Le funzioni, i servizi offerti e i costi da sostenere per rivolgersi a un patronato, un ente pubblico nato per assistere i cittadini
I patronati sono organismi pubblici autorizzati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che offrono copertura e assistenza per tutti i servizi messi a disposizione ai cittadini. In particolare, questi enti aiutano il cittadino nella gestione delle pratiche inerenti al suo rapporto di lavoro.
Sono finanziati dallo Stato e quindi spesso sono gratuiti, ma non è sempre così. Per alcuni servizi, come ad esempio la domanda di assegno unico familiare, è richiesto un contributo alla persona che si rivolge al patronato.
I servizi offerti sono molti e sono collegati soprattutto alle pratiche previdenziali e di pensione, come la richiesta di quanti contributi sono stati versati durante il rapporto di lavoro.
I patronati esercitano attività di informazione, assistenza e tutela, anche con poteri di rappresentanza, in favore di tutti i cittadini, siano essi lavoratori o no.
Possono occuparsi di varie attività, dalle pratiche da svolgere durante il rapporto di lavoro fino a quelle di prepensionamento, legate quindi alla previdenza.
Dunque, i casi in cui è possibile chiedere assistenza da parte di un patronato sono svariati, ma cerchiamo di elencare quelli più importanti:
Ci sono poi dei servizi che sarebbero propri dei CAF (i Centri di Assistenza Fiscale), ma che possono comunque essere richiesti ai patronati, come per esempio:
In concreto, le pratiche svolte non riguardano quindi solamente l’ambito lavoristico, ma anche percorsi di reinserimento al lavoro e la gestione di pratiche anche dopo la fine dell’eventuale esperienza lavorativa.
Spesso si pensa che “patronato” e “CAF” siano sinonimi, che si tratti insomma della stessa cosa, ma non è proprio così.
Il CAF è un Centro di Assistenza Fiscale e, come dice il nome stesso, assiste i cittadini sulle questioni fiscali. Come per il patronato, anche per il CAF la maggior parte dei servizi è gratuita e solo per alcuni è necessario versare un piccolo contributo.
Un CAF può essere inserito all’interno di un patronato o di un sindacato. Se il primo nasce come organizzazione senza scopo di lucro, il secondo potrebbe richiedere a chi usufruisce dei suoi servizi, tra cui l’assistenza fiscale, una quota di iscrizione al sindacato.
In altre parole, il CAF potrebbe essere un ufficio dedicato all’assistenza fiscale all’interno di un patronato. Ecco perché ci si può rivolgere a questi organismi per compilare il proprio 730: sarà poi il patronato a indirizzare il cittadino all’ufficio che si occupa di queste pratiche.
Il patronato è un ente senza scopo di lucro, e per questo motivo spesso aiuta i cittadini a svolgere delle pratiche in modo completamente gratuito, ma non è sempre così.
Ci sono alcuni servizi che sono finanziati direttamente dallo Stato, secondo precise norme, e altri che invece richiedono almeno un contributo da parte del soggetto che richiede assistenza. Di solito non è vincolante aderire all’organizzazione promotrice del patronato.
I principali servizi gratuiti sono quelli che riguardano:
Negli ultimi anni, è stata prevista una stretta ai servizi gratuiti, così da permettere allo Stato di risparmiare. Secondo le norme recenti, quindi, è necessario versare un contributo per alcuni servizi, come ad esempio:
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