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Che cos’è il Welfare aziendale?

L’avvocato Castagnotto ti spiega di cosa si tratta, a chi conviene il welfare aziendale, e come funziona, con qualche esempio pratico.

 

In questo episodio affronteremo il tema del welfare aziendale: di cosa si tratta, a chi conviene e come funziona, con qualche utile esempio pratico. Io sono William Castagnotto e sono un avvocato del lavoro, seguitemi per saperne di più su questo argomento.

Che cos’è il welfare aziendale?

Il welfare aziendale è l’insieme delle azioni, i progetti e i piani finalizzati a mettere a disposizione dei lavoratori e dei loro familiari beni, prestazioni, opere e servizi non monetari, che hanno lo scopo di migliorare il benessere dei lavoratori, delle loro famiglie e del clima aziendale.
Attenzione però a un aspetto importante: devono essere offerti alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti. Se, invece, sono rivolti solo ad alcuni dipendenti a livello personale, non si tratta di welfare aziendale.

Quali sono beni, servizi e benefit del welfare aziendale?

Facciamo qualche utile esempio pratico.

Per esempio, in relazione al mondo della scuola, l’azienda può offrire servizi scolastici, rimborsare il costo della retta e dei libri scolastici, oppure promuovere delle borse di studio.

Per quanto riguarda il trasporto, può rimborsare il costo degli abbonamenti per il trasporto pubblico o offrire dei buoni carburante.

Anche i buoni spesa rientrano nel welfare aziendale, l’azienda può proporre o offrire servizi wellness, rimborsare i costi della palestra, organizzare o offrire corsi e eventi culturali.

Come avviene l’erogazione? O attraverso l’offerta del servizio direttamente o tramite una piattaforma oppure con il rimborso del relativo costo.

Oltre a questi ci sono molti altri casi di welfare, che non riguardano beni e servizi, come ad esempio la flessibilità sul luogo di lavoro, la banca ore, permessi aggiuntivi rispetto alla normativa e alla contrattazione collettiva.

Welfare aziendale, come funziona

Possiamo individuare tre tipologie di welfare aziendale.

1. Welfare unilaterale: l’azienda individua liberamente un pacchetto di beni e servizi destinati ai dipendenti. Definisce un piano di welfare aziendale: indica i possibili beneficiari, stabilisce le regole e le condizioni per l’erogazione dei servizi.

2. Welfare negoziale: è come la prima tipologia ma in questo caso, l’azienda concorda con il sindacato le condizioni e i servizi del proprio piano welfare. 

3. Welfare e premio di produttività. Nel caso in cui il piano di welfare preveda la conversione di parte o tutto il premio di produttività in beni o servizi, è necessario un accordo aziendale con i sindacati, e le condizioni sono stabilite dalla normativa.

Il lavoratore ha diritto al welfare aziendale?

No. Se l’azienda non ha adottato nessuno dei tre tipi di welfare, i lavoratori non possono pretendere la realizzazione di uno specifico piano di welfare.

Tuttavia, nel caso in cui l’azienda abbia predisposto un piano di welfare aziendale e il lavoratore rientri nelle categorie e nelle condizioni previste, ha diritto ai beni e servizi, e la società è obbligata a erogarli.

Il welfare aziendale è conveniente?

, sia per l’azienda, sia per il lavoratore.

Per l’azienda, perché offre ai propri dipendenti una serie di servizi che aumentano il loro benessere e perché tale sistema permette di riconoscere ai lavoratori una somma di maggior valore a minor costo.

Per il lavoratore è conveniente perché guadagna un maggior potere di acquisto rispetto a beni e servizi di cui ha comunque bisogno, in quanto riceve indirettamente una somma esente da tasse e contributi.

Il Welfare aziendale è una grande opportunità per l’azienda e per i lavoratori. È oggi uno dei più importanti strumenti di distinzione delle aziende nella offerta di lavoro. Aumenta il benessere e la soddisfazione dei dipendenti e permette all’azienda di risparmiare sul costo del lavoro.