Il contratto a tempo determinato è uno dei più comuni e in alcuni casi possono riassumerti dopo la scadenza
Il contratto a tempo determinato è uno dei tipi di contratto più comuni nel mondo del lavoro. Spesso viene usato per valutare le tue capacità prima di un’eventuale assunzione a tempo indeterminato.
Può succedere che il tuo datore di lavoro abbia bisogno di continuare a collaborare con te dopo la scadenza del contratto o che voglia pensare alla riassunzione dopo un periodo di pausa. La legge regola queste situazioni, come il rinnovo, la proroga o la riassunzione dopo un contratto a termine.
Ecco una spiegazione semplice di come funzionano queste opzioni.
La proroga del contratto a termine si verifica quando tu e il tuo datore di lavoro decidete di allungare la durata del contratto rispetto a quella iniziale. Ad esempio: hai un contratto di 6 mesi con scadenza il 30 giugno 2024, ma decidete di prorogarlo fino al 30 settembre 2024. La legge permette questa proroga liberamente se il rapporto dura meno di 12 mesi. Se invece supera i 12 mesi, è necessario indicare una motivazione (causale) prevista dalla legge.
Il rinnovo del contratto a termine, invece, avviene quando c’è la riassunzione dallo stesso datore di lavoro con cui hai già avuto un contratto precedente. Per esempio, se il tuo contratto termina il 30 giugno 2024 e il datore ti riassume il 1° settembre 2024 con un nuovo contratto a termine, si tratta di un rinnovo. Con le nuove regole del decreto lavoro, il rinnovo è libero se rientra nei primi 12 mesi, ma se supera questo limite, bisogna indicare una motivazione specifica prevista dalla legge o dal contratto collettivo.
Un aspetto importante da considerare in caso di rinnovo è lo stop & go. Questo è un periodo minimo di pausa obbligatoria tra la fine del primo contratto e l’inizio del secondo. Si verifica solo se c’è una riassunzione con un nuovo contratto a termine dallo stesso datore di lavoro.
Ecco quanto dura lo stop & go secondo la legge:
Attenzione: se lo stop & go non viene rispettato, il nuovo contratto diventa automaticamente un contratto a tempo indeterminato.
Può succedere che il tuo rapporto di lavoro continui oltre la scadenza del contratto senza che tu e il datore di lavoro abbiate formalizzato una proroga. In questo caso, la legge prevede due conseguenze:
Ci sono regole precise sul rinnovo che l’azienda deve seguire per fare nuove assunzioni a tempo determinato. Non può assumerti con questo tipo di contratto quante volte vuole, ma deve rispettare dei limiti ben definiti. Se queste regole non vengono rispettate, il contratto a tempo determinato si trasforma automaticamente in un contratto a tempo indeterminato.
Vediamo alcune regole:
Sì, il diritto di precedenza è previsto se hai lavorato con un contratto a tempo determinato.
Secondo l’articolo 24 del decreto legislativo 81/2015, se hai lavorato nella stessa azienda con uno o più contratti a termine per più di sei mesi, hai diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato fatte dall’azienda nei 12 mesi successivi. Questo diritto si applica alle stesse mansioni che hai già svolto durante i tuoi contratti a termine.
Per far valere questo diritto, devi comunicare per iscritto la tua volontà all’azienda entro sei mesi dalla fine del contratto a termine.
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