La cessione del quinto incontra dei precisi limiti imposti dalla legge che non possono essere superati
La cessione dello stipendio non può mai superare il quinto della busta paga. È un limite inderogabile: la ratio della norma è consentire al lavoratore di finanziarsi e di pagare un prestito senza però compromettere la propria situazione finanziaria al di sotto di una determinata soglia.
Si intende un’operazione di finanziamento con la quale un lavoratore ottiene un prestito da una banca o finanziaria e si impegna a pagare questo finanziamento tramite la cessione di parte del proprio stipendio.
In questo modo la banca/finanziaria ottiene il pagamento delle rate mediante l’accredito di parte dello stipendio del lavoratore direttamente dall’azienda, che non può rifiutarsi. È uno degli strumenti di finanziamento dei lavoratori più diffusi.
Il lavoratore non può cedere la parte di stipendio che ritiene più soddisfacente per pagare il proprio debito, né la banca/finanziaria può imporre all’interessato di cederle una determinata quota di stipendio. C’è infatti un preciso limite legale: la somma massima cedibile è pari a un quinto dello stipendio mensile.
C’è anche un limite temporale di durata della cessione:
Sono limiti inderogabili: la pattuizione di una cessione oltre il quinto è nulla, perché contraria alla legge. In questo modo si vuole evitare che gli istituti finanziatori possano chiedere ai lavoratori di indebitarsi cedendo a loro una parte di stipendio superiore al quinto.
Sì, il limite alla cessione del quinto si applica a tutte le mensilità, anche alle mensilità aggiuntive come tredicesima, quattordicesima e anche al premio di produttività, nel caso in cui venisse corrisposto.
Questo limite non si applica, invece, per espressa deroga di legge, al TFR, che quindi può essere interamente ceduto alla banca/finanziaria.
No, è un limite che non può essere derogato dalle parti. Questo significa che, ad esempio, qualora un dipendente percepisca uno stipendio di 2.500 euro mensili, non può cedere più di 500 euro al mese.
Gli istituti non possono imporre una cessione di una percentuale maggiore dello stipendio, poiché questo particolare strumento di finanziamento ha precisi limiti e obblighi di legge.
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