Il lavoratore con contratto di apprendistato ha quasi tutte le tutele previste per un rapporto di lavoro tradizionale
I principali diritti dell’apprendista sono due:
La retribuzione dell’apprendista è stabilita dal contratto collettivo di settore in base:
La legge permette al datore di lavoro di inquadrare l’apprendista fino a due livelli in meno rispetto a quello della qualifica da conseguire e/o di riconoscergli uno stipendio pari a una percentuale di quello di un lavoratore già qualificato.
Significa che l’apprendista può ricevere uno stipendio inferiore rispetto a quello dei colleghi perché segue un percorso formativo, che gli deve essere per forza fornito.
In generale, la retribuzione aumenta nel tempo fino a raggiungere quella di un lavoratore qualificato di pari livello.
Inoltre, è previsto il divieto di pagare l’apprendista a cottimo, cioè in misura legata ai risultati da lui ottenuti in un determinato lasso di tempo.
Al termine del periodo di apprendistato, l’azienda può decidere di trasformarlo in un ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Tuttavia, l’azienda ha diritto anche di interrompere la collaborazione al termine del periodo di apprendistato. Ebbene, se non viene “assunto” a tempo indeterminato l’apprendista ha diritto alla disoccupazione? Sì, in caso di interruzione involontaria del rapporto l’apprendista ha diritto alla NaspiLa “Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego” (NASpI) è un’indennità mensile di disoccupazione, istituita in relazione agli eventi di disoccupazione involontaria che si sono verificati dal 1° maggio 2015. More. La mancata conversione del rapporto in lavoro a tempo indeterminato è una delle ipotesi di interruzione involontaria che consente all’ ex apprendista di chiedere la disoccupazione.
Inoltre, se l’azienda decide di richiedere gli ammortizzatori sociali, anche gli apprendisti hanno diritto alla cassa integrazione.
Sì, in parte. L’apprendista, infatti, deve fare la formazione durante l’orario di lavoro in quanto parte integrante del percorso formativo ed elemento essenziale del contratto di apprendistato.
Se invece viene fatta una formazione esterna all’azienda (es. presso strutture formative specializzate), il datore di lavoro è esonerato dalla relativa retribuzione.
Quanto alla formazione interna, viene riconosciuta all’apprendista una percentuale dello stipendio che gli è dovuto per le ore di lavoro effettivo (35% per l’apprendistato professionalizzante).
Il contratto di apprendistato è un vero e proprio contratto di lavoro e gli apprendisti hanno diritto alle tutele generalmente previste per i lavoratori dipendenti.
Vengono riconosciuti, quindi, ferie e permessi retribuiti come regolati dal contratto collettivo di settore.
L’indennità di malattiaÈ la somma di denaro che, nei periodi di malattia, viene riconosciuta al lavoratore in sostituzione dello stipendio ed è generalmente più bassa di quest’ultimo. More gli spetta fino a un massimo di 180 giorni all’anno e sono coperti da assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, malattie professionali, invalidità e vecchiaia.
Viene garantita anche la maternità retribuita, sia quella obbligatoria (5 mesi) sia quella facoltativa (altri 6 mesi con stipendio al 30%).
In questo caso, come nel caso di assenze per malattia e infortunio superiori a 30 giorni, la durata del contratto può essere prolungata per il periodo corrispondente.
Se l’apprendista gode delle stesse tutele previste per la generalità dei lavoratori, allo stesso tempo è soggetto agli stessi obblighi nei confronti dell’azienda. Il fatto che si tratti di dipendenti spesso alla prima esperienza professionale non li esime dall’osservanza di tutti gli obblighi a carico dei lavoratori. Certamente il grado di diligenza nell’esecuzione delle prestazioni deve essere proporzionato rispetto al percorso formativo, ma per quanto riguarda ad altri doveri, per l’apprendista non ci sono eccezioni.
Pensa ad esempio, all’osservanza delle direttive aziendali, al rispetto delle procedure operative e dei protocolli di sicurezza, all’utilizzo dei dispositivi di protezione. Oppure al rispetto dei colleghi e alla custodia dei beni e macchinari aziendali. In tutte queste ipotesi Il lavoratore in apprendistato ha gli stessi doveri di tutti gli altri colleghi.
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