Proroga smart working semplificato fino al 31 dicembre 2021

donna lavora al computer in smart working e saluta i colleghi in videochiamata
(foto Shutterstock)

La legge di conversione del decreto Riaperture proroga lo smart working semplificato per agevolare aziende e lavoratori

Il Covid-19 ha costretto il Governo a trovare soluzioni operative al fine di contenere i contagi. Tra le misure più importanti pensate per diminuire l’afflusso di persone sul posto di lavoro vi è l’attivazione dello smart working o lavoro a distanza per quei lavoratori le cui mansioni lo consentano.

Smart working semplificato fino a quando

Il 22 giugno 2021 è entrata in vigore la legge di conversione del decreto Riaperture e, tra le altre cose, sono state anche apportate alcune modifiche come la proroga del termine dello smart working semplificato.

Prima della legge di conversione lo smart working poteva essere attivato dal datore di lavoro in via semplificata fino al 30 giugno 2021. Oggi, grazie alla legge di conversione, le aziende potranno continuare a mettere i lavoratori in smart working senza particolari formalità fino al 31 dicembre 2021: di fatto, il datore di lavoro non ha bisogno di concludere un accordo con il lavoratore, ma deve inviare solo la comunicazione telematica.

In cosa consiste lo smart working semplificato

Ordinariamente, e cioè in assenza della disciplina d’urgenza attualmente in vigore, lo smart working può essere attivato tra azienda e lavoratore attraverso la stipula di un accordo con cui le parti stabiliscono i termini dello svolgimento del lavoro fuori dall’azienda.

Lo smart working semplificato nasce per snellire gli aspetti burocratici e agevolare le aziende nell’attivazione di questa modalità di lavoro al di fuori della sede aziendale. Pertanto, non prevede l’obbligatorietà di stipulare e allegare l’accordo di smart working alla comunicazione telematica.

Il contenuto di un accordo di smart working

Normalmente, l’accordo di smart working contiene alcune clausole volte a regolare i termini secondo cui si svolgerà la prestazione di lavoro a distanza.

Le principali informazioni che si trovano in un accordo di smart working sono:

  • i dati del datore e del lavoratore;
  • l’oggetto della prestazione;
  • l’orario di lavoro;
  • gli strumenti di lavoro (pc, tablet, cellulare) per chi lavora a distanza;
  • la durata dell’accordo;
  • gli obblighi del dipendente;
  • l’eventuale rimborso spese (internet, traffico del cellulare, carta, toner);
  • le modalità e i tempi di recesso;
  • le modalità di esercizio del potere di controllo e disciplinare.

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