Come leggerla e interpretarla correttamente, quali sono le voci più importanti, il TFR, e come scaricare la busta paga
La busta paga è un documento che il datore di lavoro redige mensilmente al fine di far conoscere al lavoratore come sono state calcolate determinate voci retributive, contributive e fiscali rispetto allo stipendio percepito in quel mese.
Il datore di lavoro, rivestendo la figura del sostituto d’imposta, è obbligato per legge a elaborare la busta paga e a consegnarla al lavoratore; di regola, nella busta paga vengono calcolate le tasse e i contributi che il lavoratore deve versare mensilmente, rispettivamente, all’Agenzia delle Entrate, all’INPS e ad altri Enti; il datore di lavoro deve provvedere al versamento delle imposte per conto del lavoratore.
La busta paga si legge dall’alto verso il basso.
Nella parte alta del cedolino, anche detta «testa», vengono riportati i dati anagrafici (nome, cognome, codice fiscale, residenza o domicilio), i dati relativi al rapporto di lavoro (livello di inquadramento, tipologia di rapporto, elementi fissi della retribuzione) del lavoratore e del datore di lavoro (ragione sociale, posizione INPS, posizione INAIL).
Nella parte centrale del cedolino, anche conosciuta come «corpo», vengono riportate tutte le voci lorde o nette della retribuzione; una volta sommate tutte le voci del corpo il datore di lavoro calcolerà i contributi e le tasse nella parte «bassa» del cedolino e le sottrarrà dal risultato ottenuto dalla somma delle voci del corpo del cedolino.
Questa operazione darà come risultato il valore netto della busta paga, e cioè quanto il datore bonificherà al lavoratore.
Le voci più importanti della busta paga sono:
Il TFR, e cioè il trattamento di fine rapporto, è una parte della retribuzione che viene normalmente percepita in modo differito nel tempo ma maturata in costanza di rapporto.
Di regola il TFR viene calcolato in busta paga, che di solito riporta le voci «fondo 31/12» che fa riferimento al TFR maturato entro l’anno precedente, la «retribuzione utile al calcolo del TFR» che deve contenere tutti gli elementi retributivi mensili che fanno maturare il TFR (come determinati fringe benefits), e «quota anno TFR» che sta ad indicare il maturato.
Si possono trovare altre voci come «rivalutazione TFR e relativa imposta», la voce «anticipi» che indica quanto del TFR è già stato erogato al lavoratore e «TFR a Fondi» quando il TFR viene destinato dal lavoratore, in tutto o in parte, ad un fondo pensione.
Le buste paga vengono elaborate da software che vengono utilizzati o dalle risorse umane dell’azienda o da uno studio esterno; spesso questi strumenti consentono al lavoratore di ricevere la busta paga via email o accedendo ad un portale dedicato con le proprie credenziali.
Per scaricare la busta paga vi sono quindi diverse modalità e normalmente il datore di lavoro le rende note a inizio rapporto.
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