L’azienda è obbligata ad assumere i disabili?

Persone disabili assunte in azienda

Cosa dice la legge sul collocamento obbligatorio: chi sono i lavoratori delle categorie protette, quanti dipendenti deve avere l’azienda, quali sono le sanzioni

Il nostro ordinamento assicura alle persone con disabilità canali preferenziali nell’accesso al lavoro. In base alle dimensioni aziendali, ossia al numero dei lavoratori occupati, le società sono obbligate ad assumere dei lavoratori con disabilità.

La disciplina sul cosiddetto “collocamento obbligatorio” è contenuta nella legge numero 68/1999, che regola tutta la materia: dall’individuazione delle categorie protette alle modalità di assunzione, fino alle sanzioni per le ditte che non rispettano l’obbligo di assunzione.

L’obbligo di assumere almeno un lavoratore disabile scatta per tutte le aziende che occupano almeno 15 dipendenti. Il numero sale fino al 7% per le aziende oltre 50 lavoratori.

Quanti dipendenti devo avere?

Non tutte le aziende sono obbligate ad assumere dei lavoratori con disabilità. Il legislatore infatti ha previsto quest’obbligo solo per le aziende medio-grandi. 

Qual è il numero di dipendenti assunti che fa scattare l’obbligo di assunzione delle categorie protette? 15: questo è il numero a partire dal quale scatta l’obbligo per l’azienda di assumere un lavoratore con disabilità.

Se volessimo riassumere, dunque:

  • meno di 15 dipendenti: nessun obbligo
  • dai 15 in su: almeno un’assunzione
  • da 36 a 50: almeno due assunzioni
  • oltre 50: almeno il 7% di lavoratori con disabilità e 1% di persone che rientrano nella categoria degli orfani e coniugi superstiti.

Come si calcolano? 

L’articolo 5 della legge 66/1998 fornisce i criteri per conteggiare il totale dei dipendenti che fa nascere l’obbligo di assunzione di persone con disabilità.

Ad esempio, vediamo alcuni casi particolari:

  • i lavoratori part time si computano pro quota;
  • gli assunti con contratto inferiore ai 6 mesi non si calcolano;
  • i lavoratori a domicilio non rientrano nel computo;
  • i lavoratori interinali dell’azienda di somministrazione.

Quali sono le categorie protette?

Chiarito quali sono le aziende obbligate ad assumere lavoratori disabili, è necessario chiarire quali soggetti rientrano in questa definizione e che spesso sono chiamati lavoratori appartenenti alle “categorie protette”.

L’azienda assolve al proprio obbligo se assume:

  • invalidi civili: persone in età lavorativa affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e portatori di handicap intellettivo, con riduzione superiore al 45% della capacità lavorativa;
  • invalidi del lavoro, con invalidità superiore al 33%;
  • non vedenti e sordomuti.

L’azienda è in regola con le assunzioni anche se ha alle proprie dipendenze dei lavoratori disabili anche se non assunti tramite il collocamento obbligatorio, nel caso in cui abbiano una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 60% o con disabilità intellettiva e psichica con riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%, accertata dagli organi competenti.

Come si assume un lavoratore con disabilità?

Ci sono più modalità per assumere un lavoratore che rientra nelle categorie protette:

  • chiamata nominativa: l’azienda si rivolge al centro per l’impiego, che fornisce una serie di nomi di possibili candidati, in base alle mansioni richieste;
  • chiamata numerica: il centro per l’impiego invia in azienda automaticamente il numero di persone richieste per legge e in possesso dei requisiti per poter svolgere le mansioni;
  • stipula di apposite convenzioni con i centri per l’impiego “aventi ad oggetto la determinazione di un programma mirante al conseguimento degli obiettivi occupazionali” previsti dalla legge sul collocamento obbligatorio.

Le sanzioni in caso di mancata assunzione dei disabili

Il Legislatore ha previsto pesanti sanzioni per le aziende che non rispettano l’obbligo di assumere i lavoratori disabili.

Innanzitutto, una sanzione pecuniaria:  la mancata assunzione per cause imputabili al datore di lavoro, trascorsi i 60 giorni dall’insorgenza dell’obbligo, dei soggetti disabili, comporta l’applicazione di una sanzione di 153,20 euro al giorno per ogni soggetto disabile non assunto.

Inoltre è prevista l’esclusione dagli appalti e dai bandi pubblici per le imprese che omettono di presentare la dichiarazione di conformità alla legge sul collocamento obbligatorio.

 

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