Al momento della cessazione del rapporto di lavoro, nella busta paga rientrano varie voci che spettano al lavoratore, oltre al TFR
Al termine del rapporto di lavoro, hai diritto a ricevere nella tua ultima busta paga alcune somme aggiuntive rispetto alla normale retribuzione mensile. Si tratta delle cosiddette competenze di fine rapporto, cioè tutti quegli importi che hai maturato nel corso del tempo e che l’azienda è obbligata a corrisponderti.
Queste competenze ti spettano a prescindere dal motivo della cessazione: che si tratti di licenziamento, di dimissioniL’atto unilaterale con cui il lavoratore comunica di voler interrompere il rapporto lavorativo con il datore di lavoro. More oppure della scadenza di un contratto a tempo determinato, l’azienda dovrà comunque versarti quanto ti è dovuto.
Il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) è sicuramente la voce più conosciuta, ma non è l’unica.
È importante sapere che tutte queste somme devono essere pagate entro l’ultima busta paga utile, o al massimo in quella del mese successivo alla fine del contratto.
Quindi, quando ti chiedi quali sono le competenze di fine rapporto, devi tenere a mente queste voci principali:
In sintesi, tutto ciò che hai maturato fino al tuo ultimo giorno di lavoro deve essere liquidato in modo trasparente e completo.
Quando il rapporto di lavoro si conclude, che si tratti di licenziamento, dimissioni o fine contratto a termine, il lavoratore ha diritto a ricevere l’ultima busta paga con tutte le spettanze maturate fino all’ultimo giorno. Ma in cosa differisce a seconda della causa di cessazione?
In realtà, la struttura della busta paga con le competenze di fine rapporto è simile in tutti i casi, poiché deve includere ferie e permessi non goduti, ratei di mensilità aggiuntive, e il trattamento di fine rapporto (TFR). Tuttavia, ci sono alcune differenze sostanziali. Ad esempio, nell’ultima busta paga dopo il licenziamento, può comparire l’indennità sostitutiva del preavviso, se il datore di lavoro ha deciso di interrompere il contratto senza rispettare i termini previsti. Al contrario, nell’ultima busta paga dopo dimissioni, questa indennità non è prevista, e anzi, potrebbe essere trattenuta, se sei tu a non aver rispettato il preavviso.
Nel caso in cui si parlasse di ultima busta paga dopo la fine del contratto, invece, non ci sono questioni di preavviso da considerare, ma il datore dovrà comunque versare tutte le competenze maturate, comprese quelle legate a premi, straordinari o eventuali indennità previste dal contratto collettivo applicato.
Vediamo ora quali sono le competenze di fine rapporto che devono essere presenti nell‘ultima busta paga in maniera più dettagliata.
Se alla fine del tuo rapporto di lavoro ti restano ancora delle ferie o dei permessi non goduti, hai diritto a ricevere una somma in denaro pari al residuo maturato.
Per quanto riguarda le ferie, è importante sapere che possono essere monetizzate solo in caso di cessazione del rapporto di lavoro. Non è infatti possibile convertirle in denaro mentre sei ancora in servizio, perché rappresentano un diritto irrinunciabile al riposo.
Diverso è il discorso per i permessi retribuiti: questi possono essere pagati in busta paga anche durante il rapporto di lavoro, a seconda di quanto previsto dal tuo contratto collettivo nazionale o da eventuali accordi aziendali.
Può anche capitare il caso contrario: potresti aver utilizzato più giorni di ferie o ore di permesso di quelli effettivamente maturati. In questa situazione, la parte fruita in eccesso verrà trattenuta nell’ultima busta paga.
Facciamo un esempio pratico: hai lavorato fino ad aprile 2025, hai usufruito di 10 giorni di ferie, ma ne hai maturati solo 8. Inoltre, non hai mai utilizzato i permessi.
In questo caso, nell’ultima busta paga riceverai il pagamento dei permessi non utilizzati, ma ti verrà trattenuta la somma corrispondente ai 2 giorni di ferie goduti in più rispetto a quelli maturati.
Generalmente, la tredicesima viene pagata nel mese di dicembre, ma se il tuo rapporto di lavoro termina prima, avrai comunque diritto a ricevere la quota maturata fino alla data di cessazione.
Facciamo un esempio: se il tuo contratto termina a marzo, riceverai nell’ultima busta paga, insieme alle competenze di fine rapporto, la parte di tredicesima maturata da gennaio a marzo.
Lo stesso principio si applica anche alla quattordicesima, nel caso in cui sia prevista dal tuo contratto collettivo.
Facciamo riferimento all’indennità di mancato preavviso in caso di licenziamento. Non si tratta di una somma che ti spetta automaticamente: viene riconosciuta solo se sei stato licenziato (quindi se è l’azienda a interrompere il rapporto) e non ti è stato rispettato il periodo di preavviso previsto dal contratto collettivo, purché non si tratti di un licenziamento per giusta causa.
In questo caso, nell’ultima busta paga troverai un importo equivalente allo stipendio che avresti maturato durante il periodo di preavviso.
Attenzione: questa indennità non spetta se il tuo contratto a termine giunge semplicemente a scadenza.
Cosa succede invece se sei tu a dimetterti senza rispettare il preavviso previsto? In questo caso, l’azienda può trattenere nella tua ultima busta paga l’importo corrispondente alle giornate di preavviso non lavorate.
Le competenze viste in questo articolo sono le principali, ma potrebbero esserci anche altre voci che risultano dal contratto collettivo applicato in azienda o da accordi individuali con te.
Ad esempio potrebbe essere pagato un incentivo all’esodo, oppure un patto di non concorrenza.
Finisce il rapporto di lavoro e la domanda è una sola: l’ultima busta paga quando arriva?
La normativa non stabilisce un termine fisso per tutti, ma in genere si seguono le scadenze previste dal contratto collettivoÈ l’accordo stipulato a livello nazionale tra i sindacati di rappresentanza dei lavoratori e dei datori di lavoro per regolare determinati aspetti dei contratti individuali di lavoro di un certo settore (es. orario di lavoro, retribuzione minima, ferie, congedi, ecc.). More o le prassi aziendali.
Di solito, l’ultima busta paga, quella che include le competenze di fine rapporto, ti viene consegnata entro la normale scadenza di consegna dei cedolini stabilita in azienda, esattamente come avviene per tutti gli altri mesi. La legge prevede comunque che il cedolino relativo a un determinato mese venga consegnato entro la fine del mese successivo.
Non è raro però che il TFR venga pagato con il cedolino del mese successivo a quello della cessazione. In questo caso, potresti dover aspettare anche due mesi per ricevere tutto quello che ti spetta.
Entro questa scadenza, però, il datore di lavoro deve liquidarti tutte le spettanze. Se trascorrono più di due mesi dalla fine del rapporto e non hai ricevuto tutto il dovuto, è consigliabile rivolgerti a un consulente del lavoro o a un professionista per controllare i tuoi diritti e, se necessario, tutelarli.
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