Arrotondare lo stipendio è possibile svolgendo un secondo lavoro. L’importante è rispettare le regole
Innanzitutto, confermiamo che in linea di massima si può essere assunti in due posti di lavoro contemporaneamente, con alcune eccezioni, come vedremo. Se hai già un contratto di lavoro attivo hai il dovere di dire al secondo datore di lavoro qual è l’orario di lavoro che devi seguire per il primo impiego.
Questo perché, se hai due lavori contemporaneamente, non devono esserci sovrapposizioni di orario.
Se vuoi fare due lavori devi rispettare il limite massimo dell’orario settimanale. Dunque, non puoi, nemmeno volendo, fare più di 48 ore settimanali, che è l’orario massimo stabilito dalla legge. Come abbiamo già specificato, poi, le ore di lavoro non devono sovrapporsi.
Inoltre, deve essere rispettato il riposo settimanale (24 ore consecutive), così come il riposo giornaliero (11 ore).
Per questo motivo, se hai intenzione di fare due lavori contemporaneamente, ti consigliamo di verificare se la somma dei due rapporti rientra nell’orario massimo settimanale.
Mettiamo subito in chiaro un concetto: se hai già un lavoro e stai pensando di aggiungerne un secondo, non puoi fare qualsiasi attività che ti venga in mente. Questo perché quando firmi un contratto, uno degli obblighi che ne derivano è quello di fedeltà e di non concorrenza, che è contenuto nell’art. 2015 del Codice civile.
Cosa dice questo articolo? In pratica, se hai già un rapporto di lavoro, non puoi andare a fare un secondo lavoro per aziende dello stesso settore, perché sono in concorrenza col tuo primo datore di lavoro.
Ci sono poi degli altri obblighi:
La legge non prevede un limite massimo di rapporti di lavoro subordinato. Non c’è alcuna disposizione specifica sul numero di contratti di lavoro che un dipendente può sottoscrivere e avere in corso.
La regola principale è il rispetto dell’orario massimo settimanale e la non concorrenza, oltre agli altri obblighi secondari, ma comunque importanti.
Sì, il lavoro autonomo può essere svolto senza alcun particolare limite, con la partita IVA o anche senza. Pensa ad esempio a chi, nel tempo libero, svolge attività creative o fa alcuni lavoretti. Si tratta di attività autonoma, liberamente praticabile, senza – in questo caso – limite di durata.
Tuttavia è bene ricordare che non puoi svolgere l’attività autonoma in concorrenza con il tuo datore di lavoro.
Ecco un esempio di due lavori part-time svolti contemporaneamente.
Lavoro 1: 20 ore tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00
Lavoro 2: 10 ore, 2 ore il venerdì dalle 14.00 alle 16.00 e 8 ore il sabato dalle 8.00 alle 16.00 con 10 minuti di pausa in mezzo
Riposo: domenica.
In questo caso, svolgeresti complessivamente 30 ore settimanali e quindi ti troveresti di gran lunga sotto il tetto massimo di 48 ore. Inoltre, viene sempre rispettato il riposo di 11 ore dalla fine di un turno all’inizio del primo lavoro.
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