Il Cavallino rampante è la prima azienda in Italia a ottenere la certificazione “Equal Salary” per un ambiente di lavoro inclusivo. Equità significa anche attrarre talenti e guardare al futuro
È un riconoscimento importante in tema di impegno contro il gender pay gap quello recentemente ottenuto da Ferrari con la certificazione “Equal Salary” per la parità di retribuzione tra donne e uomini con le stesse qualifiche e mansioni.
L’azienda si configura così come la prima realtà italiana “certificata” quanto ad ambiente di lavoro inclusivo, rispettoso delle diversità e attento a sostenere lo sviluppo professionale dei suoi collaboratori.
A conferire la certificazione è stata la fondazione svizzera Equal Salary, a conclusione di uno studio effettuato dalla società di revisione PwC, seguendo una metodologia riconosciuta dalla Commissione europea.
Tre i principali focus dell’indagine: retribuzioni, sviluppo, ascolto dei dipendenti. Dall’analisi statistica dei livelli retributivi, allo studio delle politiche di gestione e sviluppo delle risorse umane, fino all’ascolto dei dipendenti, i quali hanno partecipato a interviste individuali e di gruppo per delineare come siano percepiti impegno e cultura aziendali sui temi di inclusione e diversità.
Ricevere questo riconoscimento rappresenta per il Cavallino rampante uno step importante nel percorso di crescita delle figure femminili e dell’assunzione progressiva di ruoli di responsabilità. Su un totale di 4.285 dipendenti (dato 2019), dal 2016 al 2019 la percentuale di donne in Ferrari è aumentata dall’11,5% a oltre il 14%.
«Siamo fieri di ricevere questa certificazione – ha dichiarato Louis Camilleri, amministratore Delegato di Ferrari – che rappresenta una pietra miliare importante nel percorso verso il miglioramento continuo del nostro posizionamento e delle nostre azioni per un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso delle differenze. La parità retributiva e di opportunità non riguarda solo un principio di equità. È un pilastro fondamentale per attrarre, trattenere e sviluppare i migliori talenti e stimolare così l’innovazione e la nostra crescita nel lungo periodo”.