche.

Abbiamo detto però che le regole sono definite dai contratti collettivi nazionali del lavoro che quindi, in base alle diverse qualifiche e al settore produttivo di appartenenza, possono prevedere una durata diversa.

Quando posso prenderlo

Il congedo matrimoniale può essere preso in concomitanza con le nozze ma anche in un momento successivo, ma deve essere comunque collegato alla celebrazione.

Non esiste una regola specifica su quanto tempo può passare tra le nozze e il congedo: anche in questo caso bisogna verificare cosa dice il contratto collettivo di riferimento e accordarsi con il datore di lavoro.

Un aspetto da tenere bene a mente e che vale per tutto è che questo congedo deve essere preso tutto in una volta: non è possibile spezzarlo, prendendo giorni qua e là.

Come richiederlo

Se vuoi prendere il congedo matrimoniale ti basta fare richiesta scritta al datore di lavoro. Entro quando? Anche in questo caso sono i contratti collettivi a stabilire le scadenze. 

Secondo la legge, il dipendente deve rispettare un minimo di preavviso, avendo cura di avvisare almeno sei giorni prima delle nozze. Tuttavia, se possibile è bene muoversi sempre con più largo anticipo, così da permettere all’azienda di organizzarsi. Nella domanda devono essere indicati la data del matrimonio e il periodo in cui si intende prendere il congedo.

Il congedo matrimoniale può essere usufruito anche nel caso di seconde nozze con le stesse regole.

Come viene pagato

Durante il congedo matrimoniale, si ha diritto alla piena retribuzione. Quindi si viene pagati con lo stipendio che si prende normalmente durante i giorni di lavoro effettivi e durante questo periodo di astensione dal lavoro si continuano a maturare i ratei (TFR, mensilità aggiuntive ecc).

Dunque, riceverai normalmente quanto ti spetta in busta paga.

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