Il Reddito di cittadinanza è un beneficio economico che ha l’obiettivo di aiutare le persone e le famiglie che si trovano in una situazione socioeconomica di svantaggio.
In cosa consiste? Le persone idonee ricevono una somma di denaro, erogata in rate mensili, attraverso la «carta reddito di cittadinanza», una carta di pagamento elettronica PostePay.
Possono riceverlo i nuclei familiari con determinati requisiti reddituali e precise caratteristiche e, oltre ad aiutare economicamente le persone in difficoltà, è uno strumento di politica attiva del lavoro. Favorisce cioè il diritto all’inserimento sociale delle persone a rischio di emarginazione.
In linea generale, viene erogato fino a un massimo di 18 mesi. Trascorso questo lasso di tempo, se si hanno ancora i requisiti richiesti, è possibile presentare un’ulteriore domanda per prorogare il sussidio per altri 18 mesi.
L’erogazione del sussidio è subordinata alla presentazione di alcuni documenti, tra cui:
Il sussidio messo a disposizione dallo Stato può essere via via rinnovato per periodi di 18 mesi, nel caso in cui la persona richiedente si trovi ancora in una situazione di bisogno.
In ogni caso, si precisa che tra un periodo e l’altro ci sarà sempre un mese di interruzione.
La domanda di rinnovo, infatti, si può presentare solo il mese successivo a quello della scadenza e l’erogazione partirà dal mese successivo a quello della domanda.
Ad esempio, se un soggetto ha fatto richiesta a gennaio 2021, avrà la possibilità di fare domanda per il rinnovo dopo 18 mesi, cioè a partire da luglio 2022. Una volta accolta la domanda di rinnovo, l’erogazione è assicurata a partire dal mese successivo, quindi non prima di agosto 2022.
Il legislatore non ha previsto un limite massimo di rinnovi; sarà sufficiente quindi che la persona che richiede questo sussidio sia ancora in stato di bisogno.
La pensione di cittadinanza, invece, non ha un limite temporale di erogazione, e di conseguenza non sono previsti rinnovi. Per poterla ricevere basterà mantenere i requisiti di legge.
Ricordiamo che, per qualsiasi variazione o modifica del proprio stato di occupazione nel periodo in cui si percepisce il sussidio, bisognerà compilare e presentare un apposito modulo, che verrà poi analizzato dall’INPS per l’accertamento dei requisiti richiesti.
La procedura per il rinnovo è la stessa di quella che bisogna seguire per presentare la propria domanda per la prima volta. Anche il modulo da utilizzare è lo stesso.
Se il soggetto sta richiedendo il rinnovo per sé stesso, non è necessario che sostituisca la Carta di Pagamento (Carta RdC) in suo possesso.
Se invece a presentare la domanda è un altro componente del nucleo familiare, allora sarà necessario ritirare una nuova carta.
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