Il digitale entra nell’industria, riuscendo a migliorare produttività aziendale e benessere del lavoratore. L’idea innovativa di AWMS
Nata come startup decisa a scommettere sulla potenza della tecnologia, AWMS rappresenta appieno la trasformazione che si sta verificando nel mondo del lavoro grazie all’uso degli strumenti digitali.
A raccontare i passi avanti di questa effervescente realtà aziendale è Carlo Pasqualetto, Co-Founder di AWMS, che sta per ‘Advanced Workforce Management System’. La società è stata tra i protagonisti della quarta edizione di Agenda 2030, l’evento organizzato da SHR Italia a Venezia, nell’accogliente Teatrino di Palazzo Grassi.
Gli strumenti digitali di AWMS danno la possibilità alle aziende di gestire in modo più efficiente le persone che lavorano. “Mettere la persona giusta al posto giusto, per migliorare la produttività dell’azienda e contribuire al benessere del lavoratore – spiega Carlo Pasqualetto –.
Volevamo creare una realtà che sviluppasse la digital transformation, e abbiamo realizzato una nicchia di opportunità per i grandi players del software. Dopo la prima esperienza con Zucchetti, siamo stati acquisiti, e la sfida è affrontare il miglioramento della gestione della forza lavoro”.
Strumenti digitali per gestire la forza lavoro: il metodo di AWMS si sta diffondendo anche in Europa: “Il tool digitale serve a creare ordine in processi che, purtroppo, sono estremamente immaturi, e che sono gli asset fondamentali delle aziende – prosegue Pasqualetto – . Questi processi hanno ancora spazio per essere digitalizzati, e il vantaggio è duplice e reciproco: da una parte si rende il lavoro più efficiente, e allo stesso tempo il lavoratore trae beneficio dalla tecnologia, grazie alla quale molte mansioni vengono automatizzate, alleviando notevolmente l’affaticamento di chi lavora”.
Gli strumenti di AWMS abilitano a una conversazione più facile con la forza lavoro: “Ad esempio, è a disposizione una app che consente di instaurare un vero e proprio dialogo tra management e risorse umane – conclude Carlo Pasqualetto –. Grazie a essa, facilmente utilizzabile tramite smartphone, le persone che lavorano partecipano, a fine giornata, a brevi survey che possono rendere più efficienti i processi, e ascoltare le esigenze dei lavoratori. Sapere come stanno, come stanno vivendo in azienda, come si sentono rispetto al lavoro. Questa attenzione aumenta l’engagement delle persone, e in ultimo la produttività dell’azienda”.
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