Busta paga: le domande più frequenti

(foto Shutterstock)

Cosa sapere

COS’È LA BUSTA PAGA?

La busta paga (o cedolino) è un documento, un insieme di voci e cifre, che l’azienda rilascia ogni mese al dipendente, e che riepiloga le spettanze dovute in funzione dell’attività svolta.
Con questo documento il lavoratore può:

  • ricevere lo stipendio;
  • ottenere l’accredito dei contributi per la pensione e per gli altri trattamenti erogati dall’INPS (il versamento di contributi che fa il datore di lavoro viene utilizzato dall’INPS per accantonarli nella posizione del lavoratore, a cui serviranno per la pensione, la maternità, la malattia e la disoccupazione);
  • accantonare il TFR.

IN CHE FORMATO SI PRESENTA LA BUSTA PAGA?

La busta paga, per essere valida, deve contenere, nella parte alta, i dati anagrafici del datore di lavoro (codice fiscale, posizione INPS e INAIL) e quelli del lavoratore (nome, cognome, codice fiscale).
Nella parte alta sono contenuti anche i riferimenti del rapporto di lavoro: data di assunzione ed eventuale cessazione, livello, eventuale part time e la retribuzione lorda applicata, comprensiva di tutte le voci che la compongono.

Nel cosiddetto corpo della busta paga devono essere esposti: l’orario svolto, le assenze, lo straordinario, i giorni di ferie, i permessi e tutto ciò che, nel mese di riferimento, viene pagato al dipendente, al lordo delle trattenute INPS e IRPEF.

Nella parte bassa, invece, vengono esposte le trattenute previdenziali e fiscali, al fine di determinare la retribuzione netta.
In quest’ultima sezione, molto spesso, sono anche indicati i contatori progressivi di ferie, permessi e del TFR. Questi ultimi elementi hanno solo valore espositivo.

QUANDO E COME DEVE ESSERE CONSEGNATA LA BUSTA PAGA?

Il datore di lavoro può consegnare la busta paga in formato cartaceo, con e-mail, o metterla a disposizione online, tramite piattaforma aziendale.
Non esiste una data precisa entro cui deve essere consegnato il prospetto al dipendente, tuttavia è necessario che avvenga entro la fine del mese successivo, insieme al pagamento della retribuzione.
In alcuni casi la contrattazione collettiva può prevedere una data specifica per la consegna del cedolino.
Esempio: molti pubblici esercizi pagano gli stipendi il 20 del mese successivo, quindi, entro quella data, consegneranno le buste paga ai dipendenti.

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