Il lavoro straordinario

(foto Shutterstock)

È sempre obbligatorio? Ecco quando serve il consenso del lavoratore

CHE COS’È IL LAVORO STRAORDINARIO?

È quella parte di tempo trascorso a lavoro oltre il normale orario.
Il normale orario di lavoro è disciplinato dal contratto collettivo che applica il datore di lavoro.
Ad esempio, per il dipendente di una impresa che applica il contratto collettivo Terziario Confcommercio, il lavoro straordinario è quello che eccede le 40 ore settimanali.

ESISTONO DEI LIMITI RISPETTO AL NUMERO DI ORE PRESTATE A TITOLO DI LAVORO STRAORDINARIO?

Il lavoro straordinario deve essere di durata contenuta.
È infatti necessario rispettare i limiti di durata della prestazione di lavoro settimanale che è, di regola, di 48 ore (art. 4 del d.lgs. 66/2003), salvo diverse disposizioni contenute nei contratti collettivi e aziendali. Quindi è possibile fare almeno 8 ore settimanali di straordinario, sempre che il contratto collettivo preveda limiti diversi.
Qualora il contratto collettivo non contenga indicazioni specifiche, il lavoro straordinario è ammesso nel limite di 8 ore settimanali per un massimo di 250 ore annue.

GLI STRAORDINARI SONO OBBLIGATORI QUANDO RICHIESTI DAL DATORE DI LAVORO?

Non sempre. Di regola il lavoro straordinario nasce da un preventivo accordo tra lavoratore e datore di lavoro.
Esistono tuttavia dei casi in cui si è obbligati ad effettuarlo e sono i seguenti:

  • casi previsti dalla contrattazione collettiva;
  • casi di eccezionali esigenze tecnico-produttive e di impossibilità di fronteggiarle attraverso l’assunzione di altri lavoratori;
  • casi di forza maggiore o casi in cui la mancata esecuzione di prestazioni di lavoro straordinario possa dare luogo a un pericolo grave e immediato, ovvero a un danno alle persone o alla produzione;
  • eventi particolari, come mostre, fiere e manifestazioni collegate all’attività produttiva, nonché allestimento di prototipi, modelli o simili, predisposti per le stesse.

QUANDO È NECESSARIO, IN OGNI CASO, IL CONSENSO DEL LAVORATORE?

Il lavoro straordinario deve sempre essere preceduto dal consenso del lavoratore nel caso di lavoratori studenti e in presenza di un giustificato e grave motivo che impedisca al lavoratore di rendersi disponibile.

IL LAVORO STRAORDINARIO È PAGATO COME QUELLO ORDINARIO?

No. Normalmente i contratti collettivi prevedono delle maggiorazioni a seconda che il lavoro straordinario sia stato prestato di giorno, di notte o in un giorno festivo. È obbligatorio per legge distinguere nel corpo della busta paga quante ore di lavoro straordinario sono state prestate e la relativa retribuzione e la sua maggiorazione.

Ad esempio:

  • paga oraria 10,00 euro lordi
  • maggiorazione lavoro straordinario diurno 25% (2,5 euro)
  • totale ore di straordinari mensili 15
  • 15 x 12,5 = 187,5 euro lordi

Ogni contratto collettivo può riservarsi di articolare diversamente lo straordinario imponendo regole e limiti diversi a seconda delle particolari esigenze riscontrate dalle parti sociali nel settore interessato.

 

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