Preavviso dimissioni: come funziona e come calcolarlo

Preavviso dimissioni
(foto Shutterstock)

Le regole da rispettare per poter interrompere il rapporto di lavoro senza errori

Cosa si intende per preavviso dimissioni 

Se decidi di porre fine al rapporto di lavoro, devi comunicarlo al datore di lavoro con un preavviso.

Il preavviso è il periodo che passa tra il momento in cui comunichi la tua decisione di dare le dimissioni e la data in cui il rapporto di lavoro termina definitivamente. Lo stesso vale per il preavviso di licenziamento da parte del datore di lavoro.

Il preavviso serve a garantire a entrambe le parti il tempo necessario per organizzarsi.

Se il datore di lavoro ti licenzia, il preavviso ti permette di avere un periodo per cercare un altro impiego, continuando a ricevere la tua retribuzione.

Se invece sei tu a dimetterti, il preavviso serve al tuo datore di lavoro per trovare una persona che possa sostituirti senza creare disagi.

Il preavviso è sempre obbligatorio? 

Non hai sempre l’obbligo di dare il preavviso quando decidi di dimetterti. Esistono casi in cui puoi lasciare il lavoro con effetto immediato: si tratta delle dimissioni per giusta causa. Questo accade quando l’azienda commette inadempimenti così gravi da rendere impossibile la continuazione, anche temporanea, del rapporto di lavoro.

In queste situazioni, puoi comunicare le tue dimissioni immediatamente, senza attendere il periodo di preavviso. Il rapporto di lavoro cessa subito e avrai anche diritto all’indennità di disoccupazione.

Chi decide se esiste la giusta causa? La legge non fornisce un elenco preciso, quindi ogni caso viene valutato dalla giurisprudenza. Ad esempio, il mancato pagamento di più stipendi, il non riconoscimento delle ore straordinarie, la violazione degli obblighi di sicurezza o situazioni che mettono a rischio la tua salute possono giustificare le dimissioni per giusta causa.

Negli altri casi, il preavviso è obbligatorio. Ad esempio, se hai trovato un nuovo lavoro e vuoi cambiare occupazione, devi comunicare le tue dimissioni e rispettare il periodo di preavviso previsto dal tuo contratto collettivo. Solo alla fine di questo periodo il rapporto di lavoro si considererà cessato.

In caso di licenziamento, quanto preavviso bisogna dare?

La durata del preavviso è indicata nel contratto collettivo e può variare a seconda della tua qualifica o dell’anzianità di servizio.

Questo obbligo è previsto dall’articolo 2118 del Codice Civile per i contratti di lavoro a tempo indeterminato.

Attenzione: il preavviso non è necessario in caso di licenziamento per giusta causa o dimissioni per giusta causa.

Quanto preavviso per dimissioni tempo indeterminato 

Come abbiamo visto, il preavviso è previsto dalla legge. L’articolo 2118 del Codice Civile stabilisce che entrambe le parti di un contratto di lavoro a tempo indeterminato possono interromperlo, ma devono dare il preavviso rispettando le regole stabilite dai contratti collettivi o dalle consuetudini.

La legge richiede quindi che venga dato il preavviso, ma non specifica quanti giorni siano necessari in caso di dimissioni. Questo aspetto viene deciso dai contratti collettivi, che definiscono caso per caso il periodo di preavviso da rispettare.

Per sapere esattamente quanto deve durare il tuo preavviso, è necessario consultare la sezione del contratto collettivo che regola il tuo rapporto di lavoro.

Quanto preavviso per dimissioni tempo determinato 

Quanti giorni di preavviso servono in caso di contratto a tempo determinato? Non è possibile presentare dimissioni ordinarie con preavviso in questi casi. La legge prevede che le dimissioni con preavviso siano consentite solo nei contratti a tempo indeterminato, ovvero nei rapporti di lavoro senza una data finale prestabilita.

Nei contratti a termine, invece, entrambe le parti si impegnano a rispettare il contratto fino alla scadenza stabilita, e per questo motivo la legge non permette di dimettersi con preavviso. L’unica eccezione è rappresentata dalle dimissioni per giusta causa, che sono consentite in caso di gravi inadempimenti da parte del datore di lavoro.

In sintesi, nei contratti a termine non è previsto il preavviso per le dimissioni, poiché queste non sono consentite in forma ordinaria.

Apprendistato: preavviso dimissioni 

Nel contratto di apprendistato valgono le stesse regole previste per il contratto a termine: non puoi dimetterti durante il periodo di apprendistato, a meno che non ci sia una giusta causa.

Al termine del periodo di apprendistato, però, le dimissioni sono libere, ovvero non devi fornire alcuna giustificazione. Tuttavia, devi rispettare obbligatoriamente il periodo di preavviso.

Secondo l’articolo 42 del decreto legislativo 81/2015, al termine del periodo di apprendistato entrambe le parti possono recedere dal contratto, con il preavviso previsto dall’articolo 2118 del Codice Civile. Durante il periodo di preavviso continuano a valere le regole del contratto di apprendistato. Se nessuna delle due parti recede, il rapporto di lavoro prosegue automaticamente come un contratto subordinato a tempo indeterminato.

CCNL commercio: il preavviso come funziona

Facciamo un esempio concreto prendendo spunto dal CCNL Commercio, uno dei contratti più diffusi in Italia. Questo contratto prevede termini di preavviso diversi in base alla tua qualifica e all’anzianità lavorativa.

Fino a 5 anni di servizio:

  • Quadri e I livello: 60 giorni di calendario;
  • II e III livello: 30 giorni di calendario;
  • IV e V livello: 20 giorni di calendario;
  • VI e VII livello: 15 giorni di calendario.

Tra 5 e 10 anni di servizio:

  • Quadri e I livello: 90 giorni di calendario;
  • II e III livello: 45 giorni di calendario;
  • IV e V livello: 30 giorni di calendario;
  • VI e VII livello: 20 giorni di calendario.

Oltre 10 anni di servizio:

  • Quadri e I livello: 120 giorni di calendario;
  • II e III livello: 60 giorni di calendario;
  • IV e V livello: 45 giorni di calendario;
  • VI e VII livello: 20 giorni di calendario.

Attenzione a due aspetti importanti:

  1. i giorni di preavviso decorrono solo dal giorno 1 o dal giorno 16 di ogni mese;
  2. i giorni di preavviso sono di calendario e non lavorativi.

Facciamo un esempio pratico: se in base al tuo livello e alla tua anzianità devi dare un preavviso di 20 giorni di calendario e presenti le dimissioni il 5 gennaio, il preavviso partirà dal 16 gennaio e non dal 5. Se invece presenti le dimissioni il 18 gennaio, il preavviso inizierà a decorrere solo dal 1° febbraio.

Ccnl metalmeccanici preavviso 

Anche il CCNL Metalmeccanici prevede termini di preavviso diversi a seconda della tua anzianità di servizio e del livello di inquadramento. Vediamo nel dettaglio come funziona:

Fino a 5 anni di servizio:

  • Livelli B2, B3 e A1: 2 mesi;
  • Livelli C2, C3 e B1: 1 mese e 15 giorni;
  • Livelli D1, D2 e C1: 10 giorni.

Tra 5 e 10 anni di servizio:

  • Livelli B2, B3 e A1: 3 mesi;
  • Livelli C2, C3 e B1: 2 mesi;
  • Livelli D1, D2 e C1: 20 giorni.

Oltre 10 anni di servizio:

  • Livelli B2, B3 e A1: 4 mesi;
  • Livelli C2, C3 e B1: 2 mesi e 15 giorni;
  • Livelli D1, D2 e C1: 1 mese.

A differenza del CCNL Commercio, nel contratto dei metalmeccanici i giorni di preavviso sono lavorativi e non di calendario. Inoltre, il periodo di preavviso inizia a decorrere dal giorno successivo alla comunicazione delle dimissioni.

Facciamo un esempio concreto: supponiamo che tu sia un impiegato con mansioni di 4° livello e un’anzianità di servizio di 7 anni. Secondo il contratto metalmeccanico, il tuo preavviso è di 30 giorni lavorativi. Se presenti le dimissioni il 10 gennaio 2025 (sabato), il preavviso comincerà a decorrere dal 13 gennaio 2025 (lunedì). Di conseguenza, il periodo di preavviso terminerà il 13 febbraio 2025, data in cui il rapporto di lavoro sarà definitivamente concluso.

Cosa succede in caso di dimissioni senza preavviso

Se decidi di interrompere il rapporto di lavoro senza rispettare il periodo di preavviso, sarai tenuto a pagare un’indennità sostitutiva al datore di lavoro.

Questa somma corrisponde all’importo della retribuzione che avresti ricevuto durante il periodo di preavviso. Nel calcolo sono inclusi anche provvigioni, premi di produzione e altri compensi continuativi, ma sono esclusi i rimborsi spese. Si chiama “indennità sostitutiva” proprio perché sostituisce in denaro il periodo di preavviso non lavorato ed è considerata una sorta di risarcimento per le dimissioni improvvise.

Se ti dimetti senza preavviso o ti dimetti da un contratto a tempo determinato, l’azienda può trattenere dalla tua busta paga l’importo dovuto per il mancato preavviso. Per esempio, nel contratto collettivo del commercio, il periodo di preavviso non rispettato può comportare una trattenuta che va da 15 a 120 giorni di retribuzione, a seconda del tuo caso.

È importante ricordare che se il rapporto di lavoro si interrompe per giusta causa, non sei obbligato a rispettare il preavviso, e quindi non devi corrispondere alcuna indennità.

In tutti i casi in cui si versa l’indennità sostitutiva, il rapporto di lavoro si considera concluso immediatamente.

Quali sono i diritti e gli obblighi delle parti durante il periodo di preavviso?

Durante il periodo di preavviso, il rapporto di lavoro continua normalmente. Questo significa che tu svolgi regolarmente la tua attività lavorativa e il datore di lavoro ti retribuisce come di consueto.

Se hai subito un licenziamento con preavviso, hai diritto a lavorare durante quel periodo. Allo stesso modo, se hai dato le dimissioni, sei tenuto a prestare la tua attività fino alla fine del periodo di preavviso.

Inoltre, se lavori durante il preavviso, questo periodo sarà conteggiato per la maturazione dei tuoi diritti alle ferie.

Esempio di lettera dimissioni con preavviso 

Per rassegnare le tue dimissioni con preavviso non devi utilizzare formule solenni. Devi solo informare il tuo datore di lavoro della volontà di porre fine al rapporto, continuando a lavorare anche nel periodo di preavviso.

Ecco un modello esempio di lettere dimissioni con preavviso:

Spett.le Società,

con la presente intendo comunicarVi la mia volontà di interrompere il rapporto di lavoro, riconoscendo – ai sensi di legge e di contratto – un periodo di preavviso di n. __ giorni, che verranno regolarmente lavorati. Pertanto il rapporto lavorativo cesserà definitivamente in data ____”.

Attenzione a un aspetto importante: dal 2016 per poter formalizzare correttamente le dimissioni devi seguire la procedura telematica online; è buona prassi informare l’azienda della tua decisione, ma è obbligatorio seguire poi la procedura telematica per dare le dimissioni.

Si possono fare ferie durante preavviso?

, puoi “prendere le ferie” durante il periodo di preavviso, in questo caso non devi lavorare in questo periodo. Tuttavia, la fine del preavviso slitterà più avanti, perché devi comunque farlo tutto.

E in caso di malattia durante preavviso cosa succede? 

Se ti ammali durante il periodo di preavviso, questo viene sospeso per tutta la durata della malattia. Il conteggio del preavviso riprenderà solo quando completerai la guarigione e avrai terminato il periodo di malattia. Di conseguenza, il preavviso si allungherà per un periodo pari ai giorni in cui sei stato in malattia.

 

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