L’agenzia delle entrate può riconoscere un credito in base a quanto risulta dalla dichiarazione dei redditi
Come ogni anno, l’estate è la stagione dedicata alla dichiarazione dei redditi.
Non ti spaventare: esistono tanti metodi per comunicare il tuo reddito all’Agenzia delle Entrate: ad esempio, puoi chiedere assistenza a un CAF specializzato in queste pratiche oppure utilizzare il servizio online “Dichiarazione precompilata”.
Con questo sistema non ti serve fare calcoli, perché tutto viene elaborato in modo automatico in base alle informazioni che sono salvate all’interno della banca dati dell’agenzia.
Ma cosa succede dopo l’invio della dichiarazione? L’Agenzia delle Entrate potrebbe riconoscerti una somma a credito oppure a debito, cioè un importo che ti viene pagato in più, nel primo caso, oppure che ti viene tolto, nel secondo.
Come comportarsi in questi casi? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Se sei un lavoratore o un pensionato puoi visualizzare sul sito dell’Agenzia delle Entrate la tua dichiarazione precompilata che contiene già tante informazioni, come ad esempio:
Per accedere al servizio di compilazione online ti servirà lo SPID oppure la CIE, dopo di che ti servirà:
Se il modello non richiede nessuna correzione, lo puoi accettare e inviare, in caso contrario potrai inserire manualmente tutte le modifiche o integrazioni necessarie.
Il conguaglio è un’operazione di rimborso o trattenuta delle imposte pagate che viene effettuata sulla base di quanto hai dichiarato nel Modello 730.
Spieghiamo meglio la differenza:
Attenzione: I conguagli vengono eseguiti a partire da luglio e fino a novembre. In genere, però, il rimborso o la trattenuta avverrà nel mese successivo rispetto a quello in cui è stato trasmesso il modello 730.
Dipende da alcuni fattori, tra cui la data di trasmissione della dichiarazione. Se l’hai inviata entro il 31 maggio, infatti, il conguaglio ti arriverà entro il 15 giugno mentre, ad esempio, se la presenti tra il 16 e il 31 agosto, ti arriverà entro il 15 settembre.
Dal punto di vista operativo, invece, se sei un lavoratore dipendente oppure un pensionato, cioè ricevi un cedolino, il rimborso ti verrà pagato direttamente all’interno del cedolino stesso, quindi la tua retribuzione netta subirà delle variazioni.
Come? L’azienda, dopo aver ricevuto tutte le informazioni necessarie dall’Agenzia delle entrate, opera un vero e proprio anticipo di denaro per conto dell’Erario.
Il datore, infatti, riporta il credito nella parte centrale del cedolino alla voce “credito da 730-4”. L’importo corrispondente viene esposto nella colonna competenze perché va ad aumentare la retribuzione che poi andrai a percepire.
Attenzione: nella maggior parte dei casi questi importi sono inclusi nella voce “totale competenze” e in ogni caso non vengono rimborsati nel caso siano di importo inferiore a 12€.
Sostituto d’imposta oppure no
È opportuno specificare che oltre a quanto analizzato fino a questo punto, potrebbero essere necessari alcuni passaggi ulteriori se non è indicato il sostituto d’imposta all’interno della dichiarazione dei redditi.
In questo caso, infatti, dovrai indicare un IBAN nel quale farti pagare la somma a credito, mentre nel caso di un conguaglio a debito dovrai ricordarti di versare la somma in più attraverso il modello F24 entro le scadenze prestabilite.
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